Come ti vorrei
Letteratura italiana
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Nata a Torino nel 1971, sceneggiatrice televisiva, Anna Mittone ha collaborato alla realizzazione di serie di successo come Un medico in famiglia, Un posto al sole, La Squadra, Elisa di Rivombrosa, Amiche mie, Terapia d’urgenza. Vive a Roma con il compagno e i due figli. Il suo primo romanzo, Quasi quasi m’innamoro, ha riscosso un ottimo successo di pubblico e di critica.
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Una festa d'addio
Nome: Francesca
Cognome: Sortino
Sesso: F
Data di nascita: --/--/--
Luogo: Torino
Età: 40
Professione: Avvocato
Segni particolari: Nessuno
Ruolo: Protagonista
L’avv. Sortino, collaboratrice sfruttata dello studio Grassi, convive nella città eterna con il fidanzato Pietro, lui a sua volta sfinito dai capricci della donna che gli sta accanto. Due persone più diverse non esistono, ma si sa, gli opposti si attraggono (o tormentano?). Le cene sono spesso silenziose, i musi lunghi sono alla base del loro rapporto, l’incomprensione è, paradossalmente, il collante tra questi due bambini testardi. Una sera, tra forchette fumanti e rumori di bocche affamate, Fra comunica a Pietro l’intenzione di partecipare alla festa di compleanno dell’intramontabile Fabrizio Pellegrini. Ma chi è? Il mito dei suoi venti anni, il dannatamente bello della cerchia degli amici di gioventù, l’uomo che ha popolato i suoi giovani sogni e forse li manipola ancora, nonostante il tempo passato con tutti i pro e i contro. Pietro, neanche a pagarlo a peso d’oro, partecipa ad insulse feste modaiole in locali a luci inesistenti, quindi Francesca dovrà scegliere. Partecipare alla festa con la speranza di un viaggio di solo andata nel tempo senza onorare impegni sentimentali e lavorativi o continuare la propria vita, restando fedele a tutto ed a tutti?
Un romanzo spumeggiante ed esilarante, certo non da sbellicarsi dalle risate ma sicuramente un aiuto per allietare una giornata grigia. La protagonista, in certe situazioni, sembra una ragazzina alle prime armi con ansia da prestazione ed un valigia di paranoie. In altri momenti è una donna in preda ad una crisi esistenziale, assillata da mille dubbi. Forse, proprio tutti questi “se” e “ma” stridono con l’età della protagonista, donano alla trama surrealismo e venature di banalità. (Cara Francesca, non sei un tantino in ritardo per rimpiangere un bacio adolescenziale mai dato/ricevuto per ovvi motivi? Dai amica mia, volta pagina e guarda avanti!)
Gli altri personaggi fanno da contorno senza essere decisivi, tutto è praticamente concentrato sulla protagonista.
Un romanzo leggero, di facile lettura che lancia dei messaggi scontati ma sempre attuali, come l’accettazione di ciò che si è, di quello che si ha e il dovere di lasciare il passato alle spalle per vivere meglio il presente.
Stile semplice, a tratti fastidioso per la lunghezza delle frasi e le ripetizioni, il contenuto è un piacevole passatempo senza grandi pretese.
“E’ stato un tuono lontano quando la tempesta è ormai passata, l’ultima lacrima di una crisi di pianto già superata, un singhiozzo sfuggito alla quiete, un addio senza rimpianti e senza futuro. Anche questa notte, come tutto, è finita.”