Narrativa italiana Gialli, Thriller, Horror Quando finiscono le ombre
 

Quando finiscono le ombre Quando finiscono le ombre

Quando finiscono le ombre

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Nell’affrontare l’autopsia dell’anziano Spartaco Guidi, ritrovato cadavere in aperta campagna, Ardelia Spinola sa che il suo compito è solo quello di decretare l’ora della morte e le sue cause, eppure non è facile zittire l’anima investigatrice che c’è in lei. In realtà avrebbe ben altro cui pensare: Arturo, l’affascinante apicultore (e amante dei gatti come lei) che da pochi mesi è nella sua vita, sembra nascondere qualcosa che le sfugge. Qualcosa che le fa temere di perderlo. Ma quando la casa di Spartaco Guidi viene messa sottosopra, tutta la sua attenzione torna sul caso. Scopre che l’uomo era tornato da poco ad Albenga, il suo paese d’origine, dopo anni passati in un ospedale psichiatrico per aver ucciso da giovane un amico. L’intuito di Ardelia non sbaglia mai e stavolta le dice che il passato della vittima è più intricato di quanto possa sembrare…



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Quando finiscono le ombre 2022-07-11 07:22:38 FrancoAntonio
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
FrancoAntonio Opinione inserita da FrancoAntonio    11 Luglio, 2022
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ardelia: non si sa mai cosa farà seguito alle ombr

Riviera di Ponente, in un freddo novembre, Ardelia Spinola, medico legale in Albenga, si trova a dover affrontare due autopsie che la toccheranno nel profondo. La prima riguarda il cadavere “spantegato” di una donna, finita sotto un treno della linea Ventimiglia-Genova. Se ne ritrova così poco che Ardelia può solo stabilire che era ancora viva quando è finita sotto la motrice, che neppure ha rallentato, e che non era sotto l’effetto di droghe o alcol. Suicidio? Sembrerebbe di sì; del resto la donna era depressa, costretta a un matrimonio senza amore con un uomo indifferente a tutto, fuorché al gioco d’azzardo che si stava mangiando i loro soldi.
Il secondo morto viene scoperto alcuni giorni dopo. Si tratta del corpo di un vecchietto, tal Spartaco Guidi, che Angiolina, l’amica di Ardelia capostazione di Albenga, aveva preso in simpatia, per l’assurda mania di girare, anche nelle giornate più assolate, con una torcia elettrica accesa e puntata per terra. Quando era scomparso improvvisamente aveva allertato l’amica, nella speranza che la potesse aiutare nella ricerca. Ardelia aveva scoperto che si trattava di una persona condannata a trent’anni di ospedale psichiatrico per l’omicidio di un amico, durante un raptus. Dimesso (guarito?), recentemente aveva deciso di tornare nella sua Albenga, chissà per quali motivi. L’uomo, se si escludevano quegli attacchi d’ira legati alla sua passione politica (si professava comunista duro e puro!), era una buona persona, gentile e mite. Chi può averlo bastonato a morte e seppellito in modo piuttosto approssimativo in campagna?
Mentre proseguono le indagini – dalle quali Ardelia non riesce a tener fuori il naso, ma, anzi, s’impiccia, indaga, chiede e… rischia – prosegue anche la sua vita privata con il nuovo fidanzato Arturo, apicultore-alchimista, con il quasi zio Gabriel, uomo dai multiformi ingegni, con la segretaria rumena Doina e con tutti i rovelli che, un’anima inquieta come lei, se non ci va a sbattere contro se li va comunque a cercare.

Ritrovare la scrittura pacata e serena di Cristina Rava è come rientrare a casa dopo una uggiosa giornata di lavoro e ritrovare il tepore e l’accogliente familiarità delle cose che amiamo e ci confortano. Apprezzo tantissimo il suo stile garbato e riflessivo; le descrizioni, spesso poetiche, non di rado toccanti; i ragionamenti e le riflessioni sempre profondi e mai banali, pure quando si occupano di raccontarci fatti abituali o, appunto, banali; la cronaca del quotidiano, ma pure il racconto dell’inconsueto o solo del diverso che viene spogliato, però, dell’aura ostile che i pregiudizi ci suggerirebbero.
Come al solito la vicenda investigativa è solo una buona scusante, ma ben narrata, per parlare della nostra vita di tutti i giorni, dei rapporti con le persone, dei sentimenti, delle speranze e delle nostre paure. È bello esser fatti partecipi dei pensieri di Ardelia, che ci risultano piacevolmente familiari, anche nelle loro consuetudini giornaliere. E, perché no, farci attirare dalle prelibatezze gastronomiche che, come ogni poliziesco italiano che si rispetti, non mancano mai e stuzzicano sempre la curiosità delle nostre papille.
Poi, seguire l’evolversi delle vicende personali di Ardelia ci regala quell’ulteriore (indiscreto?) gusto di spiare la vita altrui dal buco della serratura, però con l’affetto che si può provare per una persona che, se non fosse solo un flusso di parole stampate, ci piacerebbe avere come amica, pur con tutti i suoi difetti e le sue spigolosità.
Insomma un bel romanzo da leggere e godere in assoluto relax, ma senza staccare il cervello, perché i punti di riflessione, come di consueto, sono parecchi.
___________
Chiudo con un minimo, ma pignolissimo appunto. A un certo punto, la segretaria Doina, rumena, si definisce “slava”. Attenzione! Un vero rumeno non lo avrebbe mai detto. Loro si considerano, orgogliosamente, eredi dei Daci e dei Romani. Nulla a che vedere con i confinati, eredi delle steppe orientali.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
20
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli
Omicidio fuori stagione