Narrativa italiana Gialli, Thriller, Horror Le venti giornate di Torino
 

Le venti giornate di Torino Le venti giornate di Torino

Le venti giornate di Torino

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Le venti giornate di Torino erano iniziate il 3 luglio di dieci anni prima: la siccità, l'insonnia collettiva, i cittadini che vagavano come fantasmi per le strade del centro storico, le grida misteriose, le statue che sembravano aver preso vita, e soprattutto una orribile catena di omicidi. Poi, dopo venti giorni, tutto era finito, all'improvviso, come era cominciato. E nessuno aveva più voluto parlare di quella storia. Dieci anni dopo, un anonimo investigatore dilettante decide di indagare per scrivere un libro su quella vicenda. Perché l'insonnia di massa? E chi erano, e da dove venivano, le mostruose figure di cui troppe testimonianze raccontano? E soprattutto, che nesso c'era tra quanto accadde e la biblioteca che era stata aperta presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza? Una biblioteca assai strana, dove non si trovavano i testi pubblicati dagli editori, ma scritti di privati cittadini, che rivelavano i loro pensieri più intimi e profondi, molto spesso terribili, e li mettevano in condivisione con altri cittadini come loro. Non passerà molto prima che il protagonista si renda conto che quella orribile stagione si è conclusa solo in apparenza, e che le forze oscure che avevano scatenato quei drammatici giorni di violenza cieca sono ancora presenti e vigili. Un romanzo inquietante, profetico in modo inspiegabile, principale opera di un autore ingiustamente dimenticato.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0  (1)
Contenuto 
 
2.0  (1)
Piacevolezza 
 
3.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Le venti giornate di Torino 2018-01-31 09:56:35 ornella donna
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    31 Gennaio, 2018
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

un romanzo sui net-work infausto e previdente

Un romanzo inquietante, profetico e maledetto questo Le venti giornate di Torino di Giorgio De Maria. Pubblicato per la prima volta nel 1977, fu inizialmente ignorato. Ora viene pubblicato da Frassinelli, ma devo dire che la lettura non mi ha entusiasmato, né molto convinto. Giovanni Arduino nella postfazione scrive:

“Le Venti giornate di Torino è l’unico, autentico romanzo maledetto italiano. Non è una boutade a casaccio, ma a stabilirlo sono la trama, atmosfera, vita dell’autore, legami, connessioni, effetti sui lettori.”.

Siamo a Torino, in un caldo afoso mese di luglio. Una strana insonnia coglie gli abitanti della città, che come tanti zombie vagano, barcollanti ed indecisi, per le vie del centro città. Fino a che non ci scappa il morto. Uno degli insonni viene preso e sbattuto con il viso contro gli alberi di un famoso controviale della città. Il suo viso è irriconoscibile, la sua morte imprevedibile. Le statue e i monumenti prendono vita e si animano inquiete, alla Casa della Divina Provvidenza si costituiscono strane biblioteche, con assidui frequentatori che paiono avere tutti qualcosa da nascondere, più che da comunicare. E uno strano avvocato Segre, che parla e non parla, dice e non dice. Il protagonista vuole fare luce su questi “venti giorni” che hanno oscurato Torino, che sono state fonti di non poche leggende metropolitane. Ma tutto conduce all’ineludibilità di un destino che non ci è dato conoscere, contro cui è inutile combattere.

Un romanzo gotico, distotipo, oscuro, misterioso, arcano e irrazionale. Un romanzo raccapricciante, che svela con incredibile anticipo il lato oscuro dei social media con una chiaroveggenza che sa dell’incredibile. Unico aspetto che ho apprezzato, in verità.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli