Narrativa italiana Gialli, Thriller, Horror Vendetta per vendetta. Morire a Kowloon
 

Vendetta per vendetta. Morire a Kowloon Vendetta per vendetta. Morire a Kowloon

Vendetta per vendetta. Morire a Kowloon

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

La presentazione e le recensioni di "Vendetta per vendetta. Morire a Kowloon", opera di Stephen Gunn edita da Mondadori. Avventura, azione, spionaggio, esotismo ed erotismo. Chance Renard, il Professionista. Agente di ventura, impegnato in ogni angolo del mondo in missioni impossibili contro nemici sempre più feroci, sempre più letali. Al suo fianco donne troppo belle e troppo pericolose. E una sola regola: nessuna regola. Ecco, a cadenza quadrimestrale, tutte le avventure del Professionista, a partire dalle origini e con romanzi inediti scritti appositamente per colmare le lacune nella storia di una vera leggenda di Segretissimo. Vendetta per vendetta. In una base abbandonata delle Filippine un ex operativo della Delta Force si è impossessato di testate nucleari. Solo Chance Renard e Ivelda Verdugo possono fermarlo e recuperare gli ordigni. Mentre dal passato del Professionista riaffiorano le avventure del bisnonno Stéphane ai tempi delle Brigate del Tigre, ogni vendetta che si consuma è solo l'ultima di una catena senza fine. Morire a Kowloon. Nell'imminente ritorno di Hong Kong sotto il controllo della Cina Popolare, un intrigo che coinvolge i servizi segreti di mezzo mondo passa per il Medio Oriente e la Thailandia. All'origine di tutto c'è un nome che nessuno vorrebbe sentir pronunciare: Shaibat. Una leggenda della malavita internazionale. Un maledetto incubo che Chance credeva sepolto per sempre. E che qualcuno, ora, deve ricacciare all'inferno



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0  (1)
Contenuto 
 
3.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Vendetta per vendetta. Morire a Kowloon 2014-06-10 19:00:37 catcarlo
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
catcarlo Opinione inserita da catcarlo    10 Giugno, 2014
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Vendetta per vendetta - Morire a Kowloon

Chance Renard è il protagonista di una serie di romanzi tra spionaggio, thriller ed avventura scritti dall’italianissimo Stefano Di Marino che, per entrare nel mercato della letteratura di genere, ha dovuto inventarsi lo pseudonimo anglofono. Il belga Renard, soprannominato il Professionista, è una sorta di freelance della trama spionistica, il che consente al suo autore di spostarlo qui e là per il mondo senza troppi lacciuoli logistici: si tratta di una sorta di James Bond aggiornato che agisce con spietatezza, ma anche senso di giustizia in un mondo di intrighi e barbe finte che ha però accolto anche la lezione di Le Carrè, attribuendo al protagonista e a molti comprimari una ben visibile vena di amarezza e disincanto. Tra capitoli d’azione (con quantità industriale di morti) e qualche scena di sesso (francamente inutile) con la bellona di turno, si sbrogliano i dubbi costruiti per mezzo di una trama multistrato in cui il doppio gioco si spreca, lasciando però sempre uno spiraglio aperto su cui costruire la successiva avventura.
Vendetta per vendetta.
Questo breve romanzo, datato 2013, è in realtà costituto da due racconti. Il primo, che occupa circa un quarto delle circa centoventi pagine, vede il Professionista impegnato nel recupero di alcune testate nucleari trafugate da una base nelle Filippine: lo svolgimento veloce e diretto aggiunto a una soluzione lineare ha come risultato un esercizio di genere non particolarmente coinvolgente tanto da dare l’impressione che il breve svolgimento serva a rimpolpare la seconda storia, in cui Renard ritrova la narrazione di un’avventura capitata al nonno, espatriato italiano per motivi non chiariti che, grazie alle sue capacità, è stato inserito in una squadra all’avanguardia della polizia parigina all’inizio del ventesimo secolo. Le Brigate del Tigre sono una sorta di SWAT tecnologicamente avanzata per il proprio momento storico e la rappresentazione della capitale francese alla fine della Belle Epoque è forse un po’ di maniera – però il fatto che si passi da tutta una serie di luoghi comuni farebbe pensare che le citazioni siano volute – ma il racconto è un’abile variazione sul tema Renard (l’avo conquista, come di prammatica, un’affascinante principessa) che appassiona anche se alcune rivelazioni non giungono proprio inattese nei vari colpi di scena che intersecano l’indagine sull’assassinio di un alto diplomatico russo del quale viene all’inizio incolpato proprio il capo delle Brigate suddette. Funziona invece l’idea di imperniare la trama su di un fatto storico realmente accaduto come l’alluvione di Parigi, il che consente pure all’autore di ambientare lo svolgersi dei fatti in una città particolarmente livida e e dalla precipitazione facile che finisce per assomigliare a una via di mezzo tra Londra e Providence.
Morire a Kowloon
Ben più complesso è questo romanzo di ambientazione asiatica che risale al 1997, prendendo spunto dalle ipotizzate conseguenza della non ancora realizzata (all’epoca) cessione di sovranità su Hong Kong dal Regno Unito alla Cina. In quella che è la sua quinta avventura, Renard si trova a collaborare con il servizio segreto britannico nella caccia a un misterioso criminale (ma potrebbe anche trattarsi di un’organizzazione) di nome Shaibat torna all’improvviso dal passato dopo che sembrava essere stato eliminato per mezzo di un’operazione congiunta delle spie di mezzo mondo. Missione che viene raccontata in un lungo flashback che occupa quasi la metà della durata complessiva e serve a definire i rapporti – specie quelli con l’affascinante Moon e l’agente Fang – che giungeranno a uno scioglimento attraverso la conclusione della vicenda. Vicenda che si rivela assai intricata nonché pericolosa: Renard vi si destreggia ricordandosi di non fidarsi mai di nessuno e, eliminato un sospettato dopo l’altro, arriva a dare a Shaibat il volto che il lettore ha già iniziato a sospettare da un po’. L’autore (che si riserva un piccolo cameo hitchcockiano) dimostra sia di saper tener alta la tensione nelle scene d’azione, sia di sviluppare una trama costruita su multipli livelli di intrigo e rivelata attraverso una detection serrata e senza cadute di tono, in cui solo qua e là fa capolino qualche aspetto un po’ troppo fumettistico. In ogni caso, se il lungo episodio retrospettivo ambientato nella giungla birmana deve qualcosa alle atmosfere ‘Apocalypse now’, l’intreccio spionistico multinazionale del resto delle pagine – tra Istanbul, Londra e, appunto, Hong Kong - finisce per mostrare qualche eco de ‘La talpa’ così da dare un maggiore spessore a un romanzo che è sì dichiaratamente di genere, ma a cui va riconosciuto di essere comunque un prodotto di notevole artigianato.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
30
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli