Le anatre di Holden sanno dove andare
Letteratura italiana
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Dove andare?
È scritto in modo particolare, per sembrare giovane e fresco, dico “per sembrare” perchè alcuni riferimenti e termini mi hanno un po' stranito e dato la sensazione di essere un po' forzati, messi lì appositamente e non molto naturali.
Inoltre la trama è poco sviluppata, è più una serie di pensieri e situazioni nelle quali la protagonista, che racconta in prima persona, si “sfoga” dicendoci come la pensa su svariate cose, persone, ecc...
Ci ho trovato alcuni pensieri interessanti ed intelligenti, in cui mi sono anche ritrovata, altri invece con i quali non concordo per niente.
A me piacciono molto i dialoghi e quando ce ne sono pochi e c'è solo un personaggio che esprime le proprie idee senza un confronto, come in questo caso, inizio a perdere interesse. Forse è proprio questo il bello e la particolarità del romanzo, ma probabilmente a me la cosa non è arrivata pienamente nel modo giusto. Ho comunque apprezzato altre cose.
Pensavo di leggere un romanzo tutto sommato “leggero” e “semplice” ed invece mi sono trovata anche a riflettere.
Quando la trama inizia a costruirsi ed a crescere diventa più bello e piacevole.
Ci sono momenti degni di nota ed emozionanti, se fossero state descritte più scene con dialoghi ed altri personaggi, per me sarebbe stato davvero un bel libro. Così come è non mi ha convinta del tutto, mi ha lasciata perplessa ed a tratti non è riuscito a mantenere alta la mia attenzione.
È un peccato perchè alcune cose mi sono piaciute molto di più rispetto ad interi libri che ho letto e che alla fine ho comunque giudicato positivamente. Anche solo per quelle piccole cose non posso giudicare negativamente questo romanzo, avrei solo desiderato quel qualcosina in più.