Ogni giorno ha il suo male
Letteratura italiana
Editore
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Ogni giorno ha la sua delusione
Una giovane donna viene trovata esanime nel suo appartamento, in una posizione innaturale. E’ evidente agli inquirenti che sia un omicidio, si tratta ora di individuare il movente e, ovviamente, l’assassino.
Il commissario Casabona, a capo dell’indagine, scoprirà ben presto quanto i casi della vita possano essere legati da anelli invisibili ma solidi e quanto l’effetto farfalla non sia solo un fruscìo di ali.
Grande delusione per un romanzo che pareva promettere bene, ma che già dalle prime pagine marcava un territorio deludente.
Dal punto di vista formale, la scrittura è un susseguirsi di periodi elementari uniti da qualche scarna congiunzione. Non che ci siano errori e brutture di rilievo, si rileva però miseria nei periodi che rende la lettura scialba, monotona e noiosa. Si aggiungano sipari della vita privata di Casabona che si aprono sui soliti luoghi comuni, personaggi appena accennati e inconsistenti mi ricordano delle figurine di carta ritagliate da un album ingiallito e spazzate via dal primo raffreddore del vento.
L’indagine, di certo non pregna di suspense, conta diversi elementi pregevoli che potevano acuire il loro valore con lo sviluppo del testo. Dà invece l’idea di essere stata pianificata a tavolino - come avviene nella prima stesura di ogni autore – e ivi esserci rimasta, stravaccata pigramente su un divano ricoperto col cellophane. La scrittura non riesce a supportare con movimento e realismo l’evolversi del caso e ho sempre quell’impressione che sulla copia in stampa si sia scritto quell’unopiùunougualeaduecosìcomelopronuncio.
Siamo tutti fallibili, pure questo romanzo.
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La regola delle cinque W
Una donna che non si sa chi è, uccisa in una casa che non è la sua. Una giovane donna ritrovata in una piazza, ma uccisa non si sa dove. Un personaggio equivoco ritrovato morto, ma non si sa bene ucciso come. Un professore universitario ritrovato morto nella sua casa, ma non si sa bene ucciso quando. A dover tirare le fila di questi casi è il poliziotto Casabona, un nuovo personaggio del noir italiano, che durante le sue ricerche ha l’intuito di capire che il fattore comune di tutte queste morti è la lettera W. A partire da un esametro di Cicerone, riscopriamo la regola delle cinque W, dalla lingua inglese. Who? Where? What? When? Why? E ad ogni omicidio, per essere inquadrato, manca un elemento, una W. Attraverso successivi scatti della combinazione della cassaforte che custodisce la verità, arriviamo a identificare il colpevole e riusciamo a raggiungerlo prima che commetta il quinto omicidio, quello che chiuderebbe il cerchio, aggrovigliando il poliziotto in una corona di spine dolorosissima. La storia è molto ben costruita, molto ben pensata, molto ben scritta, con momenti di estrema tensione alternati a momenti più lievi, il tutto arricchito da citazioni letterarie, che impreziosiscono la trama, e da curiosità, storiche, culturali e non solo, fino ad arrivare all’estremo finale della caduta dell’angelo del male. Bellissimo esordio, di un autore da seguire nel tempo.
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OGNI GIORNO MUORE QUANDO NASCE UN NUOVO GIORNO
Ogni giorno ha il suo male prima opera di Antonio Fusco, Giunti Editore. Cosa posso dire in questo caso? Buona la prima! Fin dalla prima pagina vieni catturato da questo noir, e oserei aggiungere con delle venature di thriller. Il tutto succede a Valdenza una tranquilla cittadina della provincia toscana. Cosa succede in questa sonnacchiosa cittadina? Accade che il commissario Tommaso Casabona si trova ad indagare su degli omicidi molto particolari. Perché particolari? Perché all’apparenza le vittime non hanno niente in comune, se non alcuni oggetti usati dall’omicida. Non ci sono indizi, non ci sono moventi, ci sono solo dei corpi. Ad un certo punto delle indagini la squadra verrà affiancata da un commissario di Roma dello SCO, Cristina Belisario. Ormai c’è la certezza che sotto tutto questo si nasconde un serial killer!
Inizia così questo gioco perverso tra il commissario Casabona e il serial killer. Quindi il commissario Tommaso si ritrova, sotto il periodo natalizio, ad affrontare oltre ad i suoi problemi familiari, un gioco machiavellico con l’assassino.
