Malatesta. Indagini di uno sbirro anarchico
Letteratura italiana
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Malatesta e il "Nero Ferrarese"...
Di questo libro ho letto la versione digitale, scaricata gratuitamente dal sito Feltrinelli.
Ho trovato questa lettura estremamente gradevole, esilarante, divertente e adatta a me che sto passando un periodo difficoltoso, quindi rilassante.
Il libro viene definito un thriller, ma in questo caso, devo, sia pure a malincuore, dissentire.
Del trhiller possiede alcune scene scarnificate ed edotte da una trama "giallo-noir", ma che risultano al lettore perfino tragico-comiche all'interno di una vicenda che viene raccontata con ironico compiacimento dall'autore.
Nella Ferrara osservata nell'epoca fascista, si muove la figura atipica di Malatesta, uno sbirro anarchico, molto competente e arguto nelle sue indagini, ma che gode di bassa stima all'interno del suo ambiente lavorativo; egli risulta a un'occhiata superficiale un tipo strano, inusuale: convive con una moglie separata, amante delle discipline orientali e con il suo compagno palestrato volgare, due figli che vivono in universo sperduto, immaginario, distratti ed amorfi e come ciliegina sulla torta una madre quasi paralitica ma che fuma marijana....che viene coltivata in giardino come fosse un'insalata...
Come può occuparsi di delitti e crimini un tipo così "particolare"?
Le vignette stilizzate che abbelliscono il libro rendendolo quasi un fumetto cronistico, sono bellissime e divertenti, sempre attinenti alla storia.
Eppure Malatesta, nonostante el sue quotidiane scappatelle alla legge, è un bravissimo poliziotto, competente e capace che riesce , malgrado tutto a sventare le trame di coloro che uccidono per noia, insanguinando la sonnacchiosa Ferrara con il loro comportamento criminoso.
In fondo, Mlatesta che preferisce la sua bicicletta all'automobile, che mangia spaghetti cinesi, che per andare in vacanza si rifugia in una casa di campagna vuota e lontana dal centro, lasciandosi alle spalle la sua rumorosa e atipica famiglia, a me resta molto simpatico.
Così come lui tutti coloro che pur non facendo parte della noiosa, comune normalità, sono tuttavia indispensabili per il bene comune.
Consiglio questa lettura a tutti, anche a coloro che amano le letture convenzionali.
Vi divertirete, così come mi sono divertita io.
Saluti.
Ginseng666
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Malatesta - Indagini di uno sbirro anarchico: Nero
Uscito per la prima volta nel 2007, questo romanzo breve segna l’esordio di Pietro Malatesta, poliziotto atipico nato dalla fantasia dell’ora quarantenne Mazzoni. Come ogni esordio, il libro si incarica di fissare gli elementi principali del personaggio e del mondo che lo circonda, così che l’investigazione in se stessa passa in qualche modo in secondo piano. L’intreccio è infatti lineare e, per venirne a capo, Malatesta deve far conto più su di un colpo di fortuna che sulle sue capacità investigative: a quel punto, per scelta dell’autore, il lettore conosce già il colpevole che non lo coglie certo di sorpresa, perché i rampolli dI un’alta borghesia annoiata che si trasformano in fascistelli criminali non si possono dire una novità. Molto più riuscita è invece la caratterizzazione del protagonista, anarchico ed ex ultrà calcistico con una cordiale antipatia per il basket, che, appena prima di perdersi come molti suoi amici, ha deciso di entrare in polizia, dove resta in fondo un elemento estraneo: accanto a lui, solo il biondo e taciturno Appuntato (è il cognome), mentre con le gerarchie è scontro continuo. Se questi difficili rapporti talvosta sconfinano nel clichè, molto più indovinata è la strana convivenza familiare (un po’ alla Malaussène) che si è concretata attorno a lui con madre dipendente da marijuana, figlio sulle nuvole ed ex-moglie convivente con il rozzissimo suo nuovo compagno: una buona base per ulteriori sviluppi a cui si aggiunge l’elezione a co-protagonista di una Ferrara (città natale di Mazzoni) colta nei suoi aspetti più marginali attraverso una serie di figure indovinate di gente sconfitta dalla vita. Bilanciando i difetti con i pregi, questo piccolo libro si lascia leggere con velocità e una certa soddisfazione visto anche che quello che si perde in suspence si acquista per le senzazioni agrodolci che si susseguono e per quelle battute che qua e là alleggeriscono l’atmosfera, oltre che per le stilizzate vignette di Andrea Amaducci poste a conclusione di ogni capitolo.
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Lo Starsky di Ferrara
Questo volumetto, dal sottotitolo Nero Ferrarese, fa parte di una trilogia di gialli scritta da Lorenzo Mazzoni, scrittore e blogger sul sito del “Fatto Quotidiano”. E’ composto da tanti brevi capitoletti, intervallati tra loro da disegni ideati da Andrea Amaducci. Ho trovato i disegni strepitosi; ognuno conclude il capitolo riassumendone, attraverso un’immagine, l’estrema sintesi. E’ il primo romanzo strutturato in questo modo che leggo e ho trovato questa idea geniale.
In questo primo romanzo ci viene presentato Pietro Malatesta, un poliziotto di Ferrara. Malatesta è un poliziotto semplice ma nello stesso tempo alquanto atipico. Eccentrico quanto basta, (imita perfino nel vestiario il suo idolo Starsky) dal carattere forte e deciso, spesso entra in contrasto con i colleghi di cui non approva i comportamenti, trovando affinità solo col compagno di squadra Appuntato.
Personaggi estremizzati fanno da cornice ad una città che viene descritta, invece, alquanto tranquilla. Questo stridere di contenuti non fa che accentuare anche l’eccezionalità di Malatesta rispetto agli ambienti in cui vive e in cui lavora. Un omicidio poi darà vita ad una serie di eventi che sconvolgerà un po’ tutti e tutti.
Che dire, questo romanzo tratta tanti temi, magari sfiorandoli, però comunque troviamo un po’ di tutto: amore, famiglia, lavoro, la periferia delle città, l’immigrazione. Alcuni tratti poi sono di estrema critica al sistema sociale stereotipato in cui viviamo…ma ora basta anticipazioni di trama, rischio di svelare tutto.
Però una cosa voglio ancora scrivere: questo romanzo anche tanto ridere. Tra descrizioni famigliari esilaranti ed incontri inaspettati si ritrovano situazioni veramente esilaranti. Non mi aspettavo sicuramente una lettura tanto piacevole,
Una lettura piacevole, leggera si, ma sotto sotto nemmeno troppo. Per certi versi è naturale un accostamento alla scrittura di Malvaldi Marco, anche se forse quest’ultimo ha una scrittura più “pulita” nel vero senso del termine.
Stringi stringi il succo è che vi consiglio assolutamente questo giallo italiano. E’ sempre molto bello ritrovare le atmosfere delle nostre città descritte dagli autori “nostrani”. Niente americanate, ma la buona e semplice ricetta italiana.
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tengo a precisare che questo romanzo in formato ebook è completamente gratuito.
in formato carteceo invece lo trovate in vendita insieme ai due episodi successivi.
da segnalare anche un quarto episodio "la tremarella", il cui ricavato andrà a sostegno dei terremotati d'Emilia.