I colori della nebbia
Letteratura italiana
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Amore a Mantova
Rispetto ai romance di ambientazione classica a cui siamo abituate (Londra & dintorni per intenderci), “I colori della nebbia” ha il grande merito di trasportarci in un luogo inusuale – Mantova – lontana provincia e terra di confine del regno austro-ungarico, stretta tra le difficoltà della restaurazione successiva alla sconfitta delle mire napoleoniche e la tentazione di sottrarsi al giogo straniero, perseguendo quella voglia di indipendenza che in quel periodo agitava la penisola italiana.
In una Mantova molto visiva (si sente che chi la descrive vi si muove abitualmente) si inserisce la storia d’amore tra una signorina di buona famiglia, sopravvissuta a un delitto e perciò vittima di malelingue che la stanno lentamente relegando all’isolamento e a un futuro da nubile “forzata”, e un affascinate e tormentato ufficiale austriaco (già eroe di guerra ad Austerlitz e pur sempre membro delle forze d’occupazione straniere).
Il duo Shepard scrive con piglio deciso e senza sbavature, tutti i personaggi (anche quelli di contorno) hanno spessore, e le scene d’amore sono intense e molto belle.
C’è pure spazio per squarci delicati in una Mantova molto romantica, dove anche la nebbia riesce a giocare un ruolo non meno importante e a rendere più struggente l’atmosfera: “Un po’ come la nebbia che era l’unione di tutte le tinte e nessuna di loro al tempo stesso, e lasciava sempre intravedere la verità che sembrava celare”.
CURIOSITA': dietro a questa coppia si nascondono due giovani scrittrici ITALIANE, che sono amiche fin dai tempi dell’università, Mariachiara Cabrini e Francesca Cani. Se volete leggere la mia intervista doppia - http://www.sognipensieriparole.com/2013/11/pensieri-e-riflessioni-su-i-colori.html
Indicazioni utili
"La baciò, coprì le sue labbra morbide con le proprie e assaporò a lungo la dolcezza del suo respiro. Sentiva qualcosa di più urgente del desiderio, un bisogno prepotente assoluto che cancellava il mondo e scacciava ogni resistenza."
Un amore nato in una Mantova dell'800
Ho letto questo libro in 3 giorni e devo dire che sono stati giorni bellissimi dove con la mente sono andata in dietro nel tempo e mi sono calata nei panni delle donne del 1800. Mi è piaciuto molto leggere degli avvenimenti di Mantova e di una parte dell'Italia di quel periodo. Le autrici unendo le loro menti sono riuscite a descrivere la città di quei anni talmente bene che mi sembrava di essere io stessa in mezzo alla fitta nebbia di Mantova. Ad ogni pagina gioivo per ogni piccolo passo avanti e mi riempivo di tristezza ad ogni sconfitta seguendo parola dopo parole le avventure dei protagonisti.
SPOILER
Parliamo adesso del romanzo: I colori della nebbia parla di un amore nato in un periodo delicato della storia mantovana tra una figlia di un notaio e un soldato austriaco. Lei è Matilde una giovane donna piena di ottimismo e forza interiore che adora dipingere creature fantastiche.
“Uno dei fogli ritraeva la fata che osservava la propria immagine riflessa in una goccia di rugiada,
posata su un petalo di peonia di uno stupefacente colore viola. Un altro foglio invece era uno studio del volto della piccola creatura e la somiglianza con il viso di Matilde era inequivocabile...
…mentre abbozzava i contorni della figura... pensò che forse avrebbe potuto dare alla propria fata i propri lineamenti, così... cominciò a delineare i tratti di una giovane dal volto pallido e scavato, con grandi occhi verde salvia, la bocca minuta e il naso dalla forma allungata e sottile...”
Lui invece è William un soldato al servizio dell'imperatore austriaco, molto diplomatico, devoto al suo lavoro, un po' introverso ma allo stesso tempo una persona leale e sincera.
“…vi era una panca in marmo e, seduta su di essa, un uomo molto alto e dalla corporatura imponente. Teneva il capo chino, le lunghe gambe stese davanti a se e le larghe spalle incurvate, come se dovessero sopportare un peso invisibile. Questo, unito all'uniforme austriaca che indossava, agli zigomi alti e al profilo deciso, le fece venire in mente un antico guerriero... da vicino la colpirono il biondo chiarissimo dei capelli ravviati all'indietro e la profondità degli occhi scuri e penetranti...”
Sono due caratteri diversi uniti da un passato burrascoso che li ha resi fragili e insicuri: lei ha assistito ad un omicidio mentre lui è rimasto ferito durante una battaglia. I due protagonisti si incontrano ad un ballo e da quando posano gli occhi l'uno su l'altro capiscono di essere destinati a stare insieme. La loro relazione è pronta per nascere ma purtroppo il destino non riserva loro un cammino facile. Mary e Frances sono riuscite a creare colpi di scena e intrighi che hanno reso la seconda parte del romanzo molto interessante. Il passato di Matilde tornerà a darle la caccia e si scoprirà che tutto è legato alle vicende storiche. L'amore e la pazienza dei due protagonisti viene messa a dura prova ma niente impedirà a due forti giovani di coronare il loro amore. La storia d'amore continuerà nel sottofondo della visita dell'imperatore austriaco e devo ammettere che ho imparato più storia oggi che di quando ero a scuola.
SPOILER
Questo libro mi ha fatto ricredere sui romanzi storici e forse, dico forse, dovrei dare una possibilità anche ad altri romanzi. Non so se questa decisione è dovuta ad una mia maturità o se è solo grazie al talento di queste due autrici italiane che sono riuscite ad arrivarmi al cuore e al cervello.
Recensione presente sul mio forum.