Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli
Letteratura italiana
Editore
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Doti da profiler
Teresa è una quarantenne eccentrica, che sembra più svampita di quanto in effetti è. E’ un personaggio che ispira fin da subito simpatia, così come l’entourage degli esuberanti personaggi sui generis che fanno parte della comunità di Strangolagalli, paesino italiano piccolo e sperduto che diventa, d’un botto, meta di un turismo televisivo molto moderno. Indubbiamente vengono gettate le basi per una serie di gialli, che non mancherò di leggere, anche per conoscere il proseguo dell’evoluzione personale di questa investigatrice un po' improvvisata, con doti da profiler non comune, un po' goffa, ma molto ironica, con una grande pazienza verso le avversità della vita.
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UNA PIACEVOLE SCOPERTA
Mi è stato regalato questo libro mentre ero ricoverata in ospedale e, avendo dovuto subire una pesante operazione che per un paio di mesi mi ha impedito di leggere normalmente in quanto vedevo le parole sfocate, ho dovuto attendere parecchio prima di iniziarlo.
Sia il titolo che la copertina non mi ispiravano proprio...eppure appena l'ho iniziato ho preso subito in simpatia la nostra protagonista che è un personaggio molto fuori dalle righe.
Il libro è un giallo però comico soprattutto grazie a Teresa che ne combina una dietro l'altra e rende divertenti anche i momenti che non dovrebbero esserlo.
Grazie a questo libro ho scoperto una autrice italiana che non conoscevo e di cui ho apprezzato tanto lo stile e la semplicità della scrittura.
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Cosa succede se dici Strangolagalli?
Cosa succede nel piccolo paese laziale di Strangolagalli in una calda stagione estiva che sta per cominciare?
Teresa Papavero, quarantenne single, non ha mai realizzato il lavoro di psicologa in ambito criminale, non è pertanto diventata una profiler come il celebre papà. Tutt'altro, la donna di colori vivaci e sgargianti, dalla battuta pronta e sagace e da una memoria sopra le righe, si è barcamenata in lavori dalla call center, alla commessa di un sexy shop per tornare sulle orme del paese natio, Strangolagalli, per rifugiarsi ed avviare con un'amica il B&B "Papavero e Capperi". Una vita che all'apparenza non ha molto di speciale ma che maschera tristi eventi di abbandoni. Teresa venne infatti abbandonata dalla madre, non si sa perché né per come, un giorno se ne andò di casa.
Proprio mentre la nostra protagonista pensa di aver fallito su tutti i fronti ecco che qualcosa nel paesello inizia a succedere, uno strano suicidio in cui la Papavero è stranamente partecipe nascosta in quell'appartamento del giovane uomo e questa presenza non passerà inosservata dietro le quinte di questa morte.
In paese tutti si agitano e non manca l'arrivo di Leonardo Serra, poliziotto affascinante ma non manca nemmeno un altro evento oscuro: sparisce una donna straniera che aveva dormito nel famoso ed unico B&B di Strangolagalli.
Scrittura simpatica, leggera, ricca di dialoghi tra i personaggi coloriti che ben rendono l'idea della vita di un paese di provincia, dal prete al sindaco, dall'estetista alla bibliotecaria ai carabinieri, fino all'arrivo delle telecamere dei cronisti e l'avvento di curiosi. Il paese è letteralmente preso d'assalto!
Le telecamere portano un'altra novità, questa volta legata alla nostra protagonista. La Papavero si scontra con sentimenti che credeva di aver archiviato addirittura da 20 anni e rischia perfino di essere ammazzata perché indaga e non si accontenta di briciole, anzi, ostinatamente segue il suo intuito. Si salva e nel salvarsi affiorano domande e risposte che la sua mente pungente non manca di rielaborare.
Non ci si può non affezionare alla Papavero che ispira simpatia, tenerezza, regala sorrisi tra aggeggi sexy, improponibili gonne colorate e chincaglierie che addobbano l'immagine di una donna insicura ma forte allo stesso tempo. Assistiamo alle riflessioni sul sentimento degli abbandoni subiti ed alle conseguenze di disagio. Il rapporto con il padre che tutto sa e per tutto spara sentenze. Il giallo è il filo conduttore di una serie di intrecci e di personaggi.
