Nera di malasorte Nera di malasorte

Nera di malasorte

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

La Spezia, 18 marzo 1969. Un fatto scabroso scuote la vita della cittadina ligure, in festa per la ricorrenza patronale; un misterioso straniero è stato ucciso in una villa in collina durante un incontro ad alto contenuto erotico. Unica sospettata una donna vestita di nero. Le indagini sono affidate a Simone Sbrana, un giovane commissario pisano, da poco trasferito per punizione alla questura spezzina. Fin dai primi passi il poliziotto toscano, in crisi con sè stesso e con i valori del passato, si accorge che in quel delitto nulla è come sembra...



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
3.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Nera di malasorte 2015-04-29 08:10:17 ferrucciodemagistris
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    29 Aprile, 2015
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Vendetta da un terribile passato

Ho sempre pensato che un romanzo, di là dal genere, possa riuscire a rapire l’interesse del lettore qualora la narrazione sia avvincente per le attese dello stesso e anche, in certi casi, potersi temporaneamente immedesimare nella situazione. Tra gli innumerevoli titoli che l’editoria nazionale e mondiale ci propone annualmente, esistono alcuni romanzi che non riescono a essere pubblicizzati dai media e pertanto rimangono “di nicchia” e si acquisiscono e leggono tramite passa-parola; si tratta, alcune volte, di piccole gemme impreziosite da un lessico lineare, scorrevole e, di conseguenza, piacevole tanto da provare qualche difficoltà a staccarsi dalla narrazione.

Il presente romanzo, credo abbia le caratteristiche appena esposte. La vicenda ha luogo nella città della Spezia e dintorni nel marzo 1969; protagonista un giovane commissario di polizia da pochi mesi in forza presso la locale Questura, proveniente da Firenze e inviato, appunto, alla Spezia per scontare una punizione dovuta al suo comportamento non proprio consono, per quei tempi, nello svolgimento del proprio delicato e oneroso incarico. In quel periodo, nonostante la rivolta studentesca sessantottina sia a pieno regime, la cittadina ligure appare tranquilla, imperturbabile e quasi noiosa con riferimento alla delinquenza di altre città. Un efferato omicidio, perpetrato in una villa di prestigio poco fuori la città, sconvolge la routine della Questura e la vita del commissario Simone Sbrana. Chi è la vittima? Perché tale accanimento ed efferatezza? Quale enigma cela?

La situazione investigativa diventa ancor più complessa a causa d’infiltrazione di fantomatici servizi segreti deviati e di personaggi di spicco facenti parte dei ceti più abbienti spezzini che hanno il proprio tornaconto affinché il caso venga archiviato come semplice tentativo di rapina finito male. Il giovane commissario vuole andare fino in fondo, anche se ostacolato e vessato dai suoi superiori e, grazie al suo acume e perspicacia, riesce a scoprire le cause e motivazioni dell’intricata vicenda…è come un vaso di Pandora che viene scoperchiato dopo circa 25 anni ai tempi della guerra civile in Italia, tra partigiani e formazioni fasciste della repubblica di Salò, che fa riemergere i terribili e orrendi ricordi delle nefandezze e crudeltà inenarrabili dovute alla follia di potere e alla mancanza di pietas umana.

Un romanzo, tra l’altro, che descrive, con dovizia di particolari, anche le vicende storiche durante i 600 giorni di Salò e le successive conseguenze che ancora, nel 1969, non hanno trovato giustizia o vendetta.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
220
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli
Omicidio fuori stagione