Requiem per un'ombra Requiem per un'ombra

Requiem per un'ombra

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Sal Puglise ha sessantatré anni. Alle spalle tanti fallimenti e il futuro non si prospetta certo migliore: pensione da fame, due o tre amici fidati, un pappagallo fissato con le telenovelas e una solitudine che gli si allarga davanti agli occhi. Sulla scrivania pochi casi, squallide fotocopie uno dell'altro. D'altronde il mestiere dell'investigatore privato non è più quello di una volta. Infedeltà coniugali, dipendenti assenteisti, qualche persona scomparsa. E poi la gente, che è sempre meno disposta ad accettare la verità, e ancora meno a pagarla. Ci vorrebbe un caso per chiudere in bellezza, un'occasione per fare un po' di soldi e sparire. Ed eccola l'occasione. Una rapina finita male, una brutta storia che ha riempito le prime pagine dei giornali. Puglise si tuffa subito nel lavoro, le cose si mettono bene, c'è tempo anche per cercare il fratello di Dalia, una cliente bella da mozzare il fiato e misteriosa il giusto. La sua Torino, però, non è più la Shangri-La del jazz, dove potevi incontrare Chet Baker al bancone dello Swing Club e farti offrire da bere, è una città diversa, spigolosa, ammorbidita solo a tratti da una malinconica nota blues. Forse in un altro mondo, forse nel migliore dei mondi possibili, tutto filerebbe liscio, ma non è certo li che abita Sal.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Requiem per un'ombra 2018-03-03 18:01:04 ornella donna
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    03 Marzo, 2018
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La fine di un investigatore

Mario Pistacchio e Laura Toffanello, pubblicano Requiem per un’ombra, un giallo in cui il protagonista è Salvatore Puglise, detto Sal, un investigatore privato alla soglia della pensione, che qui ci narra alcuni dei suoi ultimi casi. Un giallo alla Chaldler, dalle atmosfere de Il grande sonno, tra hard e giallo puro.

Sal è un uomo di sessantatrè anni, grande e grosso, vestito sempre con un trench un po’ logoro, che ricorda molto da vicino Marlowe, nelle sue intrinseche caratteristiche, molto solo, con l’unica compagnia di un pappagallo Rico, con:

“il buio, quello del tunnel alla fine di ogni luce, Puglise ce l’aveva dentro.”.

Il suo mestiere è quello di indagare nelle vite degli altri, e non sempre lo svolge secondo le regole, con correttezza. Già dal primo appostamento era chiaro che loro erano:

“ombre, Sal, non guardoni”.

Amante del jazz, di cui è un estimatore e un ottimo conoscitore, spesso si muove in un labile confine al limite della legalità. Ora deve occuparsi di una rapina finita male, con il grave ferimento del rapinatore. Ferito da un tabacchino arrabbiato, lui drogato marcio fino al midollo. Non solo: Dalia, una cliente bellissima, affascinante come non mai, gli chiede di ritrovare il fratello Paolo, di cui allega una fotografia con una parte tagliata. Ci riesce, venendo però a conoscenza che lei non si chiama Dalia, bensì Bianca, e non ha fratelli. O sì? E poi perché scompare improvvisamente?

Una scrittura a quattro mani perfettamente riuscita, breve e coincisa, ma affascinante. Poche parole per presentare Sal: qualche ricordo del passato, inserito sapientemente qua e là, l’amore per il jazz, l’ambientazione in una Torino piena di ombre, di guai, di pugni e risse, di un personaggio ambiguo che si fa chiamare “Dio”.

Il libro è un testo meritevole, per lo spessore fisico dei personaggi, per la trama intrigante. Su tutto si agita un velo di solitudine e di amarezza che colpisce. La resa dei conti è implacabile ed amara, non concede sconti, come tutto il resto. Una bella lettura.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Le furie di Venezia
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
La regina dei sentieri
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli
Omicidio fuori stagione