Non è stagione Non è stagione

Non è stagione

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

C’è un’azione parallela, in questa inchiesta del vicequestore Rocco Schiavone, che affianca la storia principale. È perché il passato dell’ispido poliziotto è segnato da una zona oscura e si ripresenta a ogni richiamo. I Berguet, ricca famiglia di industriali valdostani, hanno un segreto, Rocco Schiavone lo intuisce per caso. Gli sembra di avvertire nei precordi un grido disperato. È scomparsa Chiara Berguet, figlia di famiglia. Inizia così per il vicequestore una partita giocata su più tavoli: scoprire cosa si cela dietro la facciata irreprensibile di un ambiente privilegiato, sfidare il tempo in una corsa per la vita, illuminare l’area grigia dove il racket. Intanto cade la neve ad Aosta, ed è maggio: un fuori stagione che nutre il malumore di Rocco. E un’ombra lo insegue per colpirlo dove è più doloroso.



Recensione della Redazione QLibri

 
Non è stagione 2015-01-26 13:14:15 SARY
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
SARY Opinione inserita da SARY    26 Gennaio, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Indagini valdostane

Cime innevate, alpeggi, aria pungente, un paesaggio da cartolina natalizia violentato dalla cattiveria umana che si insinua tra le stradine, si inerpica sui sentieri e sparge il suo seme.
Il vicequestore Rocco Schiavone, romano burbero allergico ai climi rigidi, spedito ad Aosta in punizione a causa dei metodi poco ortodossi praticati durante il servizio reso allo Stato, ha tra le mani un caso dai contorni incerti. Tutto ha inizio da un incidente stradale mortale, un fatto di apparente ordinaria tragedia, l’evolversi della vicenda porta alla luce altri crimini ed altre realtà sconcertati. Ce la farà Schiavone insieme alla sua striminzita squadra a chiudere positivamente il caso?
La serie di Rocco Schiavone, ideata da Antonio Manzini, odora di Montalbano in versione romanesca, ci sono somiglianze caratteriali e professionali; infatti, il Vicequestore è pungente, sboccato, geniale, appassionato di donne, ironico, testardo, le operazioni le svolge seguendo un suo personalissimo metodo al limite della legalità extra protocollo standard, giungendo a volte a conclusioni sconclusionate. Anche l’ambiente del commissariato ricorda quello di Vigata (sosia di Catarella e Fazio compresi).
La trama è articolata, il finale garantisce un seguito ed in generale la sostanza è interessante, con qualche parentesi rosa. Il linguaggio utilizzato da Schiavone/Manzini è farcito di imprecazioni, che unito al suo vizio segreto, fumare gli spinelli, non gli dona onore per il ruolo stesso che ricopre. La particolarità del protagonista, con pregi e difetti, rischia di non aggradare tutti i lettori e per i fedeli seguaci di Camilleri potrebbe essere una potenziale delusione.
Per cogliere appieno i particolari e l’essenza del romanzo è consigliabile leggere i precedenti.
Concludendo, è un giallo dai toni smorzati che non manca, però, di piacevolezza.

“I ricordi se ne vanno, amore mio. Giorno per giorno, tu magari non te ne accorgi ma se ne vanno. Quelli belli e quelli terribili. Se li ingoia la notte, e si vanno a mischiare coi ricordi degli altri. Non li ritrovi più, neanche se ti ci impegni. Fino a quando anche tu diventerai un ricordo. E allora tutto ti sarà più facile.”

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
260
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Opinioni inserite: 4

Voto medio 
 
3.9
Stile 
 
4.0  (4)
Contenuto 
 
3.5  (4)
Piacevolezza 
 
4.0  (4)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Non è stagione 2021-11-11 13:20:35 andrea70
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
andrea70 Opinione inserita da andrea70    11 Novembre, 2021
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Punto di svolta

Terzo volume con protagonista Rocco Schiavone e decisa svolta nella costruzione del personaggio e della storia. Manzini riesce a disegnare uno sfondo alle vicende attuali di un vice questore decisamente fuori da ogni canone di correttezza e bon ton, ogni libro aggiunge particolari all'insieme rendendolo più credibile e dettagliato ma soprattutto cresce la qualità della trama e in questo senso ci troviamo di fronte al migliore dei tre libri. Un incidente stradale che coinvolge due balordi e il rapimento di una ragazzina, figlia di un imprenditore del luogo costringono Schiavone a utilizzare tutte le sue indubbie capacità investigative e la sua proverbiale "diplomazia degli schiaffi" anche in considerazione del fatto che il rapimento viene tenuto nascosto dalla famiglia e Schiavone deve indagare in incognito per non farsi scoprire nè dai rapitori nè dai familiari stessi. Vicenda molto più articolata e complessa che nei precedenti libri e finale sconvolgente con un incipit drammatico per il seguito delle vicende del vice-questore. Ottimo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore
Non è stagione 2016-07-16 12:18:01 Antonella76
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Antonella76 Opinione inserita da Antonella76    16 Luglio, 2016
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

In crescendo...



