Merk e i gatti
Letteratura italiana
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Fantasia o realtà?
Per tutta la vita Filippo Merk è cresciuto accontentando i genitori, fisici pluristimati bramanti per il figlio un futuro nell’ambito scientifico che ricalcasse le loro orme, e covando un sogno segreto: scrivere storie per fumetti.
Dopo aver conseguito la laurea in fisica inizia a lavorare come sostituto docente nelle scuole espediente, che gli avrebbe consentito di continuare a coltivare in segreto la sua passione per i fumetti e trovare nel frattempo il coraggio per confessare ai genitori quali fossero le sue vere intenzioni. Ma è solo conoscendo Stella, la giornalaia, che Filippo trova quella temerarietà e al tempo stesso quella forza d’animo per mettere su carta quelle che sino ad allora erano solo idee e niente più. E nuovamente è Stella che riuscirà per la prima volta a mettere su “foglio e matita” quei pensieri che tanto affollavano la mente del fisico, perché la giovane ragazza ha un indiscutibile talento per il disegno. La stessa Stella che convincerà Filippo a darsi al giornalismo perché considerato come un settore ottimale per conoscere editori e le persone giuste per raggiungere quello che ora è divenuto il LORO sogno e traguardo, sarà la fortunata prescelta da una casa editrice che “si riserva di valutare la storia inviata” ma che si ritiene propensa e certa di voler incontrare chi dei due avesse disegnato l’opera.
L’invidia pervade Filippo, alla fine quello era il suo progetto ed il suo obiettivo, non ha la forza di essere felice per Stella, finge di esserlo ma alla prima occasione, e cioè quando viene mandato a seguire un Convegno di Fisica nel Varennese, scappa, fugge da lei e da quel sentimento; si auto convince che qualche giorno di separazione potrebbe essergli d’aiuto per “digerire ed accettare” la sua personale sconfitta finendo col farsi rapire dalle circostanze al punto di dimenticarsi di lei. Lei che gli ha dato il coraggio di affrontare i suoi genitori, lei che lo ha aiutato a concretizzare i suoi pensieri, lei che gli ha offerto amore incondizionato. Solo dopo qualche giorno si rende conto che la giovane a casa sta aspettando qualsiasi sua notizia. Avendogli dimostrato premure anche prima della sua partenza, come ha potuto dimenticarsene? Quando finalmente si decide a contattarla non vi riesce. Una volta pensa che lei sia già uscita per andare al lavoro, un’altra che probabilmente abbia avuto da fare, ma è solo quando non riesce a mettersi in contatto nemmeno con la propria redazione che comprende che qualcosa non va e che troppi elementi contrastanti si stanno susseguendo.
E cosa sono quelle urla, quegli strazi di Gatti che ogni notte alle 3 percepisce dalla sua stanza? Perché ogni mattino viene a conoscenza di un nuovo cadavere felino? Cosa lega i gatti alla teoria del silenzio del poco stimato fisico Ulrich? Perché questo sembra essere l’unico ad essersi accorto che l’apocalisse è vicina?
Un lungo racconto ricco di elementi enigmatici e misteriosi dall’inizio alla fine. Un romanzo mutevole e metaforico accompagnato da illustrazioni non scelte a caso bensì metamorfosi dell’evoluzione delle parole. Trame e personaggi variegati mai eccessivi e scontati.
Che sia tutto frutto della fertile immaginazione di Filippo, oppure quel che si prospetta nel finale altro non è che il preludio della “fine dei tempi”? E se non fosse altro che l’inizio di una nuova età dell’uomo? L’immaginazione del lettore è lasciata libera di librarsi e di optare per quel che ritiene essere la morale e la conclusione migliore.