La scrittrice del mistero
Letteratura italiana
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Opinioni inserite: 6
Di Lucrezia Borgia ce n'è più d'una
Non è un vero e proprio giallo, anche se la protagonista di questa serie di romanzi è una ghostwriter esperta nella scrittura di gialli, alle spalle di ben più appariscenti autori, però il cuore della storia è comunque un mistero da risolvere, quindi l’approccio narrativo è quello tipico di un giallo. Anche se non c’è il morto. E’ un libro che offre uno spaccato di grande ironia giovanile, una freschezza di stile che si apprezza subito, perché la lettura è resa frizzante e scorrevole e strappa immediata simpatia. La storia è forse un po’ debole, complici anche alcuni intermezzi, poco utili ai fini della storia, e che allungano un po’ troppo, a mio parere, la catena degli eventi, facendo perdere nel lettore la concentrazione e la voglia di scoprire l’identità della Lucrezia Borgia dei giorni nostri.
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Parole, parole, parole
Parole, parole, parole, canta Mina. Parole, parole, parole, perché se sei una ghostwriter e hai passato la vita a prestare la tua voce e nascondere la tua identità dietro una cortina di carta, allora, inevitabilmente, per te è sempre una questione di parole.
Tutto è facile, per Vani Sarca, a parole: comporre bestsellers, impersonare gli altri, dissimulare le proprie fragilità. Ma questa volta è diverso. Perché dopo anni di anonimato, adesso sembra che la vita le stia chiedendo proprio il contrario: di tirare fuori sé stessa. Non solo sul fronte sentimentale, prendendosi cura di un amore appena sbocciato e di una felicità che sembra troppo bella per essere vera; ma anche sul fronte professionale, dove, per la prima volta, un celebre autore internazionale di thriller l’ha investita di un duplice ruolo, non solo scrittrice-ombra ma vera e propria protagonista.
Questo capitolo della simpatica e frizzante serie di Alice Basso è un gioco di incastri: un giallo con protagonista Vani Sarca dentro un giallo con protagonista Vani Sarca. Gioca l’autrice a far rimbalzare dall’uno all’altro le stesse domande. Quali sono gli ingredienti per confezionare un mistery di successo? Qual è la giusta dose di rosa, nero, rosso da mescolare? E, soprattutto, i protagonisti valgono più delle storie?
Arrivata all’ultima pagina, questa volta direi proprio di no. Non è infatti bastato un personaggio originale e riuscitissimo a reggere il romanzo; sarebbe servito qualcosa in più: più trama, più tensione, più sale.
La chiave del successo di questa serie sono sicuramente l’ambientazione nel mondo dell’editoria e l’ironia a tratti dissacrante di una protagonista davvero irresistibile. Purtroppo, il bagno di melassa e buoni sentimenti in cui l’autrice ha intinto le pagine ha a mio avviso tolto, invece di aggiungere. Nemmeno la scrittura briosa, le interessanti citazioni letterarie e il “coup de theatre” finale riescono a ravvivare una storia davvero esilissima.
“Vorrei proprio sapere perché le fiabe, i romanzi, i film, non raccontano mai la vita dopo il lieto fine”, si chiede a un certo punto Vani. Ecco, forse un motivo c’è se le commedie romantiche non ci mostrano mai cosa accade dopo quel bacio perfetto, immortalato nell’ultimo fotogramma. Perché quella storia è finita, serve ora una storia nuova.
Una lettura nel complesso graziosa ma sicuramente meno riuscita rispetto ai precedenti episodi.
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UN MIX TRA IRONIA E CITAZIONI
Mi piace Alice Basso, mi piace come scrive senza essere pretenziosa, mi piace la sua ironia e i suoi personaggie in questo quarto romanzo della serie con protaginista Vani Sarca mi sono molto divertita.
Non è la classica tipologia di libri che leggo ma ho trovato in quest ' autrice una scrittura frizzante , una vera amante della letteratura con le citazioni che ci fornisce nei vari romanzi, insomma una persona che conoscendo la potrebbe avere molte cose in comune con me.
Aggiungiamoci poi che la protagonista Vani viene descritta come una Lisbeth Salander all'italiana (personaggio della saga Millennium che ho adorato) ha fatto breccia su di me come lettrice.
In questo romanzo in specifico ritroviamo tutti o personaggi già conosciuti, in particolare l'ex fidanzato Riccardo che viene minacciato di morte. Vani si impegnerà controvoglia a rintracciare il colpevole insieme al suo nuovo fidanzato, il commissario Berganza. Devo dire che sotto sotto a me piace ancora molto il personaggio di Riccardo sebbene sappia cos'ha combinato nei volumi precedenti.
La trama centrale è circondata da varie altre sottotrame: l'adolescente Morgana e il suo primo amore, la sorella di