La sposa scomparsa La sposa scomparsa

La sposa scomparsa

Letteratura italiana

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La misteriosa scomparsa di Carmen, poco prima delle sue nozze, è rimasta a lungo senza risposta e la polizia ha archiviato il caso. Ma c’è chi non si dà per vinto e vuole seguire le esili tracce che la vittima ha lasciato dietro di sé. Nel generale scetticismo delle autorità, un singolare trio di improvvisate investigatrici si impegna a dissipare la nebbia che circonda quella storia. Sono Vittoria, Libera e Iole, rispettivamente figlia, madre e nonna che abitano, tutte insieme, in un quartiere popolare vicino ai Navigli di Milano. A dispetto delle stridenti diversità generazionali e dei bisticci che ne seguono, le tre intraprendenti signore riusciranno a trovare, in modo originale, il bandolo della matassa.



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La sposa scomparsa 2024-09-03 15:52:30 Lonely
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Lonely Opinione inserita da Lonely    03 Settembre, 2024
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Libera, Iole e Vittoria

Tre donne, tre generazioni, una, Iole, la nonna, un po’ hippie, alle soglie della terza età, che però non si sente affatto vecchia; la figlia, Libera, di nome e di fatto, una bella donna dai lunghi capelli rossi che nonostante molti pretendenti non riesce a legarsi a nessuno dopo la morte misteriosa del marito Saverio; la terza, Vittoria, la nipote, poliziotta come il padre, scontrosa e lunatica.
Il luogo è Milano, per la precisione quartiere Giambellino, dove Libera ha trasformato il vecchio casello ferroviario di suo nonno nel suo laboratorio dove crea bouquet di nozze personalizzati.
Il giallo parte dalla richiesta accorata della mamma di una ragazza scomparsa, ventisette anni prima, che ha bisogno di sapere quello che è davvero successo a sua figlia Carmen, e per questo chiede aiuto a Libera, facendo leva sull’amore materno, per far riaprire il caso, da Vittoria, che è stato archiviato, senza alcun esito.
E’ convinta che la polizia all’epoca abbia tralasciato alcune piste secondo lei evidenti.
Libera insieme a sua mamma Iole, nonostante la ritrosia di Vittoria, si buttano a capofitto in questa indagine, e senza metodo ed esperienza, scoprono alla fine una verità impietosa e crudele.
Il libro, di Rosa Teruzzi, scrittrice e giornalista, è un giallo sentimentale, scritto in modo semplice e fluido, ha una buona descrizione dei personaggi e una trama articolata con un bel finale a sorpresa.
Decisamente poco impegnativo, ma piacevole lettura di evasione.

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La sposa scomparsa 2019-04-08 12:30:39 luvina
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luvina Opinione inserita da luvina    08 Aprile, 2019
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La fioraia e il cold case

“La sposa scomparsa” è il primo di tre romanzi gialli dell’autrice Rosa Teruzzi; tutti e tre i romanzi hanno come protagonista una famiglia di sole donne Libera, Vittoria e Iole, rispettivamente mamma, figlia e nonna. Abitano a Milano in un vecchio casello ferroviario ristrutturato dove Libera ha anche la sua attività di creatrice di bouquet da sposa; Vittoria è invece una poliziotta scontrosa e difficile che non ha mai elaborato la morte violenta del padre; la vera perla di questa strana famiglia è Iole, mamma di Libera, un personaggio anticonformista, esuberante, leggero, una hippie della prima ora, seguace dell’amore libero, dell’amicizia, frequentatrice e creatrice di corsi di yoga e autocoscienza e molto smart fra cellulari, social e tablet. Il caso che si troveranno loro malgrado a risolvere è un “cold case” del 1988, la storia di una ragazza scomparsa e mai ritrovata. Il romanzo ha una trama molto convincente, ben delineata anche nel riportarci indietro di trent’anni nell’era pre internet, la scrittura è fluida e scorrevole, si legge con piacere. E’ un libro anche un po’ furbo, ci descrive una Milano insolitamente piovosa nel mese di luglio, i suoi quartieri, i navigli e i dintorni ma ci delizia anche con veri manicaretti assolutamente vegetariani che ogni giorno Libera porta in tavola apparecchiata come se fosse festa. Speciale è la soluzione del caso, veramente inattesa la soluzione, mentre il finale rimane aperto proprio perché le nostre tre protagoniste possano tornare a farci compagnia. L’ultimo consiglio è un avvertimento: Attenzione dà assuefazione!

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Consigliato a chi ha letto...
Bisognerà leggere gli altri due romanzi della serie
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La sposa scomparsa 2016-09-19 07:53:21 Amante di Libri
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Amante di Libri Opinione inserita da Amante di Libri    19 Settembre, 2016
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La ricerca di un riscatto

Il libro intitolato “La sposa scomparsa” ruota intorno alla vicenda di Carmen Minardi, una donna in procinto di sposarsi di cui viene dichiarata la scomparsa. Esso era un caso ormai chiuso di cui si era occupata Vittoria, giovane agente di polizia, che per mancanze di prove aveva ritenuto irrisolvibile. Tuttavia, la madre della ragazza non si rassegna e si presenta alla porta della casa dell’agente, avendo l’opportunità di fare la conoscenza della madre Libera e della nonna Iole. Le due donne impietosite dalla storia della signora cercheranno di aiutarla, riapprendo un caso ormai sepolto da anni.

