Una lunga estate crudele
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Top 100 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
In viaggio con Lord Byron
La medicina legale italiana è molto diversa da quella che vediamo nelle serie televisive: lo sa bene anche Alessia Gazzola, giovane medico legale che ha inventato Alice Allevi, la versione italiana di tante eroine letterarie e televisive nate dopo l’enorme successo di CSI (Crime Scene Investigation).
Le colleghe anglofone che l’hanno preceduta sono decisamente belle, più o meno aggressive e spesso eccentriche. Alice è diversa: più vicina a Sex in the City che a Bones, a Sophie Kinsella che a Patricia Cornwell. Bella e buffa e tenera e con tutta la freschezza dei suoi ventisette anni, la specializzanda Alice ci propone la medicina legale in salsa rosa. Perché no? A parte qualche espressione in cui diventa un po’ troppo zuccherosa, la formula funziona.
Appassionata di shopping e di misteri, la Nostra partecipa con grazia ufficiosa alle indagini dell’ispettore Calligaris, combina guai, scopre colpe e altarini. Adora la medicina legale, ma anche la sua cara nonnina. Non è una secchiona, anzi: si fa beccare mentre cerca la risposta giusta su Google. L’Amore, naturalmente, non manca: innamorarsi dell’uomo che sembra giusto le sembra irrazionale, così si perde dietro i soliti belli e impossibili. L’ironia, sempre molto soft, condisce la ricetta con una nota leggermente piccante.
“Una lunga estate crudele” è il primo romanzo della Gazzola che ho letto: l’introduzione consente di entrare facilmente nel personaggio e nella seria. Il ritrovamento del cadavere di un attore scomparso da decenni. Il tentato omicidio di una donna ricca e dolcissima. La storia d’amore di un’orfanella zingara. Non ci si perde nei casi seguiti da Alice: la trama è semplice, resa più interessante dalle digressioni amorose della nostra legal pulzella. Le descrizioni degli ambienti e dell’abbigliamento, sempre accurate, aiutano l’identificazione senza appesantire.
Un prodotto interessante, di buona qualità, che senza sangue e senza orrori consente anche di imparare qualche dettaglio interessante sulla materia. Il ritmo è andante ma non troppo, spinto da qualche sorpresa e da una suspense non molto tesa, ma costante. Così, tra una vacanza radical chic e un intermezzo erotico, la morte diventa lieve, anzi vitale.
“Sarò sempre grata alla medicina legale di avermi insegnato quanto assurdamente e velocemente la vita possa finire. E per questo, di avermi spinta ad amarla di più.”
Indicazioni utili
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 4
Molto rumore per qualcosa
Alice è goffa, pasticciona, ma spontanea, fresca, sincera, genuina. E’ una specializzanda in medicina legale che per hobby fa l’investigatrice e dimostra, in questo ruolo, una grande passione ed un grande intuito. In questo episodio siamo di fronte ad un’intricata trama, che tocca anche un cold case del passato legato al mondo teatrale e ad una rappresentazione di un testo shakespeariano. Come se non bastasse, il tutto si attorciglia attorno alle sue storie personali…perché ne ha decisamente più di una…che fanno da sfondo rosa alla vicenda prettamente noir. Il tutto dà origine ad un piacevole mix, ideale come lettura estiva, ma non solo.
Indicazioni utili
Alice il triangolo no!
Quinto capitolo della serie Alice Allevi (ovvero l'allieva) dell'italiana Alessia Gazzola. La nostra (ormai dopo cinque libri inizia a diventare davvero familiare) specializzanda in medicina legale sta diventando un'investigatrice sempre più brava, di cui ormai l'ispettore Calligaris non riesce proprio a farne a meno.
Bistrattata dai suoi capi, in particolare dalla Wally, si ritrova anche a dovere fare da tutore ad una nuova allieva.
Questa volta il mistero da risolvere è davvero interessante. Le indagini ruotano intorno al ritrovamento di un cadavere nascosto all'interno di un teatro, da ben 25 anni. Un cold case davvero difficile considerato poi che alla vicenda si aggiungono anche altri episodi presenti.
La cosa che come sempre provoca grandi "grattacapi" alla nostra Alice, oltre all'indagine, è l'amore ed il duetto diventa quasi un triangolo.
Il medico legale Claudio è diventato CC, Arthur è l'innominabile ed ora si aggiunge anche l'antropologo forense Sergio Einardi. Sempre più incasinata!
Fra pasticci, trovate geniali e la strepitosa nonna Amalia, non vi annoierete a leggerlo. Dopo "Le ossa della principessa" che avevo trovato un pò fiacco, sono felice che la Gazzola con questo si sia riscattata.
Ogni volta che mi ritrovo a leggere un suo libro non posso far a meno di ridire e passare del tempo in maniera davvero rilassata e piacevole.
Per gli amanti di gialli e thriller voglio avvertirli che questo è un giallo, ma con sfumature di rosa!
