Rosso pompeiano
Letteratura italiana
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Giallo?boh storico?boh
Ci troviamo a Pompei nel 79 d.c., sotto il Vesuvio che rumoreggia paurosamente emettendo fumi e facendo sentire la sua presenza. Ma questo fermento non basterà a distogliere il triunviro Marco Holconio dai preparativi per il suo banchetto di compleanno. Festa quantomai importante, perchè cade alla vigilia delle eezioni e quindi dovrà essere uno sfoggio di potenza e ricchezza. Il triunviro sarà poco distratto anche dal fastidio di un efferato delitto. Una ragazzina, la più bella e la più ricca della città trovata pugnalata in una zona malfamata della città.
Partono le indagini e gli interrogatori, senza mai perdere d'occhio le cose più importanti e cioè risolvere le beghe di poco conto che sorgono tra i notabili della città. per intendersi quelle delle persone che avranno il potere di influenzare le prossime elezioni. Con calma e quasi nei ritagli di tempo tutte le tessere del puzzle saranno raccolte e messe al loro posto, riuscendo anche a destare un sussulto di curiosità (l'unico) nelle ultime pagine del romanzo.
Faccio fatica ad inquadrare questo scritto. Un sacco di descrizioni di libagioni, di gioielli e di abiti, pur senza essere un romanzo storico. Un delitto e delle indagini che però non ne fanno un granchè neppure come giallo. Poco delineati i personaggi, poco intrigante la trama e troppo fortuonso il modo in cui si è arrivati alla soluzione del mistero.