Narrativa italiana Gialli, Thriller, Horror Più fiori che opere di bene
 

Più fiori che opere di bene Più fiori che opere di bene

Più fiori che opere di bene

Letteratura italiana

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Clotilde Grossi, detta Clo, è una trentasettenne senza orpelli nel pensare e neanche nel vestire. Nella vita fa la fioraia, vive a Bergamo e il suo negozio si chiama Ditelo con i fiori. Nessuna meglio di lei sa se è meglio un crisantemo o un gladiolo per ogni occasione. Ma sarebbe un errore immaginarla come un’inguaribile romantica, perché la sua vera passione è il crimine. Vorace consumatrice di romanzi gialli che le vengono spacciati da Nicla Verzetti, la sua amica libraia del negozio di fronte, non riesce a resistere di fronte a ogni notizia di cronaca nera. Vuole sempre saperne di più e riesce a rubare preziose informazioni anche grazie al suo fidanzato storico, Carlo, che guarda caso fa l’impresario di pompe funebri. Un giorno però, nella piazza principale della città, viene ritrovata la testa di un uomo orrendamente sfigurato. Clotilde è fra i primi ad arrivare e senza pensarci due volte decide di mettersi in campo personalmente nelle indagini, utilizzando la scusa dei fiori. Ed è proprio durante le sue scorribande non proprio lecite che conosce il commissario Riccardo Leonardi. Un uomo dai rari sorrisi, cravatte sgargianti, frequenti macchie di stilografica sul taschino e dall’intuito infallibile. Per questo Leonardi capisce subito di aver trovato, più che un’innocente margherita, un’autentica spina nel fianco.



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Più fiori che opere di bene 2019-06-03 17:55:09 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    03 Giugno, 2019
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Fiori ed investigazione

Annalisa Strada ha sempre lavorato con i libri fino a quando ha iniziato a scriverli. Da allora conserva una doppia vita come docente di lettere nella scuola secondaria di primo grado e stimata autrice per ragazzi. Questo, Più fiori che opere di bene, è il suo primo romanzo per adulti.
Il libro segna la nascita di una nuova figura di investigatrice: Clotilde Grossi, fioraia ed apprendista detective. Lei, infatti, è la titolare di un negozio di fiori, chiamato Ditelo coi fiori, ma ha la passione da giallista. In negozio vi libri di Simenon e di Maigret spopolano:
"Clo aveva trentasette anni e una figura morbida che si adattava benissimo alle forme tonde dei fiori da cui era circondata".
Vorace divoratrice di libri che le vengano forniti bda Nicla Vanzetti, la sua amica libraia del negozio di fronte, con un fidanzato storico, Carlo, impresario di pompe funebri, un giorno si imbatte in un caso di cronaca nera che scuote profondamente la città di Bergamo in cui vive. Viene, infatti, rinvenuta la testa di un uomo:
"La testa era quasi totalmente priva dello scalpo, le orbite erano vuote e i denti erano state in larga parte spezzati".
Contemporaneamente scompare un noto commercialista del luogo e un imprenditore edile. A questo punto Clotilde non può far finta di nulla, ed inizia personali, quanto mai discutibili, indagini; scontrandosi sovente con il commissario Riccardo Leonardi, che mal sopporta queste gratuite intromissioni. Infatti il commissario:
"Era un uomo dai modi garbati e dai rari sorrisi, con una espressione vagamente triste che ben si accordava bene con omicidi, rapimenti e sparizioni e altre sciagure di cui si occupava".
Ne risulta un bel giallo di evasione, scritto ed elaborato con una prosa garbata, giovanile, fresca e spesso ironica. Un giallo ben costruito, con ottime corrispondenze di genere. Una lettura simpatica e coinvolgente, che trascina il lettore con una narrazione fresca e pulita, dove traspare anche un grande amore per i libri e per la narrativa in sé. Personaggi ben descritto e ambientazione puntigliosa completano un ottimo e gran bel libro. Altro significativo tema è il linguaggio espressivo dei fiori che l'autrice sa mettere in particolare luce ed evidenza. Un connubio, quello tra fiori ed investigazione, destinato ad ottenere un sicuro e certo seguito.

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