Roma enigma
Letteratura italiana
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Un omicidio "inconsapevole".
Una vita travagliata quella dell’ispettore Mariella De Luca, nata dalla abile penna di Gilda Piersanti, che i lettori hanno già conosciuto grazie ai precedenti Estate assassina e Giallo Caravaggio, e che ora ritrovano ne Roma enigma. Questa volta, però, l’ispettore non riesce a svolgere in maniera lucida la propria inchiesta, perché si fa coinvolgere in prima persona, e così operando viene ingannata anche direttamente dall’assassino. Un omicida le cui fissazioni non sono condivisibili, che uccide in modo totalmente lucido, facendo di tutto per portare all’orlo della disperazione la poliziotta che da cacciatrice si trasforma presto in una preda e in una vittima, perché lui:
“L’unica volta in vita sua che aveva deciso di dire la verità aveva causato più male di quanto ne avesse mai fatto prima con tutte le sue menzogne.”
Ma andiamo con ordine. Il romanzo si svolge all’interno del quartiere Garbatella, un rione popolare di Roma, la città Eterna, divenuto famoso grazie alla serie tv “I Cesaroni”. Nella pasticceria Damiani, la più famosa del quartiere, l’anziana signora Lucetta Baldelli si reca, come ogni sera, a comprare due bignè alla crema. Sono e costituiscono la sua unica cena in solitaria, come sempre. Chinandosi per raccogliere una monetina, viene urtata da Monica Pecorelli, che si appresta ad entrare nel negozio. Dopo di che sente un colpo sordo e vede accasciarsi al suolo la povera giovane studentessa. E’ stata uccisa da un colpo di pistola. Ma la sua morte ha in sé un che di inspiegabile: non si trova l’arma del delitto, non vi è alcun sospettato, non vi è movente. Pare proprio un delitto perfetto. Nelle sue modalità di esecuzione ricorda da vicino un altro delitto di cronaca che, aveva sconvolto la stessa città: quello dell’omicidio di Marta Russo.
“Era una tarda mattinata quasi estiva, quel 9 maggio del 1997, quando Marta Russo passò con la sua amica Iolanda in un vialetto alberato dell’Università La Sapienza di Roma. Avevano vent’anni tutte e due e molti libri sotto il braccio. (…) Colpita dietro l’orecchio sinistro da una pallottola calibro 22Marta Russo si era accasciata sull’asfalto caldo di mezzogiorno. Morì cinque giorni dopo in ospedale. “
Altre ipotesi si fanno strada, come quella di qualcuno che visto il cognome della vittima, Pecorelli, con questo aveva voluto vendicarsi di un altro omicidio rimasto insoluto, quello del giornalista Mino Pecorelli, appunto. Ipotesi ben presto rivelatasi fallimentare e prive di qualunque fondamento di verità. L’ispettore Mariella De Luca è sconcertata, sofferente, fino a che intravede un barlume di luce in un personaggio tanto ambiguo quanto indecifrabile: lo studente Gabriele.
Roma enigma è un giallo raffinato, dove sin dall’inizio il lettore sa chi è l’assassino. Il fascino consta nel cammino compiuto dalle indagini, dalla meticolosità e dall’intuito di chi le compie. All’apparenza un delitto perfetto di inestricabile difficoltà, una trama ricca di suspence e un finale colmo di pathos. Sullo sfondo Roma, città Eterna, con le sue ambiguità, il suo fascino perverso, i suoi segreti, e i suoi misteri che si riflettono alla perfezione in questa storia dal sapore al contempo un po’ retrò e quanto mai attuale. Così come è evidente l’omaggio che la scrittrice fa ai suoi predecessori letterali, infatti:
“Se nell’incipit l’omaggio che Gilda Piersanti al racconto “Winchester M2 “ di Giorgio Scerbanenco contenuto nel Centodelitti, sembra esplicito; possiamo aggiungere che anche Paolini, Proust, Gadda, citati in apertura di romanzo, hanno, con Puccini, il ruolo di numi tutelari di questa storia.”
Un romanzo assolutamente da leggere!