Lo stupore della notte
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 3
Il senso della giustizia
Bellissimo giallo italiano, con tinte fosche, che racconta la storia di poliziotti della squadra antiterrorismo di Milano, per cui l’odio ed il senso della giustizia sono la malta che li tiene uniti. Una vita sempre a contatto con il rischio. I sensi costantemente impregnati di adrenalina. Il senso dell’urgenza, di intervenire per non arrivare troppo tardi. Il senso della protezione della cittadinanza. La devozione verso il lavoro. Il dimenticare anche se stessi e la propria vita. Tutti ingredienti di un mix di azione, coraggio, doppio gioco, che ti fa correre attraverso queste pagine, fino ad arrivare ad un finale inaspettato.
Indicazioni utili
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Una donna lotta contro il terrorismo integralista
Il giallista Piergiorgio Pulixi torna in libreria con Lo stupore della notte, un libro un po’ violento e crudo, ma di grande attualità, perché tratta il tema del terrorismo di matrice islamica. Protagonista assoluta della narrazione è al dottoressa Rosa Lopez, che:
“aveva uno stato di servizio impeccabile. (…) Si era fatta le ossa combattendo la ‘ndrangheta in Calabria per sette anni, arrivando a sporcarsi le mani dopo la morte del suo diretto superiore- con cui si vociferava avesse avuto una relazione- ucciso da un commando di mafiosi, ma uscendone senza nemmeno una macchia sul curriculum. Insieme a un gruppo tosto di sbirri della vecchia scuola aveva fatto piazza pulita della cosca dei Macrì, spezzandone la morsa più che ventennale. Successivamente aveva vinto il concorso interno per commissario, laureandosi con il massimo dei voti. (…) I suoi superiori avevano visto del potenziale in lei e l’avevano mandata a Milano: DIGOS all’inizio (…). E successivamente in una squadra speciale per contrastare il terrorismo islamico, in cui aveva spiccato per intuito investigativo e spirito di servizio. (…)Dal 2011 al 2014 era stata distaccata ai Servizi, chiamata a lavorare per l’intelligence italiana, l’AISI, l’Agenzia informazioni e sicurezza interna. (…) Al momento Rosa Lopez era a capo dell’Unità speciale contro il terrorismo di matrice islamica dell’Antiterrorismo milanese.”.
Una donna dura, che in questo libro, oltre a dover affrontare, con durezza e cinismo, un avversario implacabile, deve fare i conti con le proprie paure, i propri demoni personali. Il suo compagno, infatti, da mesi giace in coma irreversibile in una clinica di Milano, ferito durante un’operazione di polizia, e lei, oltre a pagare una salatissima retta, deve fare i conti con i sensi di colpa e la mancanza dell’amato. E’ difficile in un simile contesto avere la lucidità necessaria ad affrontare un nemico così scaltro. Al punto di non conoscerne neppure l’identità. Qui, infatti, è costretta ad ingaggiare una dura lotta con il Maestro, una specie di fantasma tanto pericoloso quanto infido, per cui:
“Il Maestro era una figura mitizzata che aveva assunto quasi le forme di una leggenda metropolitana. Si vociferava che fosse il maitre à penser del radicalismo islamico dell’Isis in Europa, la mente della campagna del terrore in Occidente che dirigeva nell’ombra le cellule jihadiste europee, il teorico di una nuova jihad volta al terrore totale.”
Ad affiancarla ci sono uomini fidati appartenenti alla sua squadra, ma anche una strana organizzazione, che fa capo ad una segreta Agenzia di intelligence, con sede al misterioso Lovers Hotel:
“Il Lovers Hotel non esiste né virtualmente né burocraticamente. (…) Puoi individuarlo soltanto se sai della sua esistenza e la precisa ubicazione, perché dall’esterno non diresti nemmeno che è un albergo. Da fuori pare una vecchia palazzina squadrata in stile razionalista.
Il Lovers risultava essere un centro di sorveglianza e analisi strategica infra-agenzie, un bel nome in burocratese per definire quello che in realtà era un centro fantasma di detenzione e tortura….”.
Indagini segrete, criminali incalliti e pericolosi, attentati, sono gli ingredienti precipui di questo libro. Una trama perfetta ed ottimamente congegnata, intelligentemente costruita. Su tutto veleggia la presenza fortissima della città di Milano, descritta con perizia nei suoi tanti quartieri, nel suo essere metropoli ammaliante e tecnologica, così come, al contrario, nel suo essere multiforme. Un libro “per stomaci forti”, potente e profondo. Una lettura d’attualità.
