Festa di famiglia Festa di famiglia

Festa di famiglia

Letteratura italiana

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È quasi Natale. A Milano, in un ristorante di piazza Novelli già addobbato a festa, la proprietaria si prepara ad accogliere le ospiti abituali del giovedì. Andreina, Carlotta, Gloria e Maria Sole: quattro amiche, quattro giovani donne che ogni settimana si concedono quel momento di chiacchiere e confidenze. Due single, due in coppia, tutte alle prese con i dubbi del cuore: relazioni che le rendono felici a metà, uomini che dopo grandi dichiarazioni e doni preziosi si sono volatilizzati, oppure sono entrati in modalità-pantofola e pensano che il desiderio di ogni donna sia un robot da cucina. Quella sera, le attende un compleanno da festeggiare. Ma anche una confessione imprevista: Andreina aspetta un bambino. Proprio lei, soddisfatta della sua vita da single impegnata nel lavoro, ora deve affrontare una scelta d'amore che la coglie impreparata. «Che non ti venga mai in mente di fare un figlio senza avere un marito», le ripeteva sempre sua madre, per risparmiarle quanto era capitato a lei in un'epoca in cui una situazione simile era causa di scandalo e grandi sacrifici per una ragazza. Andreina appartiene a una nuova generazione di donne, più emancipate e disinvolte, eppure di fronte a quella decisione si sente smarrita. Forse la risposta è già nel suo cuore, in quell'angolo buio in cui ha imparato a nascondere i sentimenti. Una cosa è certa: qualunque sia la sua scelta, le amiche le saranno sempre accanto, come una famiglia.



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Festa di famiglia 2019-12-08 21:59:16 cesare giardini
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cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    08 Dicembre, 2019
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Stoia di quattro amiche milanesi

Mi sono accostato per la prima volta alla cosiddetta “letteratura rosa”, per una curiosità da lettore accanito e, devo aggiungere, per la fama conquistata sul campo dalla milanesissima Sveva Casati Modignani, autrice con milioni di copie vendute, tradotta in mezzo mondo. Ho appreso anche che il suo vero nome è Bice Cairati (dal nome della nonna nella cui casa la scrittrice vive), che ha ormai più di ottant’anni, che ha scritto i primi romanzi in collaborazione con il marito, che è presente in varie testate giornalistiche e che lo pseudonimo, evocatore di nobili ascendenze, le è stato suggerito da Barbieri Torriani, editore della Sperling e Kupfer. Ciò premesso, veniamo al romanzo, in verità forse uno dei più brevi della scrittrice, ma non per questo meno rappresentativo. E’ la storia di quattro amiche milanesi, che si ritrovano abitualmente in un ristorante di piazza Novelli a Milano, in una saletta riservata dove potersi raccontare confidenze e speranze. Ognuna ha un suo passato peculiare. L’unica maritata è Maria Sole, con un figlio e un marito che le confesserà di essere gay e le proporrà una sorta di ménage a tre, decisamente rifiutato. Le altre hanno storie non meno complicate. Gloria convive con un tizio senza arte né parte, figlio di un arzillo settantenne che si fa circuire da una badante profittatrice e se ne libera grazie ad un commissario di polizia amico di Gloria. Carlotta è innamorata di un famoso chirurgo con moglie e figli, che la pianta appena la poverina gli dichiara di essere perdutamente innamorata. Infine c’è Andreina, che ha una storia più articolata, narrata dall’autrice nella seconda parte del romanzo: dall’infanzia a Porto Cesareo agli studi ed ai primi amori, fino all’incontro occasionale con Bill durante una vacanza in Inghilterra. Ma Bill, rappresentante per l’Europa della catena di magazzini di cui Andreina è diventata capo del personale, è già sposato: ma la passione reciproca non cede, Andreina scopre di essere incinta, e Bill sta per arrivare in Italia, proprio in visita alla ditta dove lavora Andreina… Si attendono sviluppi della storia, che solo un futuro, non svelato, potrà chiarire…. Alla fine le amiche si ritrovano (siamo a Natale) in uno storico ristorante dei navigli milanesi, il “ brellin di lavandé”: fanno il punto sulle loro vicende, confidando, nonostante ostacoli e difficoltà, nella forza di essere una vera squadra di amiche. E ricordandosi, afferma una di loro, che “non è necessario avere una fede al dito per vivere pienamente un rapporto d’amore ed essere serene”.
Questa è la conclusione, e anche la morale, del romanzo, nulla di più. Lo stile è limpido, sobrio, senza sbavature, la narrazione è bene articolata e si fa leggere abbastanza piacevolmente.

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Gli altri romanzi di Sveva Casati Modignani.
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Festa di famiglia 2018-04-20 17:25:34 Virè
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Virè Opinione inserita da Virè    20 Aprile, 2018
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Una buona autrice stavolta deludente

Dopo un po' di anni di lontananza, ho preso in mano nuovamente un libro di questa autrice, che in passato mi ha affascinato parecchio, con libri come Vicolo della Duchesca, 6 Aprile '96, Rosso Corallo, Vaniglia e Cioccolato ed altri. Le sue opere sono molto simili tra loro per struttura narrativa, personaggi e spesso anche trama. La narrazione alterna capitoli del presente a capitoli del passato; ritroviamo sempre protagoniste femminili, spesso generazioni di donne di cui viene raccontata la vita travagliata, tra dolori ed amori irrealizzabili.

