Una piccola storia ignobile
Letteratura italiana
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sorpresa finale
Ho passato i tre quanti di questo libro pensando che non fosse un granchè. I personaggi mi sembrano un insieme di luoghi comuni. La ricca signora che come corredo genetico si porta arroganza e freddezza, la neo divorziata alla ricerca di sesso, l'imprenditore arricchito appassionato di prostitute. Pianura Padana nebbiosa, laboriosa e indifferente al prossimo. Mi sembrava che la protagonista Anna Pavesi, psicologa, che alle prese col precariato accetta di indigare su una salma scomparsa, fosse deboluccia come idea. Il finale però mi ha sorpreso. convinta, io e anche la Pavesi di aver individuato la soluzione dell'enigma dopo poche pagine non mi aspettavol quell'epilogo. Peccato che il colpo di scena finale, con scoperta del luogo dove si trova la salma sia dovuto ad un non meglio precisato intuito della protagonista. A me piace che le indagini siano credibili.
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Piacevole
La psicologa Anna Pavesi si sta riciclando come investigatrice privata.
E’ l’unico modo per descrivere l’incipit di questo libro, che ho trovato gradevole e ben scritto, quando la protagonista accetta di aiutare una tipa che la chiama, Benedetta dai-due-cognomi di Milano per ritrovare il cadavere della sorellastra francese che non si trova più.
Da qua inizia una storiaccia che si dipana nelle campagne milanesi rese irriconoscibili dalla nebbia, con uomini che lottano e scavalcano cadaveri e zombie per arrivare ad un risultato, il cui simulacro è il caro vecchio SUV, meglio se BMW o Porche.
Il mito della fabbrichetta in salsa pulp…
E’ la storia alla lunga di una ragazza neanche troppo bella ma gentile che, trasferitasi dalla natia Francia per andar a stare nella patria natia del caro papà morto, si ritrova suo malgrado presa in mezzo alla violenza e al bisogno che l’esser umano ha di fregar il proprio prossimo per raggiungere lo scopo del momento.
Breve, conciso, arriva dove deve e chiuso, grande libro.
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Storie ignobili che hanno voce!
Anna Pavesi è una psicologa che si ritrova a fare indagini, non per scelta ma per caso. E' sparita una salma misteriosamente e seguendo un paio di piste si ritrova a risolvere una piccola storia ignobile nell'hinterland milanese. La bellezza di questo noir è racchiusa nella narrazione, è scritto in prima persona, Anna la protagonista femminile, è dotata di una delicata sensibilità, è un personaggio complesso e credibile, bravo Perissinotto ad averle dato voce.
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piacevole lettura.
Perissinotto è un altro scrittore di Noir all'italiana che io adoro.
Dopo avere esordito nel 2004 con l'intrigante romanzo "Al mio giudice", di cui parlerò a parte,ha iniziato la serie dei gialli con protagonista la psicologa Anna Pavesi.
Il primo romanzo , in cui presenta la protagonista( il suo lavoro, la sua vita, i suoi problemi) , è questo, che prende il titolo dalla nota canzone di Guccini, "Una piccola storia ignobile".
Secondo il clichè del noir italiano classico, non è troppo lontano dalla nostra realtà, nè mostra scene di violenza; niente orrendi delitti , quindi, ma la giusta dose di suspence che rende piacevolmente curiosa la lettura, e si gusta in fondo al palato, come i piatti da "gourmet".
Qualcuno si chiederà che cosa c'entri una psicologa con i delitti, le sparizioni...in effetti Anna Pavesi si trova in situazioni anomale quasi per caso...ed a poco a poco prende gusto a questo suo nuovo...lavoro!
La ricerca di una donna morta in un incidente stradale, di cui è scomparso il corpo, è anche un pretesto per raccontare altre storie.
La prima è quella di Anna Pavesi: un matrimonio fallito, una storia di sesso con un uomo sposato, vecchie ruggini con la madre.
Le altre: storie di dolori, di persone, di amori, di incontri, di ricordi.
In sordina, la storia gialla.
E intorno a tutto questo, lo scenario di una splendida Bergamo,che invita a visitarla chi ancora non la conoscesse.....
Piacevole!