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Letteratura italiana

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Viola, occhi grandi e trasparenti come il ghiaccio, è una bambina solitaria, con un unico sogno: fuggire di casa. Figlia di un padre potente, e di una madre assente e dipendente dall’alcol, Viola si costruisce un mondo parallelo fantastico con l’aiuto di nonna Adele, donna eccentrica dalla bellezza vistosa, che rappresenta per lei l’unico stimolo nella vita. Con la nonna trascorre pomeriggi a meditare insieme a singolari personaggi che le donano fiducia in se stessa. Tra questi un bizzarro farmacista che le insegna i pericolosi segreti delle erbe medicinali. E la mette in guardia sulle previsioni di una veggente, che legge nel suo destino solo buio profondo. Ma cosa si cela nel suo passato? A seguito della rivelazione ricevuta in sogno dalla nonna ormai defunta – Quella notte nacquero due bambini. Tu e tuo fratello. Due gemelli – Viola fuggirà alla ricerca del suo doppio e sarà costretta a confrontarsi con i suoi peggiori incubi e paure. La madre alla fine proverà a dire – Ci avete messo troppo tempo a ritrovarvi. Siete stati lenti al contatto. Ma basterà a Viola per perdonarla di averle nascosto la verità?



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Lenti a contatto 2013-04-15 14:31:24 LuigiDeRosa
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LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    15 Aprile, 2013
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Fuggire.Mangiare il tempo,Parlare con gli alberi.

Quella sensazione di inadeguatezza,sapete, ti perseguita e ti fa star male. Come nella favola,ti rendi conto che sei l’anatroccolo nero e non sai che fare,ti tuffi in acqua, “sembri la Luna che tramonta in mare”, ma quell’insolente di Filippo,tuo cugino, non ti sta facendo un complimento,perché la Luna è tonda e bianca, proprio come te,tonda e grassa. Poi per fortuna giunge Nonna Adele, ti tira fuori dall’acqua, da quella melma di pensieri oscuri dove affonda di solito un’adolescente lasciata in balia della vita,perché tuo padre è un soprammobile e tua madre un’egoista anaffettiva, di quelle che “madre” era meglio non fossero mai diventate. Viola la protagonista di questo romanzo, con l’aiuto di Nonna Adele, donna sensibile,intelligente,ironica,completamente “pazza”, viene traghettata attraverso l’infanzia e poi l’adolescenza fin sulle soglie dell’età adulta. Un pò Mary Poppins,nonna Adele, le illustra le gioie che la vita può dare, oltre ai dolori e le delusioni che già ha imparato a conoscere e collezionare, le presenta improbabili santoni: il dottor Farfalla, farmacista e alchimista specializzato in "Mandragole" e intrugli velenosi,la signora Filomena vecchia nobildonna e strega a tempo perso che legge il futuro in vassoi di bottoni. Ma la vita, non è una favola, giunge il tempo che signora Morte, che non è né signora , né misericordiosa viene a prendersi la nonna, così tutto cambia nel mondo di Viola, tutto diventa terribilmente instabile,doloroso, si ricomincia dalla solitudine,visto che padre e madre continuano ad essere assenti, fino a quando, scopri un bauletto, nella stanza di nonna Adele e dentro quello scrigno trovi una lettera che ti svela…

Una storia, quella che ci racconta Claudia Riva, intensa e commovente dove però non mancano momenti di puro divertimento. Claudia Riva è figlia di Massimo Riva,storico chitarrista di Vasco Rossi, nelle sua storiac’è molta di quella poetica che ascoltiamo nella vasta, per fortuna!, discografia del Blasco, permettendomi un paragone,forse, azzardato, questo romanzo mi è piaciuto e mi ha commosso come “Vivere” una delle più belle canzoni che il compianto Massimo Riva compose per Vasco Rossi.

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