Ogni libro di Manzini che leggo mi sembra migliore del precedente...è un crescendo.
Questo mi ha proprio stesa...un finale che non mi aspettavo, bellissimo nella sua tristezza e tragicità (mi ha commosso moltissimo) e che già preannuncia un seguito strepitoso.
Manzini ha creato un personaggio davvero meraviglioso.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
30
Segnala questa recensione ad un moderatore
Non è stagione 2016-04-27 09:21:37 Mian88
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    27 Aprile, 2016
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Fango e ancora fango..

In questo quarto episodio Rocco Schiavone, vicequestore nato dalla penna e dall’immaginazione di Antonio Manzini, si trova di fronte ad un caso che rigorosamente ricopre quello che è uno dei gradini più alti della sua personalissima classifica di rompimenti di scatole, un crimine che nello scorrere delle indagini si rivelerà oltretutto essere molto più complesso e arduo di quanto inizialmente prospettato. Le vicende hanno inizio con un incidente stradale, un furgone che sbanda e due uomini morti sul colpo. Le ragioni del sinistro sembrano evidenti eppure al ritrovamento del mezzo e dei cadaveri segue la notizia che Chiara Berguet, diciottenne studentessa di una delle famiglie più importanti di Aosta, è misteriosamente scomparsa tra il sabato e la domenica scorsa, data che tra l’altro coincide con i decessi di cui sopra. Nessuno l’ha più sentita o ha avuto contatti con lei da quella che doveva essere una serata con gli amici e gli amori del momento.
Ma le cose sono ancora più complicate per Rocco che mai si sarebbe aspettato un finale del genere. Mai. E questo, vi chiederete, perché? Perché nel momento in cui crederete di aver risolto il mistero, vi troverete di fronte ad un colpo di scena sinceramente inaspettato.
Anche in questo caso Manzini non delude, anzi, dà vita ad una indagine complessa, ben strutturata e contenutivamente più articolata rispetto ai precedenti volumi. Stilisticamente il testo prende, cattura il lettore sin dalle prime battute, rallenta nella parte centrale per poi dare l’accelerata finale nella sua sezione conclusiva. La pecca che ho riscontrato è nella ripetizione di alcune peculiarità proprie di Schiavone che il lettore che ha avuto modo di incontrare il militare, per forza di cose già conosce. Questo è al tempo stesso anche il lato positivo dell’opera poiché permette a chiunque di conoscere delle sue avventure senza dover aver necessariamente letto dei precedenti capitoli o aver rispettato l’ordine cronologico delle opere.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore
Non è stagione 2015-12-09 16:44:05 cosimociraci
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
cosimociraci Opinione inserita da cosimociraci    09 Dicembre, 2015
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Caso scottante ad Aosta

Un bel libro con grossi contrasti. Da un lato viviamo il dramma della ragazza rapita ed abbandonata, dall'altra abbiamo il vice questore e le situazioni comiche tra lui e due dei suoi sottoposti. La figura di Rocco Schiavone è spettacolare, oserei dire grottesca. Dai discutibili principi morali e disobbedendo a tutte le regole, va avanti con le indagini non sul filo della legge ma soverchiandola di buona misura. E' certo però che per salvare Chiara, la ragazza rapita, mette da parte anche il sonno. Questo forte contrasto è il valore aggiunto del romanzo la cui trama si infittisce solo alla fine. A completare l'opera basti pensare che Rocco è romano trasferito ad Aosta ed odia la neve. Il finale lascia intravedere un altro episodio di Rocco Schiavone che dal 2012 accompagna l'autore, attore, registra, sceneggiatore (e chi più ne ha più ne metta) Antonio Manzini.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Alessia Gazzola - Una lunga estate crudele
Claudio Ruggeri - Enigma di un assassino
Jeffery Deaver - La stanza della morte
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli