Spaghetti all'assassina Spaghetti all'assassina

Spaghetti all'assassina

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Per cucinare gli spaghetti all’Assassina, il piatto più famoso di Bari, ci vuole la padella in ferro nero che si trova solo nella città vecchia. Ed è proprio lì che sorge il ristorante di Colino Stramaglia, inventore della ricetta. Una mattina di primavera, il grande chef viene trovato morto ammazzato in maniera talmente efferata da far sospettare un torbido movente passionale. Fra le persone informate sui fatti, un affascinante cuoco algerino, una spogliarellista brasiliana e un capocameriere con un’aria da becchino uscito da un film western. A indagare è il commissario Lolita Lobosco, che stavolta trova imbrattate di sangue le sue due attività preferite: l’amore e la cucina. Sullo sfondo di una città sempre più pulp, una nuova intricata indagine, con fosche tinte da noir mediterraneo, metterà a dura prova l’abilità e l’istinto della caparbia investigatrice barese.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0  (3)
Contenuto 
 
4.0  (3)
Piacevolezza 
 
4.7  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Spaghetti all'assassina 2015-12-08 18:09:54 Pelizzari
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    08 Dicembre, 2015
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Gabriellamia

Chi ama il giallo italiano non può non conoscere quest’autrice e non può non imbattersi nel personaggio di Lolita. Un nome da tango. Una donna del sud. Un commissario intelligente. Una cuoca sopraffina. Di una simpatia unica. Di una femminilità come pochi. Di un intuito raro. Questo caso è come il gioco dell’oca, un passo avanti e due indietro. Bella la trama. Alto il ritmo. Curiosi i personaggi minori di contorno. Ma, come sempre, è lei, la protagonista, la vera stella di diamante. Personaggio riuscitissimo. Colorato. Verace. Vivo. L’autrice non si smentisce e a lei va tutta la mia ammirazione per la spontaneità e l’italianità che trasuda da queste pagine.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore
Spaghetti all'assassina 2015-11-06 04:36:55 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    06 Novembre, 2015
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Una teoria piuttosto che un semplice piatto

Gli “Spaghetti all’assassina” di Gabriella Genisi non sono una semplice ricetta. Di più. Sono una tradizione della Barivecchia, una liturgia, un mito: perché “Lo spaghetto all’Assassina è una teoria piuttosto che un semplice piatto”.

Nella sua nuova avventura la sexy-commissaria Lolita Lobosco deve scoprire l’identità di un assassino crudele, che ha realizzato una terribile vendetta (“Stramaglia è stato incaprettato, evirato e ucciso con una freddezza e una violenza inaudite”) ai danni di un ristoratore che nella sua vita è stato tanto sessualmente attivo quanto equivoco.
Per non smentire la sua fama di abile solutrice di casi polizieschi, Lolì (“Lolità, allora. Che nome meraviglioso. Un nome da tango il suo”) si destreggia tra interrogatori in questura, relazioni con la procura e… interferenze di una vita privata movimentata e ricca di insidie e tentazioni. Come quella rappresentata dall’affascinante executive chef franco-algerino Matou Banallal (“Il nome di una barca non si cambia mai, per nessuna ragione”), tra i sospettati.

Con uno stile contaminato dalla parlata, il romanzo somministra i suoi ingredienti – umorismo, femminilità, mediterraneità – lasciando nel lettore i sapori vivaci e piccanti della Puglia e un vago rimorso per i chili che prenderemo, cercando di realizzare le ricette che Lolì alias Gabriella Genisi sciorina, prima fra tutte quella degli “Spaghetti all’assassina”, proposta in ben quattro varianti.

Giudizio finale: spensierato, frizzante, culinario.

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Le altre avventure di Lolì
Trovi utile questa opinione? 
230
Segnala questa recensione ad un moderatore
Spaghetti all'assassina 2015-09-21 05:55:48 Pupottina
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pupottina Opinione inserita da Pupottina    21 Settembre, 2015
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Spaghetti e delitti a Bari

Gabriella Genisi è a tutti gli effetti la Camilleri pugliese. Grazie a lei e ai suoi romanzi, si scopre la Puglia: è come visitarla ed assaporarla anche nei sapori più intensi. È una piacevolissima lettura, ricca di descrizioni artistiche e usanze folcloristiche, molto più di un giallo.
In questo romanzo, il piatto forte è un primo molto invitante, quello degli SPAGHETTI ALL'ASSASSINA, e l'indagine è condotta, come sempre, dalla nota protagonista della serie poliziesca della Genisi, il commissario Lolita Lobosco.
Ad essere ritrovato cadavere, nella tipica ambientazione barese, è lo chef Colino Stramaglia, inventore della famosa ricetta degli SPAGHETTI ALL'ASSASSINA. La particolare efferatezza, riservata al cadavere, sembra indirizzare l'indagine verso più fronti e, di conseguenza, possibili moventi. Lo Stramaglia, vedovo da anni, non doveva dare conto a nessuno delle sue frequentazioni e forse a qualcuno hanno dato molto fastidio. Ecco il perché di tali tecniche sadiche fatte subire alla vittima. Quale grave sgarbo avrebbe commesso l’illustre personaggio per meritare una fine così orrenda? Il movente passionale solletica l'intuito di Lolita Lobosco che, oltre all'indagine, deve far i conti con la sua personale vita sentimentale e con quella assai più movimentata della sua amica.
Inoltre, Lolita non può fare a meno di chiedersi quanti e quali misteri si possano celare dietro al mondo, sempre più competitivo, dell’alta cucina.
Sullo sfondo della città di Bari, che assume toni sempre più pulp, si profila un'interessante ed intricata indagine, con fosche tinte da noir mediterraneo. Vengono messe a dura prova l’abilità e l’istinto della caparbia investigatrice Lobosco.
Un ottimo giallo, da leggere ed apprezzare, per i due generi principali, che viaggiano in parallelo: da un lato, possiede le tinte e le atmosfere del soft thriller, interessante ed intricato nell'indagine; dall'altro, è divertente e sentimentale, da leggere col sorriso, come un chick lit.
Lolita Lobosco è una donna alla ricerca dell'amore, come tutte le altre, ed è proprio questo suo modo di essere a renderla maggiormente apprezzabile e reale. Interessante ed avvincente da leggere, fa nascere spontaneamente il buon proposito di recuperarne anche i precedenti romanzi della serie. Siete avvisati: la passione per la Lobosco è contagiosa.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli
Omicidio fuori stagione