Con uno stile fluido, semplice e stringato ci porta dentro Valdenza, ci fa conoscere i suoi personaggi principali e viviamo con loro tutti i vari sviluppi delle indagini, i loro momenti di sconforto, e le loro scoperte. Il ritmo è serrato dalla prima all’ultima pagina, non ci sono cedimenti, è un romanzo che scorre via senza grossi scossoni o effetti speciali. Vi consiglio la lettura di questo noir, dovete assolutamente conoscere il commissario Casabona, un gran bel personaggio.
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L'effetto farfalla
Con “Ogni giorno ha il suo male” Antonio Fusco fa il suo esordio nella letteratura offrendoci un giallo che racchiude in se qualcosa di più della semplice storia raccontata.
Un romanzo dall’ossatura americana, la storia dello spietato serial killer sembra rimandare ai romanzi d’oltre oceano, ma con un animo tutto italiano.
Nell’immaginaria provincia toscana di Valdenza si intrecciano le indagini di polizia per catturare l’assassino e la storia personale dell’ispettore Casabona. Una storia che nelle prime pagine colpisce come un pugno alla bocca dello stomaco e che inevitabilmente crea un legame con la storia stessa che può essere sciolto solo arrivando alla fine del libro.
Delle indagini che mettono in risalto gli sforzi ma anche le leggerezze e superficialità che a volte vengono commesse in campo giudiziario e la vita di un ispettore che viene delineato non come un eroe ma come persona estremamente vera, con le sue inquietudini e paure, le sue forze e le sue debolezze. Una persona cinica e concreta sul lavoro, ma generosa col suo prossimo. Altruista verso i colleghi, perde di vista le redini della propria vita personale rischiando così di trascurare e ferire le persone a lui più care.
Casabona, un animo combattuto e irrequieto. Quant’è difficile Tommaso riuscire a conciliare l’amore per il proprio lavoro e quello per la propria famiglia, come si può svolgere al meglio entrambi i ruoli senza far torti a nessuno? Perché il mondo si divide tra chi può passare oltre quella striscia bianca e rossa e chi non può farlo, ma chi non la oltrepassa non sa che chi va al di là di quella striscia tutto quel che vive se lo porta dietro, ombre che si muovono con gambe proprie, incubi pronti a riemergere ad ogni occasione propizia. Questa è la peggiore condanna per chi passa quella linea, per quel lavoro che vi siete scelti: vedere il mondo attraverso la lente deformante del male che buttate giù, senza mai riuscire a digerirlo veramente.
La soluzione del caso sta nel profondo dell’animo umano e nella sua mutevolezza.
No so quanto del vice-questore e capo della squadra mobile di Pistoia Antonio Fusco ci sia nel suo personaggio Casabona, certo è che il bagaglio personale di esperienze traspare dalle pagine di questo suo romanzo attraverso una scrittura veritiera e cruda, dialoghi mai banali e personaggi che appaiono estremamente reali, anche se a mio parere alcuni di essi potevano essere meglio caratterizzati. Un romanzo che si presta a più livelli di lettura, e forse proprio per questo può essere più o meno apprezzato a secondo di ciò su cui ci si sofferma, e che nasconde tra le sue righe importanti spunti di riflessione. Perché ciò che facciamo si allontana da noi e finisce per non appartenerci più, però sopravvive negli effetti che ha generato.
Spero che in futuro Antonio ci regali altre indagini dell’ispettore Casabona, per permetterci di apprezzare il suo lavoro e farci conoscere un po’ meglio la sua storia.
Buona lettura
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Thriller tutto italiano
Un giallo scorrevole, avvincente e coinvolgente. Il lettore viene reso partecipe dello svolgimento e dello sviluppo della indagine, come fosse uno della squadra investigativa.
Forte della esperienza personale e diretta dello scrittore, il racconto scorre fluido, chiaro e dettagliato, proiettando chi lo legge in un mondo diverso da quello di tanti telefilm stile CSI, un mondo più autentico e realistico (ci sono persino le "lavate di testa" a qualche collaboratore disattento).
Il Commissario Casabona, inoltre, è un personaggio che non è solo uno poliziotto ma rivela le diverse sfaccettature della sua personalità, da cui traspare l'amore per le cose semplici e genuine, come i luoghi dove vive, la giusta lontananza dalle tecnologie, i sentimenti.
Assolutamente da leggere