Milioni di milioni
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Guarda tutte le opinioni degli utentiOpinioni inserite: 11
La vita in un paese di poche anime
La penna di Malvaldi permette di trascorrere qualche ora in completa serenità, in una angolo di sicurezza emotiva che è gradevole eallo stesso tempo rassicurante.
Si potrebbe pensare che i racconti siano banali e prevedibili, ma sta qui la bravura dell'autore: rimane sempre uno spunto di riflessione su cui indugiare.
Anche in questo titolo, che non fa parte della serie del bar Lume, ci si immerge in una realtà che ad un primo sguardo potrebbe sembrare arcaica, un piccolo paese sperduto tra i monti popolato da cacciatori che si conoscono tutti.
In un paese del genere ci vivo, ma come direbbe Molvaldi ci sono piovuta, per cui mi sono immedesimata molto bene!
Lo stile di Malvaldi è lineare con un ritmo incalzante che costringe a rimanere incollati alla pagina fino alla risoluzione del caso.
La peculiarità dell'autore è non prendersi sul serio, riconoscere i propri limiti,.essere consapevole dell'opera che va a creare e questo fa si che ogni volta la lettura sia piacevole.
I personaggi trovano spazio per una evoluzione nello poco meno di duecento pagine, da macchiette si fanno vere figure tridimensionali foriere di sentimenti e recriminazioni, pochi dialoghi azzeccati permettono di comprendere la loro storia e dove mancano i particolari la nostra fantasia permette di colmare i vuoti.
Possono apparire stereotipati e in parte lo sono, espediente necessario alla comprensione delle azioni svolte, ma che non si fa limite alla sottostante sfaccettatura anche solomintuira delle varie personalità.
Una lettura leggera, piacevole ma che può lasciare il posto, soprattutto sul finale ad una riflessione sociale .
Indicazioni utili
“La gente, son persone”
“La gente, son persone” dice il sindaco di Montesodi Marittimo, arroccato borgo toscano abitato da una manciata d’anime, che fa da scenario a questo simpatico giallo.
E le persone, con la loro caratterizzazione paesana dal gusto tutto italiano, sono il cuore che rende questo libro così vivo e spassoso: le atlete rosarianti che sgranano a tempo record per tornare alle loro cucine, la maestra napoletana che dopo trent’anni è ancora considerata “una che viene da fuori”, il goliardico bar mono-marca e mono-fede-calcistica, le chiacchiere da sagrato sulla “cornificazione” collettiva che imperversa in paese. L’autore è davvero capace di farti immergere, con ironia, intelligenza e senso dell’umorismo, in questo microcosmo motesodano con le sue battute vernacolari e le sue trovate così toscane.
Per quanto riguarda la trama giallistica, l’impianto è quello classico (che più preferisco) con un delitto, una rosa di possibili colpevoli ristretta a pochi candidati, causa inaccessibilità del paese dovuta a una tempesta di neve, e una serie di indizi che via via disvelano la verità. La risoluzione non richiede di scomodare Poirot o Miss Marple, ma la storia è comunque carina e ben scritta e l’ambientazione irresistibile.
Una lettura leggera, capace di strapparti una bella risata. E non è poco.
Indicazioni utili
Malvaldi si legge sempre volentieri
Mi piace molto Malvaldi e devo dire che, a parte "argento vivo" libro che secondo me non sapeva di niente, adoro tutti i suoi libri a cominciare dai nonnini del Bar Lume sia quando si cimenta in altre trame.
Anche in questo caso ci si ritrova a indagare su un delitto, ma quello che piace dei suoi libri non è tanto l'ansia di scoprire il colpevole (spesso le trame sono molto semplici) ma quanto il contesto, l'ambientazione, che sono sempre particolari e spassose. Questo libro non fa eccezione, il delitto si consuma in un paesino sperduto dove abitano in due gatti, il suo modo di raccontare, sempre sul filo dell'ironia, e la caratterizzazione dei personaggi sono unici.
Lo consiglio a chi vuole godersi qualche momento piacevole, staccando un po' la spina
Indicazioni utili
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Giallo nostrano ruspante
Piergiorgio Pazzi è un trentenne medico genetista che si ritrova inviato per una ricerca medica in uno sperduto paesino toscano, Montesodi Marittimo. Qui trova Margherita Castelli, giovane ricercatrice storica che partecipa alla medesima ricerca scientifica: comprendere l'origine scientifica del perché gli abitanti nativi del piccolo paese mostrano una potenza e una forza muscolare molto superiore alla media nazionale.
Il giovane medico e la sua compagna, dopo una certa diffidenza iniziale, vengono ben accolti dai paesani ed iniziano la propria attività di ricerca.
