Abbastanza
Letteratura italiana
Editore
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Una storia da giovani
Sofia Viscardi, giovanissima autrice in erba, dopo aver firmato Succede, torna in libreria con Abbastanza. Un libro sicuramente giovane, giovanissimo. Ho sentito tante recensioni critiche in totale disaccordo, con cui non sono, però, in linea.
L’autrice ha diciannove anni, ed è bellissimo che abbia già pubblicato due romanzi. Sicuramente non tutto è perfetto, ma da lodare, a parer mio, per il solo fatto di scrivere e di elaborare un testo.
Il libro racconta una storia di amicizia tra quattro giovani alla soglia della maturità, C’è Marco, il secchione, poi Leo, ripetente e un po’ bullo, Ange, che è la sorellastra di Marco che si veste solo di nero, ed infine Cate, una ragazza molto bella di cui Leo è innamoratissimo. I quattro vivono la loro vita da giovani, nei tempi moderni, perfettamente calati nelle caratteristiche la contraddistinguono.
Un romanzo che svela, con pregi e difetti, il mondo dei ragazzi con maestria e disincanto. Un testo leggero, frizzante, pulito e molto molto giovanile.
Indicazioni utili
Non è abbastanza
“Abbastanza” è il secondo libro di Sofia Viscardi, diciannovenne milanese. Non ho letto il primo e visto il secondo non credo proprio che mi avvicinerò all’altro.
Siamo all’inizio del quinto anno e quattro ragazzi completamente diversi si ritrovano a incrociare le loro vite. C’è il bulletto e ripetente Leo, c’è il secchione Marco, la dark Ange e la stramba Cate. Quattro personalità diverse che però presto capiranno che stando insieme, possono dare alla loro vite, che fino a quel momento non sono state abbastanza, qualcosa in più.
La trama e l’intero libro possono essere riassunti così e già questo non è un punto a favore. Il vero principio che risalta e dà “valore” al libro è l’amicizia, purtroppo accompagnata da tante altre parti scontate, che non insegnano niente e anzi fanno dubitare del fine che potremmo dire educativo del libro. Insomma i giovani non ci fanno una bella figura.
Lo stile è veramente elementare, intervallato da parti più filosofeggiate che vorrebbero dare uno spessore maggiore al libro ma che in realtà proprio non ci riescono. È vero che va considerato che “l’autrice” ha diciannove anni, ma questo è pur sempre il suo secondo libro e che oltretutto non è proprio regalato visto il prezzo di copertina. Ho provato anche a mettermi nei panni di una lettrice più giovane ma sono sicura che anche mia cugina di vent’anni avrebbe molto da ridire su questa lettura.
La poca maturità si percepisce anche nella scappatoia di raccontare e alternare presente e passato con dei mini racconti che di scrittura in se hanno veramente poco. Scelta secondo me un po’ infelice è anche quello di inserire il finale dopo poche pagine, di questo però credo che la colpa non vada data alla giovane autrice ma chi le ha consigliato o gli ha permesso di fare così.
Non è il primo libro del genere che leggo, ma posso tranquillamente dire che le altre volte il contenuto, lo stile e il messaggio erano molto più validi. Inoltre fra i giovani di oggi per fortuna molti hanno valori sentimenti e caratteri più forti.
Che dire, purtroppo non è abbastanza.