Hyperversum 3. Il cavaliere del tempo
Letteratura italiana
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IL TEMPO E' FINITO.
Terminato questo ultimo capitolo della fantastica avventura che vede protagonisti i nostri amici: Ian alias Jean de Ponthieu alias Falco d'Argento, Daniel, Jodie, Martin, Ty, Donna, Guillaume de Ponthieu, Isabeau de Montmayeur, Etienne de Sancerre, Henri de Grandpré, Henri de Bar,Thibault de Chailly, Geoffrey Martewall, Beau detto "Coda di volpe", ..., mi sento allo stesso tempo soddisfatta e un po' più sola.
Il viaggio nel tempo è finito anche per me, e mi fa strano pensare che quelle belle e intense emozioni, così come i loro volti e i loro caratteri, si siano dissolti nell'ultima pagina del libro e siano poi spariti chiudendolo definitivamente.
La mela luminosa di Hyperversum, il passaggio tra il ventunesimo e il tredicesimo secolo, si è spenta per sempre.
La storia mi ha sentimentalmente coinvolto.
L'autrice ha saputo raccontare vicende davvero trascinanti. Chissà se ha mai pensato al vuoto che si sarebbe venuto a creare in noi lettori a lettura ultimata.
La sensazione è quella di uscire per sempre da un'ambientazione, e rituffarsi nel tran tran quotidiano, consapevole che un po' di emozioni tue sono rimaste lì' con loro...e tante altre loro resteranno dentro di te.
Strano e straordinario come un romanzo, pur avvincente, riesca a scatenare in te una quantità tale di suggestione tanto da farti pensare...ma è davvero solo un romanzo, o leggere libri è vivere momentaneamente una vita che non è la tua?
A me succede spesso così.
Immedesimazione?
Mi fa un po' strano ammetterlo, e forse un po' mi imbarazza anche, ma poi mi dico che la lettura è anche condivisione, e se riesco a lasciarmi andare e vivo intensamente sulla mia pelle ciò che mi scorre sotto gli occhi, non più solo parole messe in riga una dietro l'altra, ma coinvolgenti impressioni, gioia, disperazione, rabbia, incredulità, meraviglia, sollievo, rassegnazione, commozione, insomma... non è proprio tutto questo che voglio da un libro?
….
La scrittura è semplice, senza grandi pretese, ma non dimentichiamo che il romanzo è diretto a un pubblico anagraficamente giovane, dunque la prosa è leggera e scorrevolissima, poco poco impegnativa. Forse troppo.
Infine, una nota divertente che io amante del rock non posso non apprezzare....cara scrittrice, sospettavo il tuo animo rockettaro, ma la citazione riguardante i mitici Guns N' Roses ammetto mi ha lasciata di stucco! Complimenti!
Ora capisco di più come si è venuta a creare questa grande intesa di sentimenti tra noi!
Doppio plauso.
“Daniel sobbalzò, avvertendo la presenza, e si girò di scatto. Rabbrividì quando il destriero bianco e feroce gli nitrì quasi in faccia, allargando le froge frementi. Sulla sella si ergeva il cavaliere visto solo poco prima: alto, potente, spada in mano. Lo scudo, ora ben visibile, era bianco ed esibiva una fascia verticale azzurra, nella quale era disegnato un falco d'argento.
Il Falco d'Argento.
A Daniel parve che il cuore si fermasse davvero. Aprì la bocca, gli mancarono le parole, cercò di respirare attraverso il groppo che gli stringeva la gola.
Il cavaliere del Falco era immobile, irrigidito in una posa che tradiva il suo totale sbalordimento. Infine si passò lo scudo a tracolla, ripose la spada nel fodero e si tolse l'elmo con entrambe le mani per guardare l'americano faccia a faccia.
Dio mio..pensò Daniel e la stessa invocazione passò negli occhi azzurri dell'altro giovane che gli stava davanti.
Daniel, sei...davvero tu? Domandò Ian Maayrkas in un soffio incredulo.
La visione si fece sfuocata e Daniel dovette sbattere le palpebre per liberarsi gli occhi dalle lacrime. Finalmente..mormorò.”
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Per volare con la fantasia in mondi lontani e impossibili.
Per volare.
Il cavaliere del tempo
Hyperversum mi ha affascinato fin dal primo libro ed arrivata alla fine di questa trilogia (almeno per il momento..) devo dire di sentirmi soddisfatta.
Un fantasy che però riesce anche ad avere un'ambientazione storica davvero interessante. Siamo in Francia, nel medioevo, durante il periodo delle crociate. Anche in questo terzo episodio la vita e lo stile medioevale vengono descritte con molti particolari dalla Randall, che fà catapultare nel passato anche il lettore.
Ian e Daniel si trovano ancora ad affrontare innumerevoli sfide e questa volta un'ulteriore incognita dal presente approderà nel medioevo per creare nuovo "scompiglio". Ognuno dovrà seguire la propria via e portare a termini i propri obiettivi..anche se non sempre, gli obiettivi dell'uno coincideranno con quelli dell'altro...
Buona lettura..ne rimarrete soddisfatti!!!
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Fantascienza e storia, un mix perfetto
E' un libro favoloso, ho letto tutta la trilogia e "Hyperversum - Il falco e il leone", mi ha lasciata con il fiato sospeso tutto il tempo e con gli occhi incollati al libro. Lettura emozionante, l'autrice gioca con la storia ma sa collocare bene eventi e personaggi. Mi affezionai tanto a Daniel e Ian che quando lessi l'ultima riga di Hyperversum, mi sembrava di aver perso due amici; fu la prima volta che mi successe. Lo stile dell'autrice mi piace davvero e la trama ha un suo filo logico da seguire, credo che non sia così facile collegare presente e passato e far in modo che determinati eventi costruiscano il futuro (cioè il nostro presente). Ribadisco: è bellissimo, lo leggerei altre mille e mille volte. Lo consiglio? Assolutamente sì!
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c'è qualcosa di magico
Allora, per prima cosa, chiedo perdono. Chiedo perdono a me stessa perché ho fatto attendere così tanto questo libro.
Seconda cosa, credo di poter affermare tranquillamente che in questo libro ci sia davvero qualcosa di magico, altrimenti non potrei spiegarmi come sarei arrivata ad avere le lacrime agli occhi mentre arrivavo alla fine.
Passiamo alla trama.
Francia, Provenza, Anno Domini 1216: la parte sud del regno di Filippo Augusto è teatro della celeberrima crociata contro gli Albigesi. I crociati, inviati dal papa, fanno strage di eretici ed innocenti, ed il nostro prode Ian, generoso e coraggioso cavaliere proveniente dal ventunesimo secolo si trova costretto ad assistere ai frequenti massacri; intanto, nel ventunesimo secolo, il giovane Daniel tenta di nuovo di riaprire la strada nel tempo, invano, sicuro che non riuscirà mai più a rivedere il suo amico Ian. Ma Hyperversum resta comunque un gioco irresistibile e, soprattutto, imprevedibile...
Bellissimo, assolutamente bellissimo. Chiarisco da principio che non è una perla della letteratura, e che dopo quello che mi ha dato non pretendo nemmeno che lo sia.
La storia è fantasy, ma con gradevolissimi riferimenti a fatti storici accaduti o non: la stessa autrice infatti ci dice che ha voluto giocare un po' con la Storia, creando di sua fantasia tanti personaggi e vicende, ma amalgamandoli così bene insieme ai fatti realmente accaduti che se non avesse esplicitamente riferito ciò che ha modificato, io, personalmente, non me ne sarei nemmeno accorta. Le descrizioni riguardanti i dettagli medievali mi sembrano molto verosimili, accurati, si vede che c'è lo studio dietro, cosa apprezzatissima, a anche abbastanza istruttiva.
I personaggi - ah, quale meraviglia! - sono fantastici, almeno secondo il mio modestissimo parere. Così reali, così umani... a me lo sono sembrati, e grazie a loro mi sono immedesimata immediatamente negli eventi... mi hanno fatto emozionare tantissimo, ma soprattutto mi hanno tenuta col fiato sospeso fino alla fine grazie alle loro incredibili avventure.
La lettura è scorrevolissima, mai pesante, le descrizioni sono rese in modo da non annoiare mai, non sono né troppo scontate né troppo prolisse; il lessico è semplice, nulla di ricercato, ma questo non toglie nulla alla storia e la rende comprensibile a tutti.
I colpi di scena arrivano uno dopo l'altro, e gli intrighi sono ben congeniati, abbastanza da non farli risolvere facilmente, le relazioni tra i personaggi non sono nulla di esclusivo (se così si può considerare con un salto temporale di ottocento anni), ma di gradevole normalità.
Insomma, mi ha fatta innamorare. E' una di quelle letture che rileggerei all'infinito, e anche se forse il mio giudizio è un po' di parte (adoro gli storici, adoro i fantasy e ho perso la testa per questo ibrido dei miei due generi prediletti) lo consiglio a tutti. Buona lettura!
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Hyperversum 3
Prosegue il filone della Randall e questo ultimo capitolo, ad oggi, della trilogia Hyperversum risponde a tutte le aspettative alla grande come i precedenti, scorrvolissimo, molto leggero nella lettura e pieno di colpi di scena ad effetto fino all'ultimo capitolo. Senza ombra di dubbio grandioso da leggere. Per chi vuole staccare dal quotidiano, ma per davvero!!!