Un cuore sleale
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
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un delitto. un'opera lirica per risolverlo
Giancarlo De Cataldo: un nome, una garanzia a partire dal grande successo editoriale avuto con il lontano Romanzo Criminale. Ora torna in libreria con un possibile e sicuro best-seller: si intitola Un cuore sleale, e ha come protagonista d’eccellenza il Pm Manrico Spinori. Chi è costui? E’ un Pm in forza a Roma, con una madre convivente affetta da ludopatia, che si è giocata l’intero patrimonio di famiglia, compreso il palazzo in cui abitano, di nobile stirpe. Il suo vero nome è:
“Manrico Leopoldo Costante Severo Fruttuoso Spinori della Rocca dei conti di Albis e di Santa Gioconda (il semplice Rick, usato dagli amici al tempo della università, era ormai un tenero ricordo)”.
Un uomo
“quasi indifferente, nel suo charme indossato con naturalezza”.
E’ un melomane convinto, al punto di considerare l’opera adatta a risolvere sempre un caso. Ma:
“La verità è che la morte lo metteva a disagio. Era per questo che quando gli capitava un caso di omicidio provava, nello stesso tempo, curiosità e paura. Curiosità, perché ancora una vlta avrebbe messo sé stesso alla prova. Paura, perché temeva di non farcela. (…) Datemi un’opera, una poltrona, una melodia, un soprano che soffre, un tenore appassionato, un saggio baritono e un basso ribaldo, vi prego. (…) Non esiste situazione umana, compreso l’omicidio, che non sia già sttata contemplata da un’opera lirica. Insomma, si tratta di individuare l’opera di riferimento.”
In questo romanzo è alle prese con un caso particolarmente ostico. Ademaro Proietti , un noto e ricco palazzinaro romano, viene trovato morto nelle gelide acque del mare tra Ostia ed Anzio. E’ semplicemente caduto o qualcuno ha voluto la sua morte? La sua famiglia ha forse a che fare con questa dipartita e in che modo? Quale opera è adatta a risolvere un caso così contorno?
Un giallo classico, quasi da paragonare al tipico
“giallo della camera chiusa”,
qui la fanno da padrone assoluto l’investigazione vera e propria, e lo studio della vittima. Personaggi perfettamente delineati, ambientazione di classe in una Roma alla vigilia di Natale, piovosa e malinconica, sono gli altri punto di forza di un romanzo che non si può che divorare. Il personaggio di Manrico Spinori è di gran fascino e di umanità sconfinata. Intuitivo e perspicace, perfetto conoscitore della realtà umana e delle sue debolezze, procede spedito verso la verità con metodo ed astuzia. Per coloro che amano il genere giallo classico, una lettura intrigante e di ottimo spessore narrativo.
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Opinioni inserite: 1
Un utile diversivo
Il romanzo ha tutti gli ingredienti per piacere, trama, ambiente, personaggi, la scrittura risulta di facile lettura scorrevole e non noiosa, nel complesso è un libro che si fa leggere;
eppure manca qualcosa, forse la fretta di chiudere, il modo sbrigativo e casuale di far emergere la verità quando ormai l'inchiesta si era arenata ed era passata di mano, sembra una fine che necessitava, pur nella scontata forma del bene vince sul male, di un colpo d'ala qualcosa che non c'è, manca il colpo di teatro per dirla con il protagonista.