Poche ore a notte Poche ore a notte

Poche ore a notte

Letteratura italiana

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"Ogni pensiero che ci facciamo, è un’illusione; ogni illusione è il tentativo di manipolare cose e persone." Arturo è un investigatore che reagisce alla luce. Senza sentimento procede nello spazio-tempo lavorando sul caso di una donna morta. Le due donne, Sofia ed Eleonora, si ritrovano in due momenti diversi dell'intreccio, e vanno a costituire il motore dell'intera storia. Il senso della realtà dell’io narrante va perdendosi, come ogni certezza è un concetto relativo, non assoluto. "Era notte, il laghetto della Villa, la scena del crimine. Gli alberi sfogliati le cui nere trame segnavano l’oscurità, simboleggiavano il cipresso dei cimiteri; e le poche stelle, nello specchio dell’acqua, brillavano come diamanti fusi che si possono solo ammirare e come le idee, mai prendere."



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Poche ore a notte 2013-08-13 12:25:45 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    13 Agosto, 2013
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Ascoltando e dosando

All'inizio fai fatica ad orientarti. Poi però cominci ad avvicinarti un pò ad Arturo, un pò a Sofia, un pò ad Eleonora. Ci sono cose di una persona che, benchè stiano più in superficie, sono come la superficie ghiacciata di un lago...ti impediscono di andare a fondo. Questo libro è più o meno come la loro superficie ghiacciata. Cominci a collegarli e a conoscerli lentamente, attraverso i loro pensieri, attraverso le loro parole. Ascoltandoli e facendoti un pò guidare da una trama molto attorcigliata, dosando la fatica di comprenderli. Il capirli viene col tempo, leggendo. La solitudine è una qualità naturale che ci permette di scoprirci al mondo. Io li ho trovati tutti molto soli. E ho trovato delicatezza nel modo di tratteggiarli. Però la lettura non è stata semplice, troppo a flash. Quasi come sotto l'effetto dell'alcool.

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