Ultimo tango a Milano Ultimo tango a Milano

Ultimo tango a Milano

Letteratura italiana

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Milano, 1984. Gunther Sander, ex mercenario che ha combattuto negli anni Sessanta in Congo con altri volontari europei, da alcuni anni gestisce uno dei più frequentati night club della città, il Bodega di via Amedei. La morte di suo figlio, il piccolo Florian, avvenuta anni prima in Francia, ha cambiato per sempre la sua vita. Malinconico e introverso, Gunther sopravvive giorno dopo giorno, sforzandosi di adeguarsi al presente e ad una parvenza di normalità. Tutto sembra non avere più un senso per lui, mentre i giorni scivolano lenti e uguali, dividendosi tra la vita notturna al locale e cercando conforto in una relazione con una donna sposata. L’improvviso ritorno di un suo ex commilitone, Albert, ed una tragica storia di droga con protagonisti due ragazzi poco più che ventenni, costringeranno Gunther ad abbandonare la routine per intraprendere una serrata indagine nel mondo della Milano da bere.



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Ultimo tango a Milano 2022-02-06 06:49:36 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    06 Febbraio, 2022
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Un apatico osservatore

Il protagonista è uno strano personaggio. Silenzioso. Triste. Rassegnato. Lo definirei un apatico osservatore. Mosso però da nobili sentimenti e da un’anima buona prende a cuore un caso di omicidio di due giovani incensurati e cerca di andarci in fondo. Il giallo è ambientato nella Milano popolare e le espressioni dialettali che arricchiscono i dialoghi ti sembrano quasi far percepire la cadenza tipica milanese, anche solo nel leggere gli scambi di battute. Quello che ti rimane più impresso però, ancora di più della storia in sé, è lo stato d’animo di fondo del protagonista, che condiziona tutta la lettura, perché senti un po' anche dentro di te le punte del suo male di vivere quando si acuisce e senti, quasi sulla tua pelle, tutta la desolazione dei suoi sentimenti più intimi.

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