L'amore secondo me
Letteratura italiana
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SNOWY PINE
Cassandra Rocca è una delle mie scrittrici italiane di rosa preferite. Ho letto la maggior parte dei suoi libri (se non tutti) tra cui la serie ambientata a New York... A tal riguardo, per recuperare i volumi nell'ordine giusto sono andata a caccia per mesi sia in Mondadori che in Feltrinelli. So essere determinata quando la situazione lo richiede!
Il suo stile è ottimo, tanto che la prima volta che ho letto uno dei suoi romanzi ho pensato si trattasse di un'autrice americana di origini italiane... Poi ho letto lo spezzone biografico sulla copertina e gli occhi mi hanno danzato nelle orbite. Infatti il suo stile non è il classico "italiano" piatto e noioso, ma è moderno e fluido, ricco di contenuto. Per cui leggere le sue storie è un vero piacere!
Nei Ringraziamenti, Cassandra ha lasciato intendere di aver vissuto il famoso "blocco dello scrittore" per diverso tempo (ho consultato il sito della Newton Compton Editori nell'ultimo anno alla ricerca dell'inserimento di sue nuove opere, ed ero un po' preoccupata che avesse rinunciato alla scrittura, dato che non ne trovavo in giro).
L'amore secondo me è un racconto breve e piacevole, e a mio parere andrebbe letto sotto Natale, oppure in un giorno piovoso. Io l'ho trovato alla Giunti solo a febbraio, per cui sono un po' fuori tempo, ma vabbè.
Questo libro ricorda proprio quei film dolci e semplici natalizi sull'amore: cittadina perfetta, due stili di vita completamente diversi, attrazione reciproca malgrado le varie divergenze di opinioni.
Taylor Andrews, architetto newyorkese spinosa e ostile come molti tipici lavoratori incalliti di città, e Ryan Greenwood, ragazzo tuttofare di montagna, un individuo forte, rilassato e disinvolto.
Il tema in effetti è un po' rivissuto in quanto troviamo appunto lo stile caratteristico dei film natalizi, dove il personaggio principale è solitamente stressato per via dei ritmi di vita frettolosi e un'esistenza di per sé incasinata e insoddisfacente, mentre il suo contrapposto ha già trovato un equilibrio e cerca di contribuire a far sì che anche la sua metà possa fare lo stesso.
Se si tralascia l'atmosfera generalizzata e non la si considera troppo in cliché, si può apprezzare la fantasia rosea di Cassandra, la quale ha detto per prima di considerare questa storia una "vita perfetta" secondo i suoi standard.
Sconsiglio questo libro a chi non ama i cliché, i film sdolcinati di Natale e letture leggere non troppo pretenziose. E lo consiglio invece a chi ama il Natale, le cittadine sperdute in mezzo alla vegetazione, a chi vorrebbe prendersi una pausa dalla città rumorosa e caotica (io per prima!) e ricercare la genuinità di una vita ricca, tranquilla e spontanea lontano da clacson, inquinamento urbano, grandi folle e lavoro.