Tutto ciò che il paradiso permette
Letteratura italiana
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Il Paradiso artificiale
Manuela Caracciolo, dopo aver pubblicato il romanzo Quella notte a Merciful Street, vince il premio Zambelli 2018 per la narrativa inedita con Tutto ciò che il paradiso permette, pubblicato successivamente con l’editore Cairo nel 2019. Un libro intenso, profondo, che colpisce nel cuore del lettore più attento.
I personaggi protagonisti della trama sono due: Harrie e Paul. La prima è una adolescente che , rimasta orfana di madre, vive un po’ con la zia, un po’ con chi capita, in un mondo tutto suo, preda delle molte incognite della sua vita. Paul è un giovane frontman, baciato dal successo, effimero e vuoto quanto la sua vita. Un giorno i due si incontrano, ed insieme scompaiono. Dove sono finiti? Tutti li cercano e in realtà nessuno li capisce ed è in grado di aiutarli. Riusciranno a raggiungere il “Paradiso” tanto agognato? A quale prezzo?
Un romanzo anomalo, in cui lo spettro della malattia e dell’Aids sono il tratto distintivo. Teniamo presente che è ambientato negli anni Novanta dove il rapportarsi a questi temi era profondamente diverso dall’attuale. Il libro tratta, con perizia e sapienza letteraria, ma anche con una rara sensibilità che colpisce, tematiche di grande attualità quali l’uso di droghe, gli effetti devastanti sui giovani, e la loro degenerazione. Un libro sull’amore e sui suoi fantasmi, policromo,in particolare su quello spettro che spesso terrorizza e spaventa; per cui:
“La minuscola cellula veleggiava ormai da alcuni giorni dentro il suo organismo. Fluttuava tra i corposi globuli bianchi con circospezione, li osservava minacciosa, ma senza dare troppo nell’occhio.”
Un solido impianto narrativo per un testo che fa riflettere. Particolarmente indicato per i giovani, per aiutarli nell’evitare errori fatali, per indurli ad una vita gioiosa e serena, costruita su valori portanti e fondamentali.