Ultimo tango all'Ortica
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
I segreti qualche volta uccidono
“Ultimo tango all'ortica” è l'ultimo romanzo della serie della Miss Marple del Giambellino alias Libera la fioraia. Affiancata dall'arzilla madre post-hyppie Iole, grazie anche alle dritte di Vittoria, la figlia poliziotta, Libera risolve l'ennesimo caso in una Milano estiva insolitamente piovosa.
Questa volta la vittima è un pubblicitario, Carlo Viserbelli, ucciso colpi di pistola davanti al dancing “l'Ortica”. Accusato dell'omicidio è il maggiordomo di Franca Crivelli, esponente del jet set milanese e carissima amica di Iole. Le due detective improvvisate vengono quindi arruolate da Franca per scagionare il suo maggiordomo (l'Amelio) e naturalmente scopriranno la verità.
Ennesima godibilissima prova di Rosa Teruzzi, leggendola ci si sente a casa: quasi ci sembra di viverla la Milano di Libera, ci sembra di gustare i suoi manicaretti vegetariani, di sentire il profumo dei suoi fiori. Un libro condotto a ritmo di tango, fra passioni, amori e segreti con una prosa che scorre lineare e pulita. Il finale ci lascia sospesi in attesa della prossima avventura di Libera Cairati e delle sue simpatiche compagne di investigazioni.
Indicazioni utili
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
La fioraia detective del Giambellino
Rosa Teruzzi vive e lavora a Milano. Dopo aver pubblicato la sposa scomparsa, la fioraia del Giambellino, Non si uccide per amore, torna in libreria con Ultimo tango all'Ortica, aggiungendo così un altro tassello al ciclo della fioraia detective. Infatti, grandi protagoniste della narrazione sono il famoso trio composto da Libera, fioraia e detective a tempo perso, sua mamma Iole, eccentrica ed.esuberante vecchietta, e Vittoria, la figlia poliziotta. Tutte e tre vivono in un ex casello ferroviario, riadattato e molto fascinoso:
"Fuori , la grandine mitragliava gli scuri del piccolo casello ferroviario in cui le tre donne vivevano, a guardia dei binari della linea per Mortara , tra il Naviglio Grande e il popolare quartiere del Giambellino."
Questa volta sono alle prese con uno strano caso: Amelio , il fido domestico della loro cara amica Franca, è stato arrestato. È accusato di aver ucciso un giovane uomo: Viserbella Carlo, trucidato davanti alla sala da ballo di via Amedeo. Un uomo,
"Dallo sguardo severo e dai capelli impomatati. (.. ) aveva lineamenti da ragazzino, occhi azzurrissimi, capelli castani piuttosto lunghi e due fossette che sottolineavano un sorriso goffo e gentile".
Inizia in questo modo una serrata indagine condotta dalle due "novelle" Miss Marple, tesa a scagionare l'accusato, che però non parla, perché spesso:
"Si può scegliere di non parlare perché non si ha nulla da dire. O per proteggere un segreto".
Un libro che affonda le radici in un lontano, doloroso, passato, poiché:
"In realtà il passato non muore mai. Le sue radici si diramano sotterranee nel presente come un fiume causico che prima o poi viene alla luce".
Un libro simpatico, scritto ed elaborato bene, con una prosa veloce, secca, che non indugia mai. Un giallo di evasione che affascina ed intriga il lettore, trascinandolo all'interno di una investigazione condotta con i crismi della simpatia e dell'attrattiva, ma non per questo meno attraente. Un finale curioso apre alla prossima avventura di queste arzille e perspicaci signore del Giambellino. Il tutto condotto sulle note di un ultimo tango ..... All'Ortica, ricordando chi:
"Faceva il palo nella banda dell'Ortica"!