Divino amore
Letteratura italiana
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Cenerentola dei tempi moderni
Ho letto quasi tutti i libri di Stefania Bertola , a partire dal famoso Romanzo Rosa, per giungere a quest’ultimo, Divino Amore. Ma nessuno mi ha mai deluso tanto e mi dispiace.
Spesso questa scrittrice inventa storie che all’apparenza sembrano leggere, ma che ad una riflessione più attenta e critica si rivelano essere specchio fedele della società, o conoscenza perfetta dei meccanismi che regolano i rapporti umani. Qui nulla di tutto questo.
Narra la storia di Lucia Lombardi che in regalo di “commiato” ha ricevuto dal suo famoso fidanzato, il calciatore Tony Cosenza, un’agenzia di wedding planning. In quei tempi l’agenzia funzionava al top, ora la crisi, sia sentimentale che economica, ha colpito anche in questo campo. Lucia, si rende conto che deve salvare l’agenzia dal totale fallimento, e per farlo deve trovare subito ben cinquantamila euro. Lei escogita un piano, ma quest’ultimo non è legale. Che fare? E quanti saranno disposti ad aiutarla nell’attuazione di questa folle impresa?
Tra mille situazioni contingenti, ridicole e prive di logica, si snoda il romanzo. Personaggi poco credibili, situazioni improbabili e al limite della logica sono gli elementi che contraddistinguono la struttura del romanzo. Situazioni leggere che non fanno neppure sorridere, trama inconsistente e banale. Nessuno spessore narrativo. Mi spiace, ma questa lettura non mi ha proprio convinto.