Nel bosco di Aus
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 6
Un romanzo davvero noioso
Recensione
‘’Ci sono solo due streghe. Quindi una di troppo. In tutto tre’’
Ho sentito parlare molto bene di questa autrice, purtroppo recentemente scomparsa, soprattutto sulla precedente sua trilogia dark fantasy, ma diciamo che questo è l’unico libro che ho letto finora della scrittrice.
E con estremo dispiacere sarà il primo e anche l’ultimo, perché ho potuto leggere tante recensioni entusiaste di questa trama che avvolge un’ atmosfera gotica e surreale immersa in uno strano e ambiguo bosco, il bosco di Aus, ma a me la sua storia non è piaciuta affatto.
Ho considerato la protagonista e la sua famiglia, più che essenziali personaggi, delle persone dalle menti un po’ psicolabili e confuse, che hanno fatto delle loro debolezze mentali una vera e propria tragedia umana, proprio per questo credo che la visione delle streghe in questa storia nasca solo come conseguenza mentale e non autentica. Solo frutto di uno scherzo della mente di Carla, la protagonista.
Non sono una grandissima lettrice di romanzi horror, però credo anche con la limitata esperienza che ho, di non poter essere d’accordo sul fatto che questo libro sia catalogato con tale genere.
Anche se in sé la storia di fondo avrebbe un magico senso e un suo perché, io ho trovato la narrazione molto sconclusionata, poco avvincente e molto deludente.
Per essere una storia interiormente struggente, lo ‘scalpiccio’ della narrazione non inquieta di orrore, ma ti soffoca senza farti capire molto di ciò che succede o che succederà.
Ci ho messo molto a leggerlo, nonostante io divori quasi tutti i libri che mi capitano tra le mani, anche quelli che a volte non mi piacciono tanto, ma questo sono riuscita a finirlo soltanto per sapere dopo tanta fatica come andava a finire!
E sinceramente sono rimasta delusa anche dalla fine, perché almeno lì mi sarei aspettata maggiore suspense o almeno una maggiore spiegazione delle vicende per dare ulteriore significato all’intricata storia.
Credo che per ora sia la peggior storia trattante le streghe che abbia mai letto, anche se ripeto che se fosse stata costruita e maggiormente studiata nella narrazione, avrebbe avuto un suo mistico significato e un suo particolare senso educativo.
Per tutte queste ragioni non consiglio questo libro, soprattutto agli amanti dell’horror, se non a chi leggendo vuole provare la sensazione di una faticante salita, della quale non si raggiunge mai la fine. Per non parlare di qualche sbadiglio che ci scapperà sicuramente.
Francesca Ghiribelli
Indicazioni utili
Top 1000 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Mah... quali streghe?
Credevo fosse un libro diverso, un libro che parlava di streghe, quello chiaramente sì, ma con toni meno "fantasiosi".
Si parte con una protagonista, Carla, che si inizia ad odiare alla terza pagina. Perchè continua a picchiare il piccolo di casa, Albertino? E parliamo di contusioni e di tagli. E l'altro figlio, quello con gli occhi perennemente rossi? Solo un breve accenno - verso la fine del libro - al fatto che "si faccia le canne e torni a casa ubriaco". E la figlia, una dodicenne a cui si compra il trasloco della nuova casa con un'improbabile tinta colore rosa shocking? [colore che tra l'altro dopo un paio di lavaggi scompare]. Ma che razza di famiglia è, questa? Una famiglia, normale, certo, una famiglia moderna. Ma questa Carla è davvero insopportabile, per i primi 2/3 del libro avrei solo voluto picchiarla fino a farle perdere i sensi.
Nonostante tutto, mi sento di consigliarlo, come libro da leggere durante l'estate, il classico "da sotto l'ombrellone" che ti tiene attaccata alla copertina con una specie di Attack. Purchè riusciate a reggere lo stile in cui è scritto. Troppa punteggiatura, nessun tratto identificativo dei dialoghi, rare e scarne le descrizioni. Ho scoperto solo alla fine che Albertino ha i capelli biondi, eppure credo che il suo nome appaia in ogni pagina.