Ma dopo circa una settimana accade un fatto inaspettato: l'anziana padrona di casa dove alloggia il Pazzi viene trovata morta sulla poltrona in salotto. All'inizio si pensa a morte naturale, ma il giovane medico fa un'altra diagnosi: la signora e' stata soffocata nel sonno.
Da qui è tutto un susseguirsi di pseudo indagini compiute dal maresciallo locale, a dir la verità poco avvezzo alle indagini, e da investigazioni parallele compiute da Pazzi con il fondamentale aiuto di Margherita.
Dopo alcuni giorni, rotto il velo di omertà che univa i compaesani, la verità verrà a galla e la ricerca scientifica potrà essere conclusa, non senza un finale inaspettato.
Un ruspante giallo nostrano scritto con grazia e sottile ironia.
Buona lettura.
Indicazioni utili
UN GAUDENTE SENSO DI SMARRIMENTO
L’ironia è una bella dote e in uno scrittore una virtù furba, poiché in pochi abbandonerebbero una lettura divertente, me compresa. Non avendo letto altro di Malvaldi, il suo stile fresco e caricaturale mi ha piacevolmente sorpreso (oltre che divertito moltissimo) nonostante tutte le recensioni lette in precedenza mi avessero già messo sull’avviso.
Montesodi Marittimo si erge solitario su una ripida collina toscana, circondato da ulivi e galline, abitato da anime pie, cacciatori e numerosi discendenti di un marchese chiaramente libertino. Piergiorgio e Margherita, genetista e filologa, vengono inviati dalla città con l’intento di scoprire una curiosa peculiarità degli abitanti del luogo, una forza abnorme. Durante la loro permanenza, una fitta nevicata isola il paese e nel contempo viene ritrovata cadavere l’anziana maestra. Piergiorgio, trovatosi tra gli indiziati, non può fare altro che interrogarsi e interrogare per scagionarsi dalle accuse.
Questo libro è considerato appartenente alla categoria che un tempo veniva chiamata dei “gialli all’inglese”, con indizi che dovrebbero portare il lettore alla scoperta dell’assassino. Ecco, io non ci sono arrivata…. mi sono un pochino persa tra le varie figliolanze e discendenze. Affascinata poi dall’ambientazione e dall’immaginarmi in questo paesino ricco di buffe persone, non ho forse saputo cogliere la trama dell’enigma.
Mi sono ritrovata disorientata, stavo leggendo un libro giallo e contemporaneamente mi sbellicavo dalle risate…raramente, forse mai, mi è capitato prima d’ora. Sicuramente procederò in seguito alla lettura di Malvaldi nella versione BarLume, curiosa di capire se mi accadrà la stessa cosa, sapendo che di certo ne varrà la pena perché il tempo speso ridendo è ben investito.
Indicazioni utili
Di Palla in Palla
E' la morte di una signora Palla a dare il via alle vicende in cui rimangono invischiati due “forestieri”, studiosi universitari in visita per una ricerca, e gli abitanti di Montesodi Marittimo, denominato “il paese più forte d'Europa”.
Attraverso un linguaggio da Vernacoliere, si concentra il romanzo sulla caratterizzazione dei personaggi, descrivendo personalità tipiche di tutti i paesini toscani o, più in generale, della provincia italiana. Il sindaco, il maresciallo, il prete e le pettegole, che affrontando con ironia, spirito di adattamento e arguzia le vicende quotidiane, tra un caccia al cinghiale, un gotto di vino e la recita del rosario, diventano investigatori e, coadiuvati dai due studiosi, riescono a risolvere il caso.
Come milioni di milioni di fiocchi di neve che cadono e, insieme, riescono a creare un soffice manto bianco così, in questo romanzo, l'unione del giallo alla rappresentazione dei personaggi e alla descrizione dei luoghi crea un intreccio divertente e attraente, in cui la comicità dei personaggi si mescola alla serietà degli avvenimenti senza mai essere irriverente o fuori luogo, ma dando forza e credibilità a tutta la storia.
Il risultato finale è un giallo "vecchia maniera", basato su indizi e deduzioni logiche che fanno sforzare le “celluline grigie”, per dirla alla Poirot, se si vuole giungere alla soluzione e, naturalmente, visto che parliamo di Malvaldi, arricchito da un po' di sano “humor toscano”, che, a mio avviso, non guasta!
Sicuramente consigliato.
Indicazioni utili
Investigazioni in Toscana
Si tratta di un giallo diverso dal solito, ambientato in Toscana e pieno di cinismo ed ironia.
Sì, avete capito bene un giallo che fa anche ridere.
Tutta la vicenda si svolge in una settimana ed il resoconto dei fatti viene elaborato qualche mese più tardi.
