Romanzo rosa
Letteratura italiana
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Per sorridere
Mi piacciono i libri di Stefania Bertola. Alcuni hanno però il difetto di somigliarsi troppo l'uno con l'altro, in particolare capita di trovare personaggi quasi identici in libri diversi. Questo è uno di quei libri un po' diversi, innanzitutto proprio per i personaggi; la protagonista non è una giovane ma una bibliotecaria di 58 anni, zitella e abitudinaria, che si iscrive a un corso di scrittura di romanzi rosa, i Melody. L'insegnante è una famosissima scrittrice di Melody che non dispensa consigli ma regole ferree a cui ogni scrittore di romanzi rosa deve attenersi. Ogni alunno dovrà scrivere il suo Melody, un capitolo al giorno per una settimana più un giorno. Nel romanzo sono accennati i diversi partecipanti al corso, le loro vite e gli intrecci amorosi che nascono ma la parte maggiore è dedicata alle nozioni di scrittura e ai capitoli scritti dagli allievi.
Ho trovato divertente il personaggio dell'insegnante come anche i tentativi di scrittura degli allievi. Il romanzo rosa scritto dalla protagonista, Olimpia, è esilarante. Credo che leggendo questo libro possa sorridere chi ama i romanzi rosa ma anche chi, come me, non li apprezza molto.
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Guida rapida al romanzo rosa.
Avete mai sentito parlare dei romanzi Melody?
No eh?State scuotendo la testolina?
E invece vi sbagliate.Li conoscete,eccome se li conoscete.
Melody altro non è che il nome,inventato dall’autrice di questo Romanzo Rosa, per gli Harmony.
Eh si,perché se decidi di prendere palesemente in giro questa collana non è che puoi farlo con il suo titolo originale.
(La querela è dietro l’angolo.)
Allora eccoci con i nostri Melody e soprattutto con un corso apposito di una settimana + un giorno per imparare a scriverli.
Regole base per un buon Harm…ops Melody:
-Lui e lei devono incontrarsi già nella prima pagina del romanzo e desiderare sin da subito di stracciarsi i vestiti di dosso al fine di accoppiarsi furiosamente.Ma anche romanticamente,sia chiaro;
-Lui deve essere bello,muscoloso,intelligente e multimilionario.
Per lei è sufficiente la bellezza,i soldi ce li mette lui.(Tanto finiscono per sposarsi in un mondo parallelo in cui la separazione dei beni non è contemplata dall’ordine giuridico.);
-Quando lui e lei si stanno baciando( in attesa di stracciarsi le vesti di cui sopra) deve accadere un impedimento.
Va bene la qualunque:crolla il palazzo,lui va in coma,lei si scheggia un’unghia,la nonna morta riappare in forma di fantasma.Tutto.Basta che non riescano a quagliare.
-L’impedimento deve durare per i due terzi del libro,questo è fondamentale!
-Risolto il problema,lui si inginocchia e le chiede di sposarlo.Si rende chiaramente necessario anello con brillozzo non inferiore ai 7 carati.Lei giubilante urla un si da perfetta idiota.
FINE.
Il libro è gradevole e di velocissima lettura.Contiene più romanzi nel romanzo,dato che assistiamo non solo alle storie dei partecipanti al corso ma anche agli Harm….(aridaje) ai Melody che ciascuno sta scrivendo.
Il sarcasmo la fa da padrone,anche se ogni tanto ti viene la tentazione di fare un colpo di telefono alla Bertola e dirle:”Mia cara,non è che le tue opere siano proprio paragonabili a l’Ulisse di Joyce,quindi stai calmina!”
Ma il numero del cellulare della suddetta autrice non ce l’ho,quindi niente di fatto.
Consigliato per farsi una risata.Ma potete sopravvivere serenamente anche senza.
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Trippa per gatti
Ormai è noto che per diventare scrittori e intraprendenti cultori dei generi letterari esistono le scuole di scrittura che danno una spinta e quel tocco di qualità in più per chi intende scrivere con maggiore competenza, anche se per me è un cliché per diversi aspetti discutibile, ebbene anche il genere rosa ha la sua e chi gestisce il corso in questo libro è una nota insegnante e scrittrice famosa Leonora Forneris.
Il titolo del corso è “Come scrivere un romanzo rosa in una settimana.”
Non nego che è stato davvero divertente conoscere alcuni trucchi del mestiere e come la gestione delle parole e degli aggettivi messi al punto giusto cambiano completamente interpretazione, basta davvero tanta fantasia e tanto romanticismo che il gioco è fatto, scrivere un Melody ha le sue regole, seriali e stereotipate come una catena di montaggio cinese.
“I Melody non sono tenuti in conto. I Melody e i gialli Mondadori vivono un’esistenza precaria e clandestina sui carrelli, non hanno posto negli scaffali. Non sono catalogati e non hanno schede e i clienti della biblioteca li possono prendere con una certa noncuranza.”
….parola di Olimpia che fa la bibliotecaria.
Se poi nella scuola scocca la scintilla d’amore tra due studenti Olimpia e Nicola è chiaro che il diabete arriva alle stelle, assieme alla noia e al finale, questa volta non scontato.
E’ il primo romanzo che leggo della Bertola, ne avevo sentito parlare bene per la sue storie semplici e ricche di ambientazioni che non sfociano nel banale, purtroppo ho iniziato con il libro sbagliato.
Eppure adesso che scrivo della sua banalità mi viene in mente un pensiero positivo, ben vengano tutti i romance gli harmony i melody del mondo, l’amore marcato, illuso, fantasioso, appassionato, agognato, vissuto e conquistato, insomma l’illusione di un lieto fine, che si consumi in poche ore di lettura a cuore aperto….. anche questa nel suo insieme è la ricerca della felicità.