Un tè a Chaverton House
Letteratura italiana
Editore
Alessia Gazzola è un idolo per i suoi lettori, per la stampa e per i librai.
Recensione della Redazione QLibri
Le storie uniscono
"Cara lettrice, caro lettore,
la storia che stai per leggere è stata scritta in trenta giorni durante il lockdown. A fine giornata inviavo il capitolo a mia madre e a un gruppo di sette amiche”.
Alessia Gazzola inizia con questa premessa la lettura del suo nuovo romanzo. Per me è stato facile immedesimarmi nelle “riceventi”, con una delicatezza unica l'autrice ha aiutato questo gruppo di otto donne in un momento molto difficile, creando un appuntamento fisso. Quello che ho maggiormente apprezzato è stata l'ambientazione della storia. La Gazzola ci ha fatto prendere l'aereo e ci ha fatto volare in una residenza inglese, con tanta storia e tanto passato.
La storia parte bene, la protagonista Angelica, figlia minore di una famiglia benestante, in cui tutti hanno già trovato il loro posto nel mondo, viene spesso ripresa dalla famiglia perché non ha le idee molto chiare sul suo futuro. Angelica ha ventisette anni, è una sognatrice e ama preparare i lievitati; ma un caso fortuito o anzi la zia Edvige, la riportano sulle tracce del suo bisnonno in Inghilterra.
Stiamo parlando ovviamente di letteratura rosa, il libro conta poco più di 180 pagine e la prima metà è un vero toccasana, ci troviamo catapultanti in questi ambienti bucolici e molto stile “Austen” ; ma proprio quante le cose dovrebbero diventare più interessanti la storia perde, l'autrice inizia a correre, anche troppo e tutto succede in fretta e poco si riesce ad assaporare. Anche la piacevolezza iniziale perde e quel brio con cui la lettura era partita, lungo la strada si è perso.
Lo stile è sempre piacevole anche se questa tendenza a dilungarsi su alcune parti e a saltarne ben altre le ho riscontrate anche in altre opere dell'autrice.
Un libro piacevole e leggero che però non supera le tre stelle di piacevolezza anche se le basi di partenza erano ben diverse.
“In un bilancio tra il dire e il fare e tra il non fare e il tacere, quest'ultima combinazione ha vinto a mani basse. E questo dovrebbe farmi riflettere, perché come dice sempre la zia Edvige, con l'acqua tiepida non si cuoce niente”.
Buona lettura
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Angelica a Chaverton House
Torna Alessia Gazzola in libreria con Un tè a Chaverton House, dove ci trasporta nelle atmosfere rarefatte e di grande fascino tipiche delle dimore inglesi. L’ambientazione è, in questo romanzo, quasi la seconda protagonista. Siamo a Chaverton House:
“Chaverton non si trova semplicemente in questo grande parco, ma è quasi un suo naturale sviluppo, in perfetta armonia con il resto. I suoi colori sono morbidi, caldi, con la valeriana rossa che spunta dalle fessure. I tetti sono alti, spioventi, spioventi, ornati da numerosi comignoli. La sua è una bellezza tranquillizzante e osa dire che qualsiasi gentiluomo di campagna amerebbe Chaverton “.
Abilmente tratteggiata, è il luogo ideale per Angelica. Vi giunge, in modo inaspettato, durante la ricerca del proprio bisnonno Angelo, che pare avervi lavorato dopo essere stato fatto prigioniero durante la Seconda Guerra mondiale. Perché Angelo non è più tornato in Italia, dove lo aspettavano moglie e prole? Angelica indaga anche presso il lord, proprietario della dimora, che è:
“Lord Hasbury poteva essere tanto amabile ed accogliente. Malgrado sia un po’ fatuo – basta niente e gli parte la ridarella che mette in mostra una dentiera luccicante e un po’ ballerina- è un grande signore sulla strada del rimbambimento che del passato ricorda cose random. “
Ma ne viene letteralmente travolta. Riuscirà a sapere la verità sul bisnonno, senza combinare troppi guai?
L’ambientazione di fascino e la magia che caratterizza la narrazione sono per pochi intimi. Una lettura per gli amanti della letteratura rosa, resa fresca ed accattivante da uno stile preciso, frizzante e sapiente. Una trama fantasiosa, ricca di mistero e di magia, un ritorno ad un passato che non si conosce, completano una lettura che si fa divorare con bramosia e saccenza. Un libro “leggero” per non pensare troppo in questi momenti così difficili ed intricati.