Indicazioni utili
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
STREGHE MODERNE
Chi di noi non si è mai sentita una strega capace di fare magie barcamenandosi tra casa, bambini, lavoro e marito?
Carla pensava di essere imbattibile in questa missione e conduceva un’esistenza intensa ed appagante finché un giorno nel bosco di Aus ha conosciuto il mistero.
Un grande mistero che le ha tramandato sua nonna Venera e che lei non è mai riuscita a decifrare se non grazie all’amicizia con Amanda e le altre streghe del piccolo villaggio dove vive. Streghe mascherate da insegnanti, politiche intraprendenti, vecchie signore, inservienti devote, amiche inseparabili. Tutte si conoscono e si riuniscono sempre davanti al tavolo da gioco facendo interminabili partite a burraco, lanciano fatture e filtri d’amore.
Carla non sa cosa l’attrae, cosa la spinge a distruggere la sua esistenza, cosa sogna continuamente e soprattutto non sa che è in pericolo. Il pericolo l’attrae tanto da sottovalutare tutti i segnali che l’avvertono che sta per perdere tutto ma un passo dal baratro scopre chi è…la più forte.
E’ un libro di donne scritto per le donne da una donna.
Indicazioni utili
Streghe in vacanza
Sono un po' perplessa su questo romanzo anche se lo consiglio. La cosa che mi è piaciuta di meno e' lo stile che mi e' sembrato piuttosto artificioso . I dialoghi sono senza virgolette, c'e' una quantita' di corsivi, maiuscoletti e trattini. A volte il paragrafo finisce senza il punto , ci sono espressioni di moda che personalmente mi hanno gia' stufata come "e però". La parola "CORRI" una volta è scritta con 25 "i" - le ho contate-. "Oppure" punto e a capo, eccetera...
Quasi 500 pagine per un romanzo sulle streghe che sembra un telefilm e che ha la profondita' di un telefilm. Non c'e' nessuno scavo psicologico e neanche un lavoro simbolico sulla figura della strega(mi viene in mente il libro "Donne che corrono coi lupi" e il capitolo sulla Baba Jaga: quello si', ve lo consiglio! - pero' non è un romanzo-).
Mi e' sembrato nel complesso un romanzo commerciale e a tratti appassionante ,che non lascia tracce e si puo' leggere in vacanza.
Indicazioni utili
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
La magia è ovunque... anche nel bosco dietro casa!
Il ritorno di Chiara Palazzolo, dopo la folgorante saga della giovane non-morta Luna, che abbiamo apprezzato particolarmente nell’esordio “Non mi uccidere”.
Alle spalle di un villaggio costiero calabrese, sorge il secolare querceto di Aus; nel folto del bosco, quattro ville ottocentesche.
Carla, indaffarata insegnante quarantenne, madre di tre figli, si trasferisce in una di queste, e presto si accorgerà di quali arcani influssi possa avere l’antico bosco su di lei, e sulla sua famiglia...
Un libro intrigante, che ci ha ricordato “L’ora delle streghe” di Anne Rice, per la capacità evocativa; consigliato alle aspiranti fattucchiere!
Piemme euro 19,50
Indicazioni utili
Un intreccio ben iniziato si perde in un finale co
Il romanzo muta troppo velocemente dalla cronaca familiare di una impegnatissima insegnante di inglese, Carla, alla storia "fantasy" di fatture, filtri, gatti randagi, cani neri e bambini contesi da streghe in lotta tra loro. Alcuni validi elementi che avrebbero avuto molto da dire (il rapporto tra lo stress dei genitori e l'adolescenza dei figli nelle famiglie contemporanee, il cinismo dei bambini, il sacrificio di una madre per il figlio, e soprattutto l'unicità dei genitori) non vengono neppure sviluppati. Un intreccio difficile e con troppi buchi rischia di far presto dimenticare ai lettori un libro la cui costruzione sembra avere basi solide ma poi traligna e delude.