Baci da Polignano Baci da Polignano

Baci da Polignano

Letteratura italiana

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Ninella e don Mimì si sono sempre amati, anche se le loro vite hanno preso da molto tempo strade diverse. Da giovani le loro famiglie si erano opposte al matrimonio, a sposarsi invece sono stati i rispettivi figli Chiara e Damiano. Gli anni passano e davanti a don Mimì Ninella resta sempre una ragazzina. L'arrivo di una nipotina, anziché avvicinarli, sembra averli allontanati ancora di più, anche perché Matilde, l'acida moglie di don Mimì, fa di tutto per essere la nonna preferita, viziando a dismisura quella che tutti chiamano semplicemente "la bambina". La situazione cambia all'improvviso quando Matilde perde la testa per Pasqualino, il tuttofare di famiglia. Mimì decide così di andare a vivere da solo nel centro storico di Polignano: è la sua grande occasione per ritrovare Ninella, che però da qualche tempo ha accettato la corte di un architetto milanese. Con più di cento anni in due, Ninella e Mimì riprendono una schermaglia amorosa dall'esito incerto, tra dubbi, zucchine alla poverella e fughe al supermercato. Intorno a loro, irresistibili personaggi in cerca di guai: Chiara e Damiano e la loro figlia che li comanda a bacchetta; Orlando e la sua "finta" fidanzata Daniela; Nancy e il sogno di diventare la prima influencer polignanese; la zia Dora, che corre dal "suo" Veneto per riscattare l'eredità contesa di un trullo.



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Baci da Polignano 2020-08-23 08:20:25 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    23 Agosto, 2020
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il ritorno di don Mimì

Dopo Io che amo solo te e La cena di Natale torna Luca Bianchini con Baci da Polignano, protagonisti d’eccezione gli stessi di allora, Don Mimì e Ninella con le rispettive famiglie.
Un libro che si gode con innata spensieratezza, che induce alla gioia e al sorriso. Ma nulla di che, sinceramente mi aspettavo di meglio. Un classico libro da spiaggia, che pare essere un po’ preconfezionato e nulla di più. L’ironia è sicuramente il tratto distintivo di una narrazione giovane, che può sedurre agli amanti di queste caratteristiche.
La storia affonda le radici nei due libri precedenti, i protagonisti due giovani, Don Mimì e Ninella, che da tempo immemore si amano. Ma la vita è soprattutto giocata dalle circostanze che assumono un aspetto determinante, separandoli. Lui, infatti, sposa Matilde,
“Una di quelle mogli che pretendono che il marito li consideri, ostentano ogni regalo come una medaglia olimpica, trattano male tutti, abusano del proprio potere e alla fine cedono al primo tuttofare che passa. Una che ragiona così: “quando hai una casa, un uomo e il Bimby non hai bisogno di altro”.
Ma don Mimì non dimentica l’amata:
“Ninella era la donna della sua vita, quella che non aveva voluto sposare e che non aveva smesso di amare.”
Ora per evidenti incomprensioni, Mimì è tornato solo, deciso a riconquistare l’amata. Ma il destino è bizzarro e l’amore gioca con i sentimenti. Riuscirà nel suo intento il nostro protagonista? E Ninella come reagirà? Lei ora ha una tresca con un bell’architetto milanese, Carlo
“Arrivato a Polignano per ristrutturare un palazzo nel centro storico. I suoi amici lo chiamavano il “sexy boy” perché a diciotto anni aveva vinto una gara in discoteca e da lì non era cambiato: tonico, capelli un po’ lunghi, dietro cui nascondeva lo sguardo, naso greco e mascella alla Brad Pitt. “
Ovvio che tra Mimì e Carlo l’antipatia non può che essere reciproca, e chi dei due, allora, vincerà in questa lotta all’amore? Cosa ne pensano, inoltre, di tutto questo i rispettivi figli? Si apre in questo modo una commedia rosa dai toni scanzonati e briosi, calda come il sole della Puglia.
Un libro estivo, leggero e frizzante, particolarmente adatto in questi giorni così ansiosi. Una pillola di ironia che induce al sorriso e al godimento. Un raggio di sole in un tempo oscuro, per una lettura che pur essendo sempliciotta, per chi gradisce, dona gioia e pacatezza.

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Lettura consigliata
  • no
Consigliato a chi ha letto...
consigliato come lettura estiva, di poche pretese e a chi ha letto i precedenti. No per chi cerca nella lettura testi profondi e di spessore narrativo.
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