Un buon posto per morire
Letteratura italiana
Editore
Davide Boosta Dileo ama la musica e fonda i Subsonica, ama la saggistica e apre una casa editrice, ama la radio e ne scrive i programmi, ama la narrativa e scrive due romanzi. Incontra Tullio Avoledo e con lui scrive il terzo, Un buon posto per morire (Einaudi, 2011). È nato a Torino, dove vive. Ha due figlie. Tullio Avoledo è nato nel 1957 a Valvasone, in Friuli. Ha pubblicato tre romanzi per Sironi Editore: L'elenco telefonico di Atlantide (2003), che ha vinto il premio «Forte Village-Montblanc», Mare di Bering (2003), Lo stato dell'unione (2005). I primi due titoli sono disponibili nei Tascabili Einaudi. Presso Einaudi sono inoltre usciti i romanzi Tre sono le cose misteriose (2005, premio Super Grinzane Cavour 2006), Breve storia di lunghi tradimenti (2007 e 2008), La ragazza di Vajont (2008), L'anno dei dodici inverni (2009), Un buon posto per morire (2011). Per le Edizioni Ambiente ha scritto il romanzo breve L'ultimo giorno felice (2008), pubblicato nei Tascabili Einaudi nel 2011.
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Un libro orribile
Scritto male, impreciso, infarcito di errori e ripetizioni.
Le "erezioni" causate da inaudite violenze non si contano.
In circa 600 pagine di libro ricorre 3 (tre) volte la similitudine "pupilla verticale come quella dei felini".
Una partita a scacchi che, rimasti solo due pezzi sulla scacchiera, i due Re, si conclude dopo 20 minuti e 16 mosse con un matto in 3 mosse: se su una scacchiera restassero solo i due Re, sarebbe patta per definizione.
Un'altra partita a scacchi dove un Alfiere esegue uno spostamento impossibile (B2-D6????)
Due personaggi che si conoscono da appena mezzora...eppure uno dei due vede l'altro "nervoso come mai lo aveva visto prima".
Un tedesco nazista che si rivolge, in tedesco (così lascia intendere il testo), ad un altro nazista con un italianissimo "hai più culo che anima".
Due citazioni identiche, "scatenate l'inferno", da Il Gladiatore.
Ci sono gli estremi per chiedere un rimborso.
Indicazioni utili
Piacevolmente sorpresa
Piacevolmente sorpresa da un romanzo che ti coinvolge fin dalle prime pagine. Gli autori hanno utilizzato uno stile molto ironico, che rende divertenti anche le situazioni più estreme. Un buon libro di fantascienza che riscrive in modo inquietante tutta la storia dell’umanità, ricco di colpi di scena e di personaggi a cui è difficile non affezionarsi.