Nella tana del serpente Nella tana del serpente

Nella tana del serpente

Letteratura italiana

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Una zona della capitale oscura e impenetrabile dove la violenza soffoca le buone intenzioni e la diversità è vista come minaccia. Tra gli alti palazzi di Corviale, alla periferia di Roma, per molte persone la vita è grigia come il cemento che ricopre gli edifici. Elia Desideri è un piccolo commerciante che cerca di tirare avanti come può, mentre suo figlio è irretito da una delle numerose bande del quartiere, chiamato volgarmente “Serpentone”. Uomo amareggiato e scontroso, Elia si scaglia spesso contro gli immigrati che vivono intorno a lui, primi fra tutti i Bayazid, rifugiati siriani suoi vicini di casa, considerati alla stregua di nemici. Dopo diversi litigi e minacce, quando il giovane Nadir Bayazid viene ritrovato morto, Elia diventa subito il principale sospettato. Eppure, l’uomo giura di essere innocente e chiede aiuto all’avvocato Gordiani. Sempre in giro sulla sua Vespa bianca, Alessandro Gordiani avrà il compito di convincere carabinieri e Procura ad allargare lo spettro delle indagini su un caso all’apparenza molto semplice ma che semplice non è affatto. Come se non bastasse, Gordiani sta attraversando un momento di grande incertezza nella sua via privata, che lo porterà a mettere in discussione i valori in cui crede.



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Nella tana del serpente 2021-11-11 14:13:38 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    11 Novembre, 2021
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Un delitto dei giorni nostri

Nella tana del serpente, edito da Fazi editore. Un legal thriller all’italiana, molto preciso ed intrigante.
Ambientato nella periferia romana, che l’autore dimostra di conoscere alla perfezione tramite descrizioni accurate, Nella tana del serpente racconta la perizia giudiziaria di Elia Desideri, un piccolo commerciante di abbigliamento, accusato di aver ucciso un giovane ragazzo siriano. Entrambi vivono ai Desideri, un ecomostro denominato “Il serpente”, un palazzone simbolo del degrado e della corruzione imperante nella città. Il serpentone di Corviale è:
“una stecca lunga un chilometro per nove piani di altezza, milleduecento appartamenti , 8500 stanze in grado di ospitare 6000 persone e più di 780 mila metri cubi di volume”,
ovvero una specie di serpente che tra le sue spire annida insidie di ogni specie. Elia abita lì da tempo, quando il quartiere era ancora in costruzione e prometteva di diventare un fiore all’occhiello della città, con negozi, palestre, scuole, centri anziani e teatri. Nulla di quanto prospettato si è realizzato e il negozio di Elia entra in crisi, sorpassato dalla concorrenza sleale dei cinesi. Elia è anche affranto dalla precoce dipartita della moglie, e ha tutti i motivi per essere amareggiato. Ma ciò giustifica la colpevolezza dell’uccisione di Nadir? Chi ha voluto veramente la sua morte?
A cercare di scagionarlo è il bravo avvocato Alessandro Gordiani, personaggio capace e preparato, che gira la città in sella alla sua Vespa, sposato, con qualche nostalgia sentimentale del momento, alle prese con un caso complicato e difficile. Riuscirà a risolverlo ancora una volta?
Un thriller d’azione, specchio riflettente dei mali che affliggono la nostra società, dalla droga alla corruzione alla scarsa integrazione straniera. Il testo esprime con notevole perspicacia narrativa la professione forense dell’autore, con precisione ed eleganza non comune. Dedicato a chi in particolare ama i thriller legali, scritti ed elaborati con precisione e perfetta conoscenza del tema. Completano il quadro narrativo una ottima raffigurazione dei personaggi e una prosa sintetica, pulita e chiara. Un connubio vincente nella totalità del testo.

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