Indicazioni utili
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Rosa Lopez
Lo stupore della notte … di Milano, scenografia perfetta per questo giallo, crime, thriller, poliziesco, dalle tinte forti, ricco di colpi di scena, con un finale mozzafiato, con una tensione adrenalinica in crescendo capace di mettere a dura prova il lettore. Secondo me è proprio questa particolare mescolanza di generi che si alternano, a caratterizzare il romanzo che, senza ombra di dubbio, tiene sulle spine il lettore fino alla fine.
In una Milano, bella e pericolosa, ricca di contraddizioni, dalle svariate sfaccettature, descritta nei particolari, dai quartieri eleganti con appartamenti da sogno alle strade più malfamate e pericolose, frequentate da extracomunitari allo sbando e giovani per lo più dediti allo spaccio, si sviluppano le vicende dei vari personaggi. Il Maestro mente criminale sottilissima e persuadente, sta organizzando una serie di attentati terroristici nei luoghi nevralgici della città, attirando a sé, come collaboratori, uomini e donne dai vissuti tormentati, segnati dalle tragedie, dalle perdite più sofferenti e dalla povertà, collocati inoltre ai margini estremi della società.
Figura di spicco del romanzo è Rosa Lopez, una poliziotta perspicace, tenace e determinata, preparata e formata ad affrontare tutto; Rosa dopo aver lavorato in Calabria nella guerra alle cosche, si trova a Milano, capo unità speciale contro il terrorismo di matrice islamica; Rosa lavora un numero elevatissimo di ore al giorno, non ha domenica né festività, ha atteggiamenti e professione maschile ed è a capo di uomini armati e preparati, quello che conta per lei è la carriera, non può costruirsi una famiglia, la sua vita privata è in crisi, la sua casa spoglia, asettica e trascurata; soffre per il compagno collega, in coma in casa di cura, a cui hanno sparato durante un’operazione difficile e delicata, soffre e si sente in colpa per lui. Dietro la dura scorza del poliziotto, emerge lentamente una femminilità delicata che non può esprimersi perché la donna deve proteggere la città e tutti attendono le sue direttive.
Per descrivere questo intreccio complesso e articolato, lo scrittore si serve di paragrafi brevi e diretti che possono alternare realtà completamente diverse, il lettore si trova immerso nel lussuoso, moderno e perfettamente accessoriato attico con vista sul Duomo innevato, per passare nel paragrafo successivo alla storia straziante della mamma che ha perso il figlio in guerra e sta abbandonando il secondo, sacrificandosi per lui. Questa rappresentazione variegata di tutti gli aspetti della realtà è descritta con il solito stile scorrevole e la solita scrittura pulita e diretta; l’autore non tralascia nulla, dalle torture, alle sofferenze, ai momenti più teneri, alle debolezze umane, la sua brillante penna non perde mai verve e brillantezza, anzi questa capacità di descrivere i vari e diversi aspetti dell’esistenza, ravvicinati e con lucida razionalità, dimostrano spessore culturale e preparazione in materia.
Oltre a Rosa, i personaggi sono molti, quasi tutti collegati alla sua realtà; ben descritti i collaboratori della sbirra, il suo fascinoso amante, il collega che la ama e non accatta il suo rifiuto, inoltre spie, agenti CIA, traditori e hacker. Originalità anche negli ambienti, quasi tutti inseriti nella realtà milanese; colpisce subito il Lovers Hotel, l’autore si sofferma oltre che nella sua descrizione, anche nella sua storia e in tutte le trasformazioni che ha subito nel tempo, da hotel elegante a bordello a luogo che non esiste sulla carta ma dove avvengono interrogatori e torture. Lo scrittore sa servirsi e utilizzare tutti gli spazi temporali, il susseguirsi delle vicende avviene di giorno ma anche di notte, momento ottimale per colpire in modo nefando e criminale. Sono presenti anche flashback relativi alla biografia di un personaggio chiave ma anche alla storia di un luogo come il Lovers.
Un libro che scorre via con leggerezza ma che arricchisce il lettore di tanti aspetti del mondo e della vita, soprattutto mette in luce come mentre passeggiamo con i nostri cari per le strade della città, tutto può sembrare tranquillo ma la realtà può nascondere insidie e dinamiche complesse e pronte a ribaltare la quotidianità, dinamiche a noi totalmente oscure.