Un racconto piacevole, una lettura distensiva che vien voglia di scoprire fino in fondo in compagnia di Teresa e dei colpi di fulmine e di scena. Forse le indagini, il lato della cronaca nera e dei fatti pesanti che si verificano, passano in secondo piano ma penso che questo sia voluto dalla scrittrice per mantenere un livello di narrazione che oscilla tra la commedia, il dramma, l'ironia ed il sentimento.
Lo consiglio a chi, magari come la sottoscritta, dopo alcune letture impegnative, vuole dedicarsi a pagine distensive, dal sapore italiano della vita di provincia che improvvisamente si trova sotto i riflettori della cronaca. Una detective autodafé che dispiace abbandonare al termine del libro con un finale... Forse aperto a nuove e prossime avventure!
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La splendida Teresa Papavero
Chiara Moscardelli, dopo aver scritto Volevo essere una gatta morta, torna in libreria con Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli. Un libro frizzante, ironico, sardonico, che si divora in un attimo, con il massimo divertimento.
Racconta la storia di Teresa Papavero, una donna di quarant’anni, che per questo si considera una zitella, una laurea in psicologia, un master in criminologia, profiler mancata, con una particolare capacità, per cui:
“Lei stessa aveva condotto delle ricerche sulla sua strana capacità mnemonica e si era imbattuta nell’ipertimesia, l’attitudine a ricordare dettagliatamente ogni giorno della propria vita. Ricordava anche il momento esatto in cui aveva svolto quelle ricerche, spinta dalle continue insistenze di una persona. Corrado Zanni, appunto. Ma era venuto fuori che esistevano ventuno casi documentati in tutto il mondo. Troppo pochi perché lei potesse rientrare nel novero.”
Continuamente rimproverata dal padre, famoso psichiatra, è profondamente insicura, anche a causa dell’abbandono di sua madre, quando lei era solo una bambina. Ha un’amica del cuore, Luigia, dett Gigia:
“era bella Luigia, così dolce, sensibile.”.
Dopo aver abbandonato il lavoro, un po’ strano e precario, in un sexy shop, cerca di trovare il suo posto nel mondo a Strangolagalli, ovvero:
“Esiste un piccolo borgo dal nome bizzarro, situato alle pendici dei monti Ernici e nei pressi della valle del fiume Liri, dove il tempo sembra essersi fermato. Quel borgo si chiama Strangolagalli. (…) Era un piccolo centro abitato da duemilaseicento anime e avvolto da un alone di leggenda: eppure tutto sembrava contraddirne le origini misteriose. La bibliotecaria, il medico di base, il farmacista, la parrucchiera, erano gli stessi di sempre . “
Teresa cerca anche una propria sicurezza sentimentale quando va a cena con Paolo, il quale però quando lei è in bagno si getta dal balcone. Suicidio o omicidio? Nessuno le crede, meno che mai l’affascinante Leonardo Serra,
“anfibi, jeans, maglietta blu con una piccola scritta gialla sul lato destro della manica, CK, Calvin Klein; calzettoni a righe gialle e blu. Mastica in continuazione gomme e liquirizie, chiaro sintomo di uno che sta cercando di smettere di fumare, ma non ci riesce. (…) E solleva un sopracciglio quando qualcosa non lo convince.”
Quando poi anche Monica Tanelli, cliente del B&B amministrato dalla stessa Teresa, scompare, gli eventi precipitano. Inoltre dopo questa scomparso arriva anche a Strangolagalli Corrado Zanni, che lei stessa vent’anni prima aveva conosciuto molto bene, e per lei l’ecatombe è completa.
Un bel giallo giovanile, ironico e divertente. Un libro ricco di colpi di scena, di intrighi, colorato, avvincente e fantasioso. Una prosa leggera che spesso fa affiorare un simpatico sorriso sul volto di chi legge. Non è un libro romantico, molto spassoso, però. Fa ridere e fa riflettere e non è poco. Una bella commedia giallo-rosa, di gran talento e fascino indiscusso.