La scrittura è semplice e fluida, lo stile dello scrittore ipnotizza il lettore, non gli fa staccare gli occhi dalle pagine e lo conduce nel breve tempo a terminare il libro.
Passiamo alla trama del libro.
La storia si svolge in un paesino toscano molto scosceso.
La maggior parte delle persone nate in questo paesino non è stata riconosciuta dal padre naturale e codesto in punto di morte si pentirà del malanno fatto.
Questo paesino richiamerà alcuni studiosi dell’università proprio perché è “il paese più forte d’Europa”.
La brutta sorpresa ci sarà quando una forte tempesta di neve isolerà per giorni il paese ed uno degli studiosi troverà l’energica signora che lo ospitava, accasciata e priva di vita su una poltrona.
Attraverso una lunga serie di indizi si scoprirà che non si tratta di morte naturale, ma di omicidio premeditato.
La colpa verrà attribuita all’innocente studioso e l’unico modo per scagionarsi sarà quello di smascherare il vero assassino.
Che posso aggiungere? Merita di essere letto!
Indicazioni utili
Lettura gradevole
non molte pagine, ma ben scritte. questa volta non si parla dei "nostri" vecchietti del barlume, ma di personaggi bizzarri di un paesino ricoperto dalla neve. in esso si svolgeranno avvenimenti che culmineranno nella ricerca dell'autore di un omicidio. i personaggi possibili colpevoli sono pochi, poichè il paese è isolato dal resto del mondo da una forte nevicata. ognuno a modo suo è in possesso di un alibi, ma guardando bene bene......libro piacevole anche se a me mancano i personaggi del "barlume".
Indicazioni utili
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Un giallo ironico e leggero
Non conoscevo Malvaldi, noto soprattutto per i romanzi della serie dei vecchietti del BarLume (che non ho letto) e devo confessare che questo giallo non mi ha pienamente convinto. Non ci sono la sapienza e la freschezza narrativa di un Camilleri, non divertono le macchiette popolane di un Vitali, non traspare la scrittura brillante di un Soldati o di un Chiara : Malvaldi non coglie nel segno, pur narrando una vicenda popolare interessante e abbastanza intricata ma che non si esplicita in colpi di scena da tipico thriller. volgendo invece abbastanza quietamente ad un finale imprevedibile, sì, ma che non distoglie il lettore da sonni tranquilli. Insomma, un tipico romanzetto da sala d’attesa o da bibliotechina di villaggio turistico. La storia coinvolge due ricercatori, un genetista ( Piergiorgio) ed una esperta di archivi ( Margherita) , inviati in uno sperduto paesino, Montesodi Marittimo, per indagare sulla noméa di “paese più forte d’Europa”. L’imprevisto è costituito dall’assassinio della maestra del paese, un’anziana vedova con figlio poco raccomandabile : l’indagine, favorita dal fatto che un’abbondante nevicata isola il paese dal mondo, percorre varie strade fino alla soluzione alla quale contribuiscono la sagacia e la pazienza dei due protagonisti. Personaggi secondari ma descritti con taglio abbastanza convincente, sono il sindaco del paese (con moglie al seguito), il maresciallo dei carabinieri, un aitante sacerdote di colore che si divide tra salutari corse campestri, doveri del culto ed amorose attenzioni ad una enigmatica servotta, e altre figurine che completano un quadro ben circoscritto, in cui i caratteri e le vicende si diluiscono in un paesaggio imbiancato da “ milioni di milioni” di fiocchi di neve. Come “milioni di milioni” sono le stelle che Piergiorgio e Margherita, ormai prossimi all’innamoramento, vedono in cielo dalla collina del paese : stelle che (così termina il romanzo) “ a causa delle luci artificiali né Piergiorgio né Margherita sono in grado di vedere più “. Un finale romantico di una vicenda ironica e leggera, che ti lascia ben poco dentro se non il desiderio di conoscere l’autore attraverso le più note storie dei vecchietti del BarLume.
Indicazioni utili
Piacevole ma...
...meno riuscito della precedente "escursione" al di fuori del Bar Lume : "Odore di chiuso".
Si legge piacevolmente e la vicenda scorre via veloce, come sempre il giallo in sè non è niente di straordinario, è il contorno di macchiette esilaranti e situazioni grottesche a dare gusto alla storia.
Qui Malvaldi mi è sembrato un pò meno ispirato del solito , non ci sono personaggi che rimangono impressi nella memoria , strappa qua e la qualche sorriso ma questo curioso paesello con i suoi abitanti non mi ha stuzzicato più di tanto, il finale tra l'altro è un pò ...frettoloso (lo so ho il chiodo fisso!).
Non male ma non si eleva dalla "media" come altri lavori precedenti.