Odessa
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Una fuga per due
Con la pubblicazione di questo romanzo, Alessandro Perdon raggiunge quota tre nella sua produzione.
L'autore mette in pista due “novelli Indiana Jones”, regalandoci una lettura avventurosa e intrigante, dal sapore fresco e frizzante, priva di contenuti eccessivamente cupi o violenti.
Affiora da questo racconto la passione di Perdon per la subacquea e per quel contatto con la natura che essa ti concede, la passione per la ricerca storico-archeologica, la passione di girare in lungo e in largo il mondo cogliendone le innumerevoli sfaccettature.
Egli plasma i suoi personaggi infondendo in essi tanta parte di sé, facendo vivere loro, in parte, esperienze già vissute, in parte esperienze e situazioni adrenaliniche che vorrebbe vivere.
Questa lettura ti impone di correre: scordatevi il relax, perché se deciderete di salire a bordo di queste pagine, verrete rapiti in un vortice di fughe, corse a perdifiato, immersioni pericolose, evasioni rocambolesche, pallottole che fischiano, incendi, sabotaggi.
L'intreccio della trama è discreto, in quanto la storia corre su un parallelo presente-passato, fondendo elementi storici ad altri di pura fantasia; Perdon prospetta al lettore uno scenario insolito, ma a ben pensarci non del tutto inverosimile, ossia la sopravvivenza negli anni del cosiddetto “piano Odessa”, ideato dai nazisti per prepararsi una via di fuga agile e sicura.
E se dei superstiti nazisti si fossero salvati e continuassero a tessere le loro spietate trame?
E se questa loggia di ex aguzzini avesse utilizzato le ingenti sostanze depredate al popolo ebreo e non, riconvertendole in investimenti economici a livello mondiale?
Perdon ci catapulta nel mezzo di un intrigo internazionale, dove i criminali di un tempo si sono trasformati in magnati della finanza, manipolatori di interessi economico-finanziari e politici su larga scala.
Il romanzo si presta ad una lettura veloce ed anche gradevole, grazie ad un ritmo di scrittura fluido e ben articolato, e grazie all'ideazione di due personaggi curiosi e azzeccati, in grado di stemperare la tensione di certi momenti con una vena ironica deliziosa.
Di certo è che questo racconto non ha la pretesa di essere esaustivo su ogni argomento trattato, sia esso relativo al passato o alla situazione fotografata nel presente, compiendo talvolta qualche volo pindarico tra un episodio narrato e quello successivo.
Ricordiamo che si tratta di un autore agli albori e che un genere che possa sposare storia ad avventura è forse tra i più complessi su cui cimentarsi; in considerazione di ciò il livello qualitativo del romanzo è buono ed è animato ad ogni riga dalla presenza forte dell'autore, che vive in prima persona insieme ai suoi protagonisti, soffrendo e gioendo con loro.
Una giovane penna promettente, esuberante, con tanta voglia di andare alla ricerca di luoghi insoliti, di scoprire i retroscena storici meno conosciuti, di attraversare il mondo attratto da una insaziabile curiosità e spirito d'avventura.