La forza della natura
Letteratura italiana
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Anna : da snob a contadina
Antonio Leotti ne La forza della natura dipinge con arguzia e sapienza il ritratto di una donna dal cuore di ghiaccio: Anna. Lei è una donna che ha sempre goduto di particolari benefici, è particolarmente snob nell’approccio con il prossimo, soprattutto con gli uomini. Quando Euclide, suo marito, che per tutta la vita l’ha sempre protetta, collocandola in una specie di campana di vetro, muore, lei si trova ad affrontare un mondo sconosciuto. E’ una giovane donna, bella, e vuole restare a Roma e godere dei benifici risultato di una vita ricca e priva di responsabilità. Ma non può. Perché la famiglia Rencinai, contadini al suo cospetto da più di vent’anni, avanzano pretese ai suoi occhi incredibili. Addirittura ne reclamano la proprietà. Anna è così costretta a venire a contatto con una realtà tanto sconosciuta, prendo atto e consapevolezza che quel mondo, in fondo, le piace. E’
“la forza della natura”,
in cui si rifugia per costruire un nuovo stile di vita e di approccio verso il prossimo, impensabile per la Anna precedente.
Una storia a forte caratterizzazione bucolica, che si legge con curiosità, in cui superato il primo momento di vivida antipatia per una donna che pare essere totalmente anafettiva e snob, si gusta con metodo. Il racconto di una maturazione e di una consapevolezza del raggiungimento del sé, scritto con una prosa fresca e vivida, con accenni ironici che non si possono non apprezzare. Un ritratto preciso anche del mondo contadino, delle sue leggi sul latifondo, sui meccanismi che lo regolano, narrato con acuta precisione. Una bella vicenda che intriga ed avvince.