“Rosalia chiuse gli occhi e si concentrò, come se non volesse dimenticare nemmeno una sillaba: Vado a vincere la mia guerra”

Indagini, intrighi e misteri sono alla base di questo romanzo scritto da Rosa Teruzzi. Attraverso uno stile semplice e melanconico, l’autrice ha tracciato una storia di cronaca nera intrecciata alle vicende di tre donne: Vittoria, impavida e severa agente di polizia che non si arrende alla morte del padre Saverio, caso rimasto irrisolto; Libera, madre apprensiva e preoccupata per la vita della sua giovane figlia ma anche una donna intimidita e impaurita di rifarsi una vita dopo la morte del marito ed infine abbiamo Iole. Iole, madre di Libera e nonna di Vittoria, è il personaggio più particolare del libro. Briosa, attiva e curiosa spingerà Libera tra le braccia dei pretendenti e ad aiutarla nel caso di cronaca. La storia non appare mai banale nè scontata, anzi è piena di colpi di scena. Lo stesso finale appare sconvolgente ed improvviso, io stessa non sarei mai arrivata a tale conclusione. Tuttavia, avrei trattato di più il caso della morte di Saverio, visto che è una vicenda che sta molto a cuore alle protagoniste, anche perché rimane un punto interrogativo su tutta la vicenda. Appassionante, coinvolgente ed intrigante questo romanzo terrà incollato il lettore alle pagine sino alla fine di esso. Inoltre una cosa che mi ha colpito molto è l’importanza che Libera da ad ogni singolo fiore. Infatti i suoi bouquet vengono considerati dei portafortuna, proprio per la cura che lei riserva nella cura e realizzazione.

Consiglio vivamente la lettura piacevole di questo romanzo giallo. Si presenta come un misto tra un libro di cronaca contornato da battute ironiche che smorzano la drammaticità dell’accaduto.

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Per chi ha letto Sherlock Holmes o libri di casi di cronaca o di investigamento
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La sposa scomparsa 2016-09-08 04:40:45 Pupottina
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    08 Settembre, 2016
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Due Miss Marple a Milano

Dalla redazione di Quarto Grado alle commedie in giallo, ROSA TERUZZI è una esperta di cold case e in LA SPOSA SCOMPARSA ce ne propone uno davvero molto interessante ed attuale, tanto verosimile da farcelo sembrare autentico. Il merito è anche nella caratterizzazione a tutto tondo dei suoi riuscitissimi personaggi: tre donne con un intuito particolare, ma in possesso anche di sensibilità e ostinazione.
Niente può fermare Libera, Iole e Vittoria. Tre personaggi che ti entrano nel cuore e, da donna, non puoi non ritrovarti nelle loro riflessioni sulla vita, l'amore, il lavoro e le vicissitudini della vita.
Libera è una donna appassionata di romanzi gialli, proprietaria di un casello ferroviario, dove ha ricavato un negozietto di fiori per realizzare i suoi, tanto pubblicizzati e controversi, bouquet nuziali. Libera è anche la vedova di un poliziotto, Saverio, morto in circostanze misteriose, quando la figlia, Vittoria, era ancora una bambina. Intrappolata tra le pagine dei suoi gialli preferiti e nel dolore per la perdita del marito, Libera ha rinunciato a indagare per scoprire tutta la verità sulla dipartita di Saverio. Si è rassegnata e ha imparato a convivere con tutti i perché di cui non saprà mai la risposta. Questa sua rassegnazione la porta ad avere un rapporto conflittuale con la figlia, Vittoria, la quale, ormai cresciuta, ha seguito le orme paterne. È una poliziotta con un alto senso del dovere. A completare l'allegro trio, c'è la madre di Libera e nonna di Vittoria, Iole, una quasi settantenne, disinibita e con la passione per gli uomini e le discipline tantriche. Insolitamente, è l'unica del trio a non avere problemi di cuore e quella che strappa ai lettori non pochi sorrisi.
E così che Libera si trova a convivere tra "sua madre, la sfacciata, e sua figlia, la sfinge, che si tengono testa reciprocamente: due autentiche femmine alfa, ognuna a suo modo."
In una, stranamente piovosa, giornata di luglio, Libera e Iole, conosciuta Rosalia, la donna vestita interamente di nero, non possono fare a meno di provare compassione per lei e volerla aiutare. Il lutto, ormai perpetuo, di Rosalia è dovuto al dolore per la misteriosa scomparsa, di sua figlia Carmela, avvenuta ventisei anni prima. La donna non ha mai scoperto la verità. Il caso è ormai archiviato, ma Rosalia, da madre, non si rassegna a non poter più riabbracciare sua figlia o, almeno, a poterla seppellire in un'urna confortata dal pianto. Libera non può smettere di chiedersi cosa farebbe se fosse al posto di Rosalia e sua figlia Vittoria scomparisse misteriosamente. Lei ha già una spina nel cuore, quella che le si è conficcata dopo la morte di Saverio, e non potrebbe sopportarne un'altra. Per questo motivo, Libera intercede con Vittoria in favore di Rosalia e riesce a far riaprire il caso, ma anche a far luce sulle misteriose vicende legate alla sua scomparsa.
Per risolvere un caso, impronte digitali e dna non bastano, se manca un po' di intuito femminile.
"Come avrebbe agito, al posto suo, uno degli investigatori dilettanti dei romanzi che amava?" Libera, troppo platealmente sosia di Julianne Moore, non passa inosservata. Si pone tante domande, cui dare risposte, che trova grazie alla collaborazione di sua madre Iole e dei suoi personalissimi metodi d'indagine.
LA SPOSA SCOMPARSA è un giallo che ho amato dalla prima all'ultima pagina e, visto gli indizi disseminati nel finale, spero vivamente che ci sia presto un seguito.

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