Lo consiglio, anche se prima andrebbero letti gli altri.
Buona lettura!
Indicazioni utili
Un giallo molto delicato
Lo stile frizzante dell'autrice ben si sposa con il carattere della giovane Alice, specializzanda in medicina legale. Il carattere della protagonista è snocciolato fino ai suoi pensieri più profondi. Confusa in amore la giovane specializzanda rincorre i suoi pensieri in circolo senza riuscire mai a raggiungerli. "Saltare dall'uno all'altro mi crea problemi, ma stare con uno e rinunciare all'altro me ne creerebbe ancora di più". Questa confusione si trasforma in dinamica grinta nelle indagini dove Alice riesce a coinvolgere con le sue improbabili teorie investigative che, in alcuni casi, si dimostrano vere. Gazzola riesce ad essere delicata nel raccontare anche agli episodi più sinistri senza tralasciare colpi di scena.
Non conosco gli episodi precedenti e mi risulta difficile capire come Alice riesce a partecipare ad indagini così delicate in maniera ufficiosa. In alcuni punti avrei preferito un ritmo un po' più incalzante.
Indicazioni utili
Mamihlapinatapei
Leggere Alessia Gazzola è sempre un’esperienza unica, nonostante alcune situazioni di base si ripetano, resta magistrale io suo stile ironico, interessante e coinvolgenti. Il suo quarto romanzo, Una lunga estate crudele, ripropone la stessa protagonista, Alice Allevi, specializzanda in Medicina legale al quarto anno, ma con l’hobby per le investigazioni, sempre pronta a sacrificare il suo tempo libero per affiancare l’ispettore Calligaris.
Alice, come personaggio, è molto simile a quella bambinetta curiosa creata da Lewis Carroll, ma allo stesso tempo riesce a risultare sempre nuova, originale, interessante e profonda nelle sue riflessioni sulla realtà che la circonda. “È che il mondo è diventato un luogo talmente orribile che ormai mi aspetto brutture anche dai film della Disney.”
La vita rocambolesca di Alice Allevi è totalmente attiva, sempre impegnata a destreggiarsi tra delitti, indagini e perizie, tra le attività in Istituto e quella della vita privata, nell’appartamento di Roma e nella sua casa al paese, Sacrofano. Goffa, ma simpatica fino al midollo, come sempre, Alice Allevi è l’eroina femminile che aiuta le donne a sentirsi meno sole, nelle loro disavventure amorose, e gli uomini a comprendere i misteriosi pensieri che affollano le menti del gentil sesso. “Per te che ami guardare realtà inesistenti e ti ostini a ignorare quello che in realtà esiste.”
La situazione sentimentale di Alice è confusa e come sempre ad un bivio, dove la scelta non dipende da lei, ma tutta una serie di circostanze e scelte altrui. È esattamente come dovrebbe essere per non portare le sue avventure, e di conseguenza la serie dei suoi romanzi, ad una fine. “Dopo anni di tira e molla, di indecisioni e turbamenti, nel momento esatto in cui sarai pronta a una notte di torbido sesso senza complicazioni, per il puro gusto di farlo, lui non ti guarderà nemmeno.”
Alice è sempre concentrata e concreta nelle investigazioni ma, parallelamente, resta totalmente confusa sulla direzione da dare alle sue vicende amorose, divisa tra uomini diversi, nessuno dei quali riesce a renderla interamente felice. “Me ne rallegro. Che capisca cosa vuol dire stare dall’altra parte, nel regno degli sfigati in amore, un’immensa e arida landa, popolata da una civiltà che ogni giorno sacrifica il proprio orgoglio per un sms.”
È cose se tutti fossero una piccola parte di ciò che lei vorrebbe nell’insieme. “Fa ciò che senti. Ogni istinto che reprimiamo ci logora.” Per una donna, è semplicissimo capire la condizione in cui Alice si trova a navigare, insieme a lei, nella moltitudine confusa dei suoi sentimenti e delle sue aspettative negate. “Il dopo ti avvelena e basta.”
Questa nuova e particolare indagine, che Alice si trova a dover risolvere, affonda le sue radici nel mondo del teatro. Infatti “La vita è uno spettacolo bello da morire.” In un teatro, viene rinvenuto lo scheletro di un giovane attore teatrale, che si credeva fosse scomparso volontariamente anni prima, ma che invece è stato assassinato. Questo è solo il primo atto di un’indagine intricata e complessa, nella quale Alice farà, come sempre la sua parte da protagonista. “Inizio a pensare che dovrò leggere questa commedia. Forse potrebbe aiutarmi a capire qualcosa di più.”
Un nuovo romanzo della Gazzola che il lettore vorrebbe che non finisse mai. In grado di entrarti sotto la pelle, lasciandoti quel qualcosa in più. Un’emozione unica, una risata e una malinconica condivisione con la protagonista.
Indicazioni utili
Un segreto non è per sempre
Sindrome da cuore in sospeso (prequel)
Le ossa della principessa