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Letteratura italiana

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Luca, tredici anni, voleva andare in vacanza con gli amici. Invece gli tocca il soggiorno in Sicilia, nel paese di nessuno. Neanche la compagnia dei cugini gli solleva il morale. Paolo è diventato un secchione tutto casa, compiti e negozio, e Cettina è troppo piccola e poi, be', è una ragazza. Per fortuna conosce Mario, che ha il motorino e l'ultimo modello di cellulare, e lo invita al bar. Luca non è mai stato in un bar. Nessuno gli ha mai offerto da bere. Quelle sono cose da grandi. E lui non vede l'ora di fare cose da grandi. Se mi stai vicino ti diverti, gli dice Mario. L'estate è salva, ma dietro la libertà, le feste in piscina e la fratellanza si nasconde un nemico feroce, spietato, quasi impossibile da battere. Il suo nome è Mafia. Luca credeva di conoscere la Mafia. Sapeva che era brutta, lontana, invece è così vicina che non sembra vera. Ma sa riconoscere un guaio quando ci finisce dentro. E questo è il più grosso che gli sia mai capitato.



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Grande 2018-11-04 08:47:42 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    04 Novembre, 2018
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Piccoli 'ndranghetisti crescono

Daniele Nicastro, scrive per Einaudi Ragazzi: Grande, un libro che cerca di raccontare, con precisione e perizia di metodo, che cosa è la mafia, da un punto di vista di un ragazzino tredicenne, Luca.
Luca vive a Torino, è un simpaticissimo tredicenne, va bene a scuola, è stato promosso con ottimi voti, e gli è stato promesso una settimana di vacanza in Liguria con i suoi piccoli amici. Ma la vita è una sorpresa, e una tragedia si abbatte su di lui. E’ costretto dai genitori a passare le vacanze in Sicilia, perché la nonna novantenne è in gravi condizioni di salute. E no! E lui come fa con Giulia, di cui è segretamente innamorato? Giulia è:

“molto bella. Ha lunghissimi capelli biondi, gli occhi azzurri e quando sorride le compaiono due irresistibili fossette agli angoli della bocca. Anche lei è al mare, in questo momento, ma con Andrea!”

E poi la Sicilia … Lui non la ama per nulla, non fanno altro che fare cacciarra, urlare e mangiare per ore! Per lui è:

“Non tutti hanno la fortuna di andare in Sicilia, e alcuni hanno la sfortuna di doverci andare. Sono proprio due categorie di persone. Per la prima, la Sicilia è una combo arancini-cannoli-sole-mare, spiagge di sabbia fine, ricotta fresca, granita al limone. La valle dei templi, il vulcano attivo più grande d’Europa, la città delle arance. Ma io appartengo alla seconda categoria e questa non è la mia Sicilia. (…) Insomma, a essere del tutto sincero, la Sicilia non mi piace e non è cattiveria. “

Inoltre lui è cresciuto, è:

“così che vorrei essere considerato anch’io, con rispetto, ecco, sono stufo di rimproveri. Non fare questo, non fare quello, aspetta di crescere …. Io non voglio più aspettare, voglio essere grande adesso!”.

Ma essere grande significa anche essere consapevoli e non peccare di eccessiva ingenuità. Invece Luca, giunto a Petramonica, si fa irretire dal fascino maligno di Mario. Mario ha lo scooter, ha sempre tanti soldi, sa fare le impennate col motorino, ha tante ragazze, è “rispettato ed onorato”. Lasciarsi trascinare da lui in un vortice oscuro sarà facile, difficile è uscire da una situazione così pericolosa.

In questo testo si parla di mafia, così descritta:

“Ieri la mafia era solo una parola da aggiungere alla combo arancini-cannoli-sole-mare, spiaggia di sabbia fine, ricotte fresca, granita al limone. Era solo un’espressione così tipicamente siciliana da non farci caso. Oggi è diventata reale. La mafia c’è, la mafia esiste. (…) Leggerne a scuola, studiarla sui libri, la rende lontana, mentre ora so che può essere così vicina da non sembrare vera. “.

Uno sguardo semplice, pulito, e fresco su un tema grave, dove vige la legge dell’omertà, del silenzio, della diffidenza, della malavita. Un libro avvincente , che aiuta a costruire una riflessione profonda su uno dei temi che più affliggono il nostro Paese. Perché la lotta alla mafia passa anche attraverso la consapevolezza e la conoscenza di tale oscuro male.


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