Nonostante questo i suoi personaggi sono donne così determinate e carismatiche, che non possono non suscitare ammirazione e grande empatia oltre che simpatia, la trama risulta avvincente e il modo in cui l'autrice descrive i sentimenti porta a gradire i suoi libri, a maggior ragione se letti a distanza di tempo l'un dall'altro.

Fatta questa premessa, Festa di famiglia ha purtroppo visto venir meno tutto quanto appena detto.

Siamo a Milano e questa volta troviamo come protagoniste quattro amiche, diversissime tra loro eppure molto legate e pronte a sostenersi a vicenda di fronte alle difficoltà della vita. C'è l'avvocato di successo, concentrata sul proprio lavoro, che passa da una storia all'altra senza volersi legare a nessuno; la donna ricca di nascita, che non lavora, sposata con il fidanzatino di sempre, proprio come voluto dalla propria famiglia; l'eterna fidanzata alle prese con i problemi della nuova convivenza ed infine, quella su cui l'autrice si sofferma di più, la ragazza dal passato difficile sopraffatta da un amore travolgente.

Le premesse per un buon romanzo ci sono tutte, così come appare dai primi capitoli, in cui ritroviamo il gioco tra passato e presente tanto amato dalla scrittrice. Ben presto però il racconto prende una piega diversa, diventa scontato, con episodi risolti semplicisticamente e narrati senza alcun coinvolgimento, senza approfondire reazioni, soluzioni e nemmeno sentimenti. Le quattro protagoniste vengono presentate all'inizio, ma i loro caratteri e le loro emozioni non sono elaborati, ma lasciati lì a rappresentare ciascuno lo stereotipo che incarna. Probabilmente l'autrice temeva che, soffermandosi troppo su ciascuna di esse, avrebbe dato vita ad un volume di migliaia di pagine, o più semplicemente ha esaurito le idee per qualcosa di nuovo. Qualunque sia il motivo, ne viene fuori un libro anonimo, con poco mordente, fin troppo scontato e molto poco coinvolgente.

Un ritorno ad una buona autrice decisamente deludente.

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Festa di famiglia 2018-01-08 10:03:32 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    08 Gennaio, 2018
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Una famiglia al femminile

La famiglia è al centro di questo ultimo romanzo di Sveva Casati Modignani: Festa di famiglia.
La famiglia con le sue turbolenze, gli anacronismi, le esigenze di cambiamento. Una famiglia un po’ particolare, tutta al femminile. Infatti al centro del romanzo ci sono quattro protagoniste, quattro amiche che ogni giovedì sera si ritrovano in un locale di Milano, dove una sala è a loro riservata, dal nome affascinante: “Ottocento”. Le quattro si chiamano: Andreina, Carlotta, Maria Sole e Gloria. Sono unite da un vissuto differente, ma molto solidale. E’ un inno all’amicizia e alle donne, alla loro forza, alla loro tenacia, alla loro capacità di creare il bello anche e soprattutto dal difficile. E’ un
“qualcosa alla Sex and the City”,
e questo è forse l’unico suo lato negativo in un testo brillante, veloce, che si legge in breve tempo.
Si confrontano due generazioni di donne. Quelle che:
“Che non ti venga mai in mente di fare un figlio senza avere un marito”,
come intima la madre di Andreina; e quelle venute successivamente: proprio come Andreina che fa un figlio con un uomo “felicemente sposato”, di nome Bill, ma innamorato perso di lei. E poi c’è Gloria: anche lei in crisi perché il suo uomo per il compleanno le ha regalato un “Bimby” per cucinare. Carlotta è l’avvocato di successo, innamorata persa di un chirurgo estetico con moglie e tre figli, che l’ha appena abbandonato dopo che lei gli ha confessato di amarlo. Maria Sole ha un figlio e un marito, che le confesserà presto un segreto destinato a rivoluzionare qualsiasi equilibrio. Di qui il via ad una serie di avventure fantastiche con le quattro attrici.
Un libro commovente, ironico, scritto con grazia e sensibilità. Si superano i tradimenti, si sciolgono le inquietudini sentimentali, si raccontano brevi amori eterni con grazia e leggiadria. Una buona lettura, dal sapore oltremodo natalizio.

