La superba illusione
Letteratura italiana
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Delle fotografie compromettenti
Dopo Acque torbide ricompaiono sulla scena letteraria la coppia Novelli – Zarini e il loro investigatore privato Michele Astengo con La superba illusione. Ritroviamo, inoltre, anche Genova, i suoi vicoli, le sue storie, i pensieri e i dubbi dell’ispettore. Qui Michele Astengo riceverà la visita di un suo vecchio amico-nemico Matteo Barisone, che gli chiede di fargli un favore. Lui accetterà, con qualche ritrosia per un passato carico di astio, ma il lavoro è lavoro.
Il libro ha pochi personaggi e pochi discorsi diretti. In prima persona a parlare è l’investigatore diretto, dotato di uno spiccato sarcasmo, riesce a strappare in chi legge sempre un sorriso. Ai suoi interlocutori, però, non può che essere antipatico, ma a lui interessa poco, si astiene, infatti, appena può dai rapporti sociali con gli altri. Neanche l’universo femminile lo attira, in quanto il matrimonio naufragato lo ha segnato irreparabilmente. Ma esistono donne affascinate da uomini che sono dei veri e propri casi clinici, e così anche lui, saltuariamente riesce ad avere storie d’amore.
Il giallo inizia dalla richiesta del suo amico di recuperare delle foto compromettenti, che ritraggono l’imprenditore in compagnia di donne avvenenti diverse dalla moglie… Le foto sono state scattate da famosi gossipari della zona che ricordano due personaggi noti al grande pubblico. Uno dei due nel romanzo si chiama Fabrizio Re, e la somiglianza non può che essere evidente…..
Da qui si parte, per giungere alla scoperta di quella che è, appunto,
“la superba illusione”.
Il tutto inserito in un contesto particolare, dove apparire è la sola cosa che conta, e che tutti i mezzi sono leciti per ottenere lo scoop, soprattutto per chi ha dalla sua una grande disponibilità finanziaria.
Il libro è veloce, scorrevo, divertente, a volte anche poetico:
“Di solito mi sedevo su uno dei tanti tavolini fuori, sotto la tenda gialla circondato dalle fioriere. Un po’ di natura in mezzo allo smog. Come un fiore che nasce dal cemento.”
La bravura dei due autori sta nell’imbastire una storia accattivante mescolando elementi al lettore familiari: come l’arrogante paparazzo Fabrizio Re, socio dell’agente dello spettacolo chiaramente omosessuale Gianvi Boeri, che non può che richiamare alla mente le storie di Fabrizio Corona e di Lele Mora, le battute terrificanti alla Hap & Leonard dei romanzi di Lansdale, le prostitute sottoposte a chirurgia plastica per essere trasformate in copie perfette di dive dello spettacolo di L. A. Confidential di Ellroy, per culminare nelle pagine dedicate alla cura delle orchidee in sera del Nero Wolf di Stout.
Una lettura intrigante ed appassionante come non mai.