Montagne in noir Montagne in noir

Montagne in noir

Letteratura italiana

Editore


Storie aspre e ruvide, come le montagne piemontesi che ne costituiscono lo sfondo affascinante e inquietante, e che nel contempo ne sono vere e proprie coprotagoniste. Cinque racconti del collettivo Torinoir che, dopo "Porta Palazzo in noir" e "Il Po in noir", mettono in evidenza il lato oscuro e misterioso della montagna, quello fatto di terribili e spaventose leggende che diventano all'improvviso reali e tangibili, quello di chi cerca attraverso un piano ben congegnato e un'impervia via di fuga un futuro facile, quello di chi approfitta di un ameno luogo di villeggiatura per commettere il più odioso dei crimini. Un angolo remoto dell'alta valle di Susa che nasconde un terribile segreto; un antico mito dell'alta Valsesia che diventa all'improvviso reale, troppo reale; un colpo in apparenza facile facile finito male nel cuore selvaggio della valle Varaita; il caso di un grande chef ucciso durante le registrazioni di un programma televisivo tra le mura del forte di Fenestrelle; una storia di spie e doppio gioco ambientata sulle montagne della vai di Lanzo durante la Resistenza. Miserie umane trasportate in luoghi inaccessibili, quasi che l'impenetrabilità dei monti possa nasconderle per sempre. Miserie messe al sicuro, perché chiuse tra le rocce granitiche, tra i ghiacci eterni come nella parte più inaccessibile della mente e del cuore degli uomini. Cinque storie noir. Da godere tutto d'un fiato. E una cosa è certa: dopo averle lette, le montagne non vi sembreranno più quel luogo sicuro, tranquillo, immutabile che avete conosciuto finora.



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Montagne in noir 2019-06-04 14:22:27 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    04 Giugno, 2019
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montagne atroci


Il collettivo di Torinoir pubblica Montagne in noir. Torinonoir è una associazione culturale torinese, nata con il preciso obiettivo di diffondere la narrativa di genere giallo torinese. E’ composta da valenti dodici scrittori che hanno pubblicato pregevoli libri. In questo caso il testo è una antologia, composta da cinque racconti scritti a due mani per ognuno da autori come: Beccaccini e Tallone, Dibenedetto e Girelli, Ballario e Giacchino, Ballacchino e Blini, Pandiani e Rinarelli. Completa il tutto una prefazione scritta da Patrizia Durante.
Come si evince dallo stesso titolo il testo gioca su un tema comune: l’ambientazione in montagna, poiché quest’ultima è considerata il luogo perfetto per storie del genere:
“Niente è più noir della montagna. Nessun ambiente può prestarsi con più facilità a storie intricate, contorte e terrorizzanti, perché le vette sono fatte per nascondere, celare e all’improvviso restituire, come quando il cielo si fa minaccioso e in un momento scarica acqua, fulmini e tuoni. Questioni di attimi, una folata di vento e le nubi vengono schiacciate per lasciare posto all’azzurro intenso e al sole prepotente e rovente.”
Cinque storie che raccontano, con perizia e metodo narrativo, le miserie e le bassezze umane trasposte in luoghi impervi, come ad esempio un angolo sperduto della Val Susa o un mito che caratterizza la Val Sesia, o il Forte di Fenestrelle che diventa il luogo per l’uccisione di un rinomato chef, impegnato in una gara di cucina. Una bella lettura di evasione, scritta con una prosa che coinvolge e incuriosisce il lettore più attento.

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