Lemonade Lemonade

Lemonade

Letteratura italiana

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"La limonata è la bevanda più innocua e salutare di ogni sala da ballo..." The London Magazine, 3 luglio 1826. Beh, forse potrà essere vero a Londra, ma nelle campagne del Kent la limonata nasconde inaspettati pericoli; e il bellissimo e arrogante Christopher Davenport, giunto a Coxton in cerca di vendetta, sta per scoprirlo a proprie spese.



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Lemonade 2014-05-02 16:44:20 Belmi
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Belmi Opinione inserita da Belmi    02 Mag, 2014
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Quando non si sa dare il giusto nome all'amore

Lemonade è un romanzo storico un pò diverso dal solito

I personaggi principali sono Anna Champion e Christopher Davenport; lei ironica e divertente, lui affascinante e tenebroso. Fin qui un classico, anche se il loro incontro/scontro avviene per colpa di un bicchiere di limonata.

Lui è lì per la sua vendetta e lei ignara si ritrova a sfidare un uomo da cui è bene stare alla larga.
Se vi aspettate il classico uomo bello e dolce dovrete aspettare a lungo primo di incontrarlo.
Le loro vite si intrecceranno e come dicevo nel titolo non sempre si riesce a dare all'amore il giusto nome.

Gustatevelo, in alcuni casi sarà amaro come una limonata..ma davvero dissetante!!

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Lemonade 2013-04-12 08:27:09 betti
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betti Opinione inserita da betti    12 Aprile, 2013
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UN VERO STRONZO E STRAFOTTENTE

Christopher Davenport è un uomo alto, dai lineamenti duri e belli, affascinante tanto che indugeresti a guardarlo per ore tanto è ammaliante, mentre lui, ti guarderebbe come un insetto insignificante da scacciare dalla terra tanto si sente superiore a te. Insomma un vero e proprio stronzo, con atteggiamenti di superiorità e menefreghismo che non si vergogna di mettere in atto con la povera, innocente Anna Champion ragazza carina, non magra ma nemmeno grassa, 'piena' come viene definita dalla sua migliore amica. I due si incontreranno a causa di una limonata, versata accidentalmente sul vestito di Anna.

"Per un istante sembrò soppesarla – le sue iridi blu le scivolarono addosso, si fermarono sul suo abito modesto, notarono i guanti lisi e il ventaglio privo di decorazioni – e in un modo improvviso quanto straniante cambiò espressione. Divenne altero; le lanciò un’occhiata sprezzante e, senza dirle una parola, girò sui tacchi e se ne andò."

"Il borioso e arrogante, l'infame rovesciatore di limonata, aveva attraversato la sala come un Dio dell'Olimpo, allontanandosi da lei con la stessa considerazione di un leone per una formica"

Christopher adotterà sulla povera Anna una vera tortura psicologica, passando velocemente a quella fisica quando scoprirà che il figlio di DeMercy si era fidanzato con lei.
Tutto doveva andare secondo i suoi piani, i DeMercy dovevano scomparire dalla terra, e quella ragazza era un inconveniente non da poco. L'unica a sfidarlo apertamente l' aveva letteralmente fatto uscire di testa, la sua ragione veniva a meno quando l'aveva al fianco. Quella ragazza non doveva essere di DeMercy ma sua! come tutto quello che apparteneva ai DeMercy doveva essere suo. E non ci pensò due volte.

Quei due .... così uguali nell'orgoglio così diversi di carattere: lei dolce e solare; lui con l'anima buia e tetra.

I due protagonisti sono entrati nei miei pensieri come un uragano tanto che chiedo alla scrittrice un seguito perchè non si può stare senza uno stronzo del genere e sopratutto
NON SI PUò FINIRE UN LIBRO COSì!

Un libro che consiglio caldamente a chi vuol conoscere un uomo tutto ad un pezzo, senza romanticismo ma con uno scopo nella vita, che non si fa scrupolo di schiacciare tutti coloro che interferiscano nei suoi piani.

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Lemonade 2013-04-08 16:03:40 piccicuia
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piccicuia Opinione inserita da piccicuia    08 Aprile, 2013
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QUESTO CAN CHE ABBAIA..MORDE ECCOME!!

Caspita.. il nostro caro Christopher non è assolutamente il solito e banale principe azzurro.. anzi!
Quel posto glielo cede sicuramente a Daniel DeMercy..
O anche al cugino Matthew Davenport, che con la sua brillante ironia, riuscirà a farvi spuntare qualche demente sorriso.
Matthew, oltre ad essere "caro" per Chris, è un rompicoglioni! Tanto che il cugino lo minaccerà di ucciderlo un giorno sì, e l'altro pure!

«Molla quel bicchiere, Chris.» Adesso era innervosita, oltre che fastidiosa, la voce di suo cugino. «Lo sai che lo reggi da schifo.»
«Levati dai coglioni.»
Sì, come no. Matthew, poi.

E il fatto che il protagonista sia il cattivo della situazione.. beh fatemi dire che è tutt'altra cosa!
Perchè se altri avranno il coraggio di continuare a leggere dopo pochi capitoli questo libro (Fatelo, assolutamente!) avranno modo di constatare che Chris è capace di MORDERE oltre che ad abbaiare!
Ovviamente, la povera vittima sarà la contadinella Anna: ragazza bruttina, pienotta e inadatta a feste dell'alta società. Ma d'altronde, non gliene potrebbe importare di meno dell'inadatto.. L'unica cosa che conta per lei è la sua adorabile famiglia, composta da un padre malato, una sorellina birichina, un fratellino monello e un altro troppo intelligente e poco espressivo!
Tutto però, cambia la sera in cui due bicchieri di limonata vengono rovesciati.....
...e non tutto (in realtà nulla, in questo romanzo) quello che luccica è oro!
Infatti se si suol dire che dopo il dolce ne vien l'amaro, per i due protagonisti sarà forse il contrario.

Io consiglio caldamente questo libro a coloro che non vogliono sentir sempre parlare delle solite storie, perchè il mondo non è affatto solo fiori di campo e miele, ma al contrario.. Lo consiglio perchè è riuscito a restare nel mio cuore, non solo per quei pochi giorni in cui l'ho letto. Ma ci resta tuttora. Lo consiglio anche perchè a volte la triste realtà può cambiare il nostro modo di vedere le cose. Ma soprattutto lo consiglio perchè Christopher Smith, Davenport o magari DeMercy ha bisogno di una maledettissima possibilità..
E chi è così tanto crudele da non concedergliela?

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Lemonade 2013-01-30 18:30:37 Speachless
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Speachless Opinione inserita da Speachless    30 Gennaio, 2013
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sippin' my lemonade

questo libro è stata una piacevoli sorpresa. avevo letto recensioni molto favorevoli, ma anche se un po restia mi sono convinta a leggerlo.

sicuramente questo romanzo non è il solito romanzo. non c'è traccia dell'ipocrisia mista al soffocante romanticismo di molti libri di questo genere, che solitamente rendono banale la trama e ancora di più il finale.

qui non c'è nulla di tutto questo. anzi! sono stata catpultata in un mondo alla Jane Austen, dove Anna, la protagonista, potrebbe anche essere paragonata alla cara LIzzie Austeniana, ma con un carattere che farebbe rabbrividire un drago. nonostante la sua giovane età ha chiaro cosa vuole e cosa non vuole; è una ragazza con i piedi per terra a causa ,forse, anche della difficile situazione finanziaria in cui versa la sua famiglia, che di conseguenza l'ha portata a maturare in fretta.

galeotta fu quella lemonade (limonata) del titolo.
è così che Anna e Cristopher si incontrano, o meglio dire si scontrano.

Christopher è bello, il classico uomo tenebroso con occhi color zaffiro che ti trafiggono con una sola occhiata. profondi e allo stesso tempo freddi, che celano chissà quali segreti. non si può dire di lui che sia il classico eroe romantico, anzi probabilmente è catalogabile come anti eroe; dimenticatevi il solito bello e dannato dei romanzi rosa, quelli che sembrano tremendi ma in realtà non farebbero male nemmeno ad una mosca.

ed è qui sta il bello, non sono per niente rose e fiori tra Anna e Christopher. la loro sarà una storia sofferta.

si feriranno a vicenda, immensamente, saranno più le parole non dette che quelle dette, incomprensioni difficili da sopportare ma che li porteranno ad accettarsi e forse a perdonarsi.

è stata una bella lettura,coinvolgente che mi ha catturato dall'inizio. ho sofferto e riso con Anna e Christopher e versato una lacrimuccia durante la parte finale.

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Lemonade 2013-01-29 08:34:23 Amarilli73
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Amarilli73 Opinione inserita da Amarilli73    29 Gennaio, 2013
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Solo un bicchiere di limonata.......

Sorprendente. Folgorante. Ho conosciuto questo romanzo per caso, grazie al mio Gruppo di lettura in rete, e devo dire che erano mesi che non mi capitava di avere tra le mani un romance così bello, così ben scritto, così coinvolgente, che non ho rimorsi per aver fatto l’alba in una intensissima sessione non-stop di lettura.

Spero davvero di cuore che stavolta il tam-tam dei lettori spinga al successo un libro che merita davvero. Perché – giuro – sulle prime non mi capacitavo che questa fosse l’opera di una giovane scrittrice italiana, tanto il libro non sfigura per scene, personaggi, dialoghi, con le grandi autrici del romance anglosassone. E invece Nina Pennacchi è italianissima, è giovane, è ha una maturità stilistica da brivido, capace di eccellere sia nelle scene brillanti, con battute sapide e ripicche al vetriolo, sia nelle scene di inaspettata violenza e di forte contrasto.

In questo romanzo c’è praticamente tutto: c’è la frivolezza dei balli e la ricerca del marito da accalappiare, c’è un passato doloroso da nascondere ed una vendetta sanguinosa da consumare nel presente, c’è un matrimonio desiderato che non si combina e uno che dovrebbe saltare e invece viene celebrato, ci sono persone che amano non ricambiate ed altre che amano senza accorgersene.

E almeno per una volta sono messe al bando le storie d’amore zuccherose e del “vissero felici e contenti”, quelle dove i cattivi son di qua e i buoni di là, ben divisi nei loro recinti: Christopher, “l’infame rovesciatore di limonate” è una figura così ingarbugliata e preda dei suoi istinti, che la sua arroganza e il suo tormento interiore vi rimarrà in testa per giorni; Anna, “la ragazza brutta” e senza dote, che Christopher vuol tenere lontano da sé e non esita a calpestare senza pietà, è una figura così reale e vicina, che a momenti vi capiterà di immedesimarvi nella sua impotenza e nella sua angoscia.

La Pennacchi non ha paura di far del male ai suoi protagonisti, ma proprio per questo li rende ancor più veri ed intensi. Lettura caldamente consigliata.

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Tutti i romance storici - da Jane Austen a Lisa Kleypas, Loretta Chase, & Co.

"Anna non rispondeva ai suoi baci, ma lo lasciava fare, spaventata, e il suo respiro agitato gli accarezzava la pelle e le labbra, e il suo sapore lo divorava, e il suo calore lo faceva sentire a casa".
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