Previsioni del tempo
Wu Ming è un collettivo di narratori fondato a Bologna nel gennaio 2000 e al momento composto da quattro elementi. Fondatori del gruppo sono gli autori di Q (pubblicato a firma Luther Blissett da Einaudi Stile libero nel 1999) e l'autore di Havana Glam (pubblicato a firma Wu Ming 5 da Fanucci nel 2001). L'ultimo romanzo di Wu Ming è Altai (Stile libero 2009). Previsioni del tempo pubblicato per la prima volta nel 2008, nella collana «Verdenero» delle Edizioni Ambiente, è stato riproposto da Stile Libero nel 2010.
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Previsioni del tempo di Wu Ming
Il collettivo si cimenta questa volta in un'opera anomala, lontana dalle accurate ricostruzioni storiche che ne hanno caratterizzato l'ottimo lavoro in romanzi quali "Q", "Altai" o "54". Si tratta infatti di un lungo racconto su commissione che ha il compito di descrivere la "tratta" dei rifiuti che carratterizza Napoli e la camorra come già raccontato da "Gomorra" di Saviano. In questo libro però il punto di vista è differente, è quello del piccolo boss che segue il viaggio dei rifiuti, è quello del vecchio camionista che si trova invischiato in qualcosa di più grande di lui, è quello del broker che deve intervenire per risolvere l'intoppo, il tutto condito con un linguaggio essenziale, pulito, tipico del collettivo. Uno stile fatto di periodi molto corti, ricchi di punteggiatura che rimandano al lettore immagini e sensazioni quanto mai dirette. Ancora una volta consiglio l'ottimo Wu Ming.
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la 'monnezza' è oro
La volontà di porre l’attenzione sui crimini contro l’ambiente e denunciare l’operato delle cosiddette eco-mafie ha dato vita a ‘Verdenero’, la collana in cui quest’opera di Wu Ming è stata pubblicata per la prima volta. Portare le problematiche della criminalità ambientale nella letteratura (come in altre forme d'arte e comunicazione) è un intento da lodare, soprattutto in un paese che ha fatto della reticenza verso i delitti sull'ambiente una tendenziale costante. Come descrive Roberto Saviano (e altri con lui), il bel paese è oggi costellato di discariche abusive che nessuno denuncia, di rifiuti tossici seppelliti nelle campagne in cui si coltivano ortaggi, di porti e autostrade in cui si compiono continuativamente traffici di merci contraffatte e di materiali velenosi da cui la criminalità trae arricchimento. E’ il marcio d’Italia che avanza, imperterrito.
E dunque, la penna multipla del ‘collettivo’ si confronta con questo tema quanto mai attuale, e lo fa raccontando di uno scambio ‘commerciale’ per conto di un’organizzazione malavitosa, una delle tante operazioni in cui un TIR transita dal sud al nord per consegnare merce illegale e fare il pieno di rifiuti.
Al di là delle intenzioni, il racconto non si dimostra però veramente incisivo e, complice forse la brevità del testo, si distanzia dai rapimenti letterari a cui gli autori ci hanno ben abituati da anni. Alcuni l’hanno definito un’opera minore di Wu Ming, e forse è così: in ogni caso, è da riconoscere il merito di aver aggiunto una voce ad una denuncia che non può essere taciuta.
Indicazioni utili
- sì
- no