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Festa di famiglia 2017-10-27 19:47:48 ALI77
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ALI77 Opinione inserita da ALI77    27 Ottobre, 2017
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AMICIZIA TRA DONNE

Pia Mantovani, la proprietaria di un noto ristorante a Milano, apre il nuovo libro di Sveva Casati Modignani che questa volta pubblica un racconto breve ma molto intenso.
E’ attraverso Pia che conosciamo le quattro donne che sono le protagoniste del romanzo: Carlotta, Gloria, Andreina e Maria Sole.
Le donne sono solite riunirsi il giovedì sera e cenare assieme nel locale della Mantovani, questa è l’occasione per aggiornarsi sulle rispettive vite e diventa un appuntamento imperdibile per le quattro giovani.
L’autrice ci parla di tutte e quattro le donne, anche se si sofferma di più su Andreina e ce la fa conoscere attraverso un vero e proprio racconto dall’infanzia fino ai giorni nostri. Come è abitudine della Casati Modignani, la narrazione fa un salto nel passato e ci racconta la vita della madre di Andreina e di come è nata e cresciuta la figlia.
Andreina rivela alle sue amiche di aver scoperto di essere incinta, ma Bill il padre del bambino, è sposato e abita dall’altra parte del mondo. E’una storia impossibile, sbagliata e che non ha alcun futuro in quanto sembra che l’uomo abbia un matrimonio felice.
La donna è piena di dubbi e non sa come affrontare questa situazione da sola, non crede sia corretto rivelare a Bill quello che le sta accadendo, come era successo anche per lei, infatti Andreina non ha mai conosciuto il suo vero padre.
La sua vita non è stata facile, da piccola ha vissuto con i suoi zii, perché sua madre dal sud si è trasferita al nord per lavorare e dare un futuro più felice alla figlia. Ma Andreina ha sofferto molto la sua mancanza e si è sentita sola e fuori posto nella casa dello zio. Si è chiusa in se stessa e non riesce ad aprirsi e a innamorarsi veramente di qualcuno e ad esprimere i propri sentimenti.
Mentre poi conosciamo anche le altre ragazze, c’è Gloria che è fidanzata da una vita con Sergio e da un anno ha deciso di convivere assieme a lui, ma il loro rapporto è diventato abitudinario e ripetitivo e la donna ha dei forti dubbi sulla sua relazione.
Carlotta,invece, è una donna che è dedita solo al lavoro è un avvocato in carriera che però ha deciso di non avere delle relazioni serie, ma solo delle avventure e crede che l’amore non esista.
Maria Sole, è l’unica delle quattro ad essere veramente felice e appagata, ha un marito e un figlio e sembra avere un rapporto solido e tradizionale.
In realtà ogni donna ha una storia personale molto diversa ma in un certo modo loro sanno che nonostante tutto possono contare l’una sull’altra, come una vera famiglia.
Queste quattro donne mi hanno ricordato moltissimo la famosa serie “Sex and the city” e in alcuni punti mi sembrava che fossero proprio loro, questo mi ha un po’ fatto storcere il naso, non perché non ami la serie tv (che è tra le mie preferite), ma piuttosto perché l’idea dell’autrice non è stata così originale.
Devo dire anche che Sveva ha un modo di raccontare la storia che ti sa coinvolgere e ti affascina ed è riuscita a trovare il giusto equilibrio per dare alle quattro donne, la stessa importanza nel libro e a rendere interessanti le loro storie.
Le quattro protagoniste del romanzo sono delle donne autentiche, che ci vengono presentate con i loro difetti e i loro pregi, affrontano le delusioni e le paure con coraggio e soprattutto nel corso del libro, trovano la forza per reagire e per andare avanti, perché insieme ce la possono fare.
La loro amicizia è l’unica cosa certa della loro vita, è un porto sicuro nel quale rifugiarsi.
A parte Maria Sole che non lavora, le altre tre sono delle donne in carriera e realizzate e con una vita sentimentale poco appagante e non esaltante.
Questo richiama molto le basi della letteratura chick lit, che io amo molto e nella storia ho trovato molti riferimenti a questo genere.
Non mi è piaciuta di certo la scelta dell’autrice di descrivere delle donne che avessero un’ ottima posizione lavorativa e una vita professionale molto appagante, non considerando la situazione di crisi che c’è oggi, questa cosa non l’ho trovata molto realista e in linea con quello che noi tutti stiamo vivendo.
Sembra quasi che l’autrice abbia voluto far cadere l’attenzione più sulla situazione personale e affettiva delle donne, lasciando così poco rilievo al loro lavoro che sembra non essere un argomento così importante e , a mio avviso, viene trattato con troppa “leggerezza”.
La parte finale mi è sembrata frettolosa e secondo me c’erano le basi per scrivere molte più pagine di questa storia, non mi ha entusiasmato come si risolvono le vicende delle quattro donne.
La cosa, invece, che più ho apprezzato è lo stile dell’autrice che possiamo trovare in tutti i suoi libri e che sa coinvolgere il lettore e lo porta per mano a scoprire l’intera storia.
Un testo ben scritto, intenso, ricco di colpi di scena, molto scorrevole e che si legge in poco tempo, consigliato a chi crede nell’amicizia vera che può superare ogni ostacolo e che questa possa essere un legame tra le persone e che possa anche aiutarle ad affrontare la vita di tutti i giorni.
Un libro ideale come regalo di Natale visto che nel testo si respira l’aria natalizia e anche il colore della copertina richiama i colori di questo periodo dell’anno.

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