Narrativa italiana Letteratura rosa Io non sono ipocondriaca
 

Io non sono ipocondriaca Io non sono ipocondriaca

Io non sono ipocondriaca

Letteratura italiana

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Nina vive a Sorrento, e trascorre gran parte della sua giornata nel suo "regno delle delizie", la casa immersa in un aranceto dove ha avviato un'attività di catering capace di soddisfare ogni esigenza. Nina è allegra, bella, intraprendente. Ma è un'ipocondriaca acuta. E della peggior specie: non ammette il suo disturbo psicofisico nemmeno quando si ritrova su un letto del pronto soccorso per un presunto attacco di qualche male. Non c'è malattia o disturbo di cui legga o senta parlare e da cui non si senta irrimediabilmente e fatalmente affetta. Il suo shopping ideale è in farmacia. Solo Marcus, brillante chirurgo giunto in città per un convegno, riesce a cambiare il decorso di questa grave malattia immaginaria: incontrandolo nel pieno di un attacco di ipocondria, Nina lo detesterà dal primo istante, talmente tanto da rischiare di innamorarsene. La cura di Nina arriverà così per la via più sorprendente.



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Io non sono ipocondriaca 2016-04-18 09:52:43 betti
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betti Opinione inserita da betti    18 Aprile, 2016
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SORRIDERE CON UNA IPOCONDRIACA

Perché leggere '' io non sono ipocondriaca''… innanzitutto per affacciarsi sulla città di Salerno ricca di profumi e colori e poi per conoscere i due protagonisti Nina e Marcus … ops!! Forse più per conoscere lei, Nina la ipocondriaca più divertente che mi abbia mai incontrata!!

Assidua lettrice di benessere e salute, attenta spettatrice di show televisivi che parlano solo di salute conosce ogni sintomo di qualunque malattia, e tra una tachicardia e un mancato respiro si ritrova a notte fonda nel pronto soccorso dell’ospedale a parlare dei suoi sintomi con il fruttivendolo dal sorriso ironico. Già, il dottore bassotto l’ha lasciata a lui, che sorride e si diverte a sentire tutti i suoi lamenti perché alla fine si scopre che il bel fruttivendolo, che pochi giorni prima gli ha pesato le cipolle, non è altro che un chirurgo rinomato di Bologna, lì per un convegno.

Perché poi il nostro bel chirurgo debba perdere tempo con una ipocondriaca dalle mani d’oro, che prepara deliziose tartine che si sciolgono in bocca, lo si scopre solo leggendo questo bellissimo romanzo.

È un susseguirsi di vicissitudini belle e brutte, di nuove amicizie ed emozioni che coinvolgono appieno anche il lettore e poi … chi di noi non è un po’ ipocondriaco!!!

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Io non sono ipocondriaca 2014-07-21 15:44:23 Foschia75
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    21 Luglio, 2014
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Or si ride or ci si commuove...

Leggere questo poliedrico romanzo, mi ha fatto venire in mente quando sbatto la punta del gomito e per i successivi minuti rimango lì, tra la risata e la lacrima di dolore. Ecco, Io non sono ipocondriaca è una botta al cuore capace di farti scendere, ora le lacrime per i divertenti quanto realistici siparietti "da sala d'attesa", ora per la descrizione intensa ed emozionante di istanti rubati alla dura realtà della vita. Perchè in fondo la vita è questo, la strana alchimia che intercorre tra la felicità e il dolore, tra una grassa risata e un repentino groppo in gola . Nel romanzo si fa spesso riferimento al kit "mai senza", che declinato metaforicamente, mi ha fatto pensare proprio agli eccipienti della vita, quelli a cui non rinunceresti e, purtroppo anche quelli di cui faresti volentieri a meno, l'amore, l'amicizia, la bellezza delle piccole cose, in contrapposizione al dolore, al senso di perdita e al sentirsi impotenti davanti alla malattia.
Detta così potrebbe darvi l'idea di un romanzo triste, invece Giusella De Maria, riesce a creare il giusto equilibrio tra ironia e intensa serietà, stemperando situazioni commoventi con situazioni davvero esilaranti. Nina è un personaggio davvero camaleontico, all'inizio ci viene presentata come una mina vagante che non viene presa sul serio neanche dal 118, poi durante la narrazione, poco a poco conosceremo il suo passato e capiremo il motivo della sua ipocondria. Lei stessa capirà guardandosi intorno che la realtà della malattia è tutt'altra cosa, e che finora ha usato i suoi presunti, innumerevoli disturbi per scacciare i ricordi.
A sostenere il suo attaccamento verso le medicine ci penserà l'amico Lino, esuberante farmacista di Sorrento che come lei, si affida senza riserve ai farmaci senza parere del medico, anche lui grande sostenitore del kit mai senza.
Ma cosa succede se nella vita di un'ipocondriaca irrompe un medico chirurgo, capace di farle vedere la vita e la malattia da un punto di vista completamente diverso dal suo? La testarda Nina si farà convincere che è sana come un pesce, che è una donna un pò matta ma affascinante, e che può guarire dalle sue convinzioni soltanto facendo entrare l'amore e la fiducia nella sua vita?
Un romanzo- tavolozza, dove l'acuta Giusella, mescola sentimenti ed emozioni contrastanti, creando magistrali chiaroscuri, che colpiscono il cuore del lettore.
Una lettura che consiglio per l'ironia e il romanticismo, per le emozioni contrastanti ma sempre intense che saprà trasmettervi.
Una storia d'amore che vi conquisterà per la tenerezza e il fascino della semplicità, riposto in un sorriso o in un caldo abbraccio.

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Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi ha voglia di leggere una storia d'amore a tratti ironica a tratti intensa, italianissima.
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