Narrativa italiana Letteratura rosa Il posto del mio cuore
 

Il posto del mio cuore Il posto del mio cuore

Il posto del mio cuore

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Bassa emiliana, anni ’50. Alma Libera Tondelli è una ragazza di paese. Sognatrice e inquieta, Alma sembra avere un destino già scritto: la vita di campagna, il lavoro in fabbrica, la messa della domenica. Fulvio, limpido e sincero, la ama da sempre, ma arrendersi al suo amore significherebbe rinunciare ai sogni di libertà che da sempre tormentano il suo spirito. Dalle campagne emiliane del dopoguerra alla Bologna del sessantotto, passando per la Roma del cinema e della Dolce vita, pur plasmata dagli uomini della sua vita Alma cercherà sé stessa e la sua vera strada, mentre al paese qualcuno continuerà ad amarla in silenzio… Perché, come le predisse la Delfina, l’indovina che ha popolato le sue fantasie di adolescente, in lei “ci sono le luci e le ombre, e la salvezza del cuore, spesso, è nel luogo in cui si parte”.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il posto del mio cuore 2017-10-31 10:54:57 Laura V.
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Laura V. Opinione inserita da Laura V.    31 Ottobre, 2017
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ali e radici: quando la prosa diventa poesia

Capita a molti, quando si è giovani, di desiderare di lasciare la terra in cui si è nati e cresciuti.
Partire, allargare i propri orizzonti, vedere un po’ di mondo… Non tutti però riescono a realizzare il sogno, forse per assenza di condizioni favorevoli o, semplicemente, per mancanza di coraggio; non sempre, infatti, le nostre ali si rivelano più forti e tenaci delle nostre radici. C’è poi anche chi, travolto dagli anni e da una vita diversa da quella sognata, dopo essere andato via finisce per ritornare al richiamo, in verità mai messo a tacere, di quelle stesse radici rimaste nel frattempo in attesa.
Sarà questo il destino della giovane Alma Tondelli, protagonista del romanzo: partire dal piccolo borgo che l’aveva cullata da bambina, per poi farvi ritorno se non dopo un lungo percorso costellato da esperienze ben lontane da quelle che la vita di campagna e l’anonimo lavoro in fabbrica le avrebbero offerto se fosse rimasta. Ma anche da tanto dolore.
«Andrai… […] girerai… ma non dimenticartelo, che la salvezza del cuore, spesso, è nel posto dal quale si parte», le aveva detto un lontano giorno d’infanzia la Delfina, la “strega” del paese, predicendole un futuro di luci e ombre.
Sullo sfondo dell’Emilia del dopoguerra prende così avvio la vicenda di una ragazza di provincia che fin dalle primissime pagine avvinghia il lettore attraverso il fascino di una prosa che sconfina armoniosamente in poesia. Scrittura fluida, quella di Emily Pigozzi, dal tocco lieve e spesso malinconico, talvolta parca di parole ma densa di sentimenti ed emozioni; sa trasmettere la sensualità dell’amore così come il casto rifugio di un abbraccio, fa sentire il sapore del sangue a causa delle botte inferte da un padre padrone e il vuoto ancor più lancinante dovuto alla perdita di un figlio mai nato, disvela con amarezza tutta la disincantata fragilità dell’esistenza.
Sognatrice dal cuore inquieto, Alma (il cui secondo nome, non a caso, è Libera, quasi a voler dare più significato all’ “anima” del primo) vola finalmente via, imparando a rialzarsi dopo ogni caduta e cercando sino alla fine di dare un senso a quell’amore che gli uomini della sua vita, a partire dal padre, le hanno concesso o negato.

“Erano passati, mi avevano presa e lasciata, consumata e travolta. Accarezzata con le mani e con il pensiero. Ferita, posseduta e poi abbandonata. Per morte, crudeltà, incapacità. Strano senso d’amore. Tutti. Tranne uno.”

Le sue ali la porteranno a Bologna e ancora più lontano, sulla scia della passione per il teatro, incatenandola nel contempo, a dispetto del suo nome, all’amore inconcludente di un uomo già sposato. In sottofondo, carico di promesse, il fermento degli anni Sessanta, mentre le parole della vecchia Delfina, come in perenne attesa di compimento, l’avrebbero seguita ovunque. Il ruolo della donna nella società dell’epoca emerge con decisione tra queste pagine, insieme ad altre tematiche, come l’omosessualità (in particolare, quella femminile), che l’autrice ha saputo trattare alla perfezione; ottima anche la caratterizzazione di tutti i personaggi, ciascuno portatore di qualcosa che contribuisce a rendere “Il posto del mio cuore” un vibrante intreccio di vicende umane tutt’altro che inverosimili.
Un romanzo d’una profondità rara e preziosa; per quanto mi riguarda, uno dei più belli e coinvolgenti che abbia letto nel corso di quest’anno. Personaggio indimenticabile, quello di Alma: una piccola grande storia al femminile nella quale ogni donna può forse ritrovare un frammento di sé. Perché chissà quante, almeno una malaugurata volta, hanno incontrato la vigliaccheria e l’egoismo di qualcuno che, spacciandolo per amore, ha dato loro il niente. Perché se è possibile che in molte esista la Mrs Bridge di Connell che si lascia scivolare gli anni addosso senza viverli fino in fondo, non è nemmeno improbabile che con essa conviva un’Alma che, con il suo fremente desiderio d’altrove, e pur nell’inevitabilità dell’errore, voglia fare sua per davvero la vita. Perché in ogni donna, nell’intimo del cuore, c’è sempre un’anima libera.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Volevamo prendere il cielo
La felicità del gambero
La Costanza è un'eccezione
L'amore fa miracoli
La piccola bottega di Parigi
Il traghettatore
Un tè a Chaverton House
Tutto ciò che il paradiso permette
Baci da Polignano
La forza della natura
Non essere ridicola
Divino amore
Volevo essere una vedova
L'amore secondo me
Il calore della neve
L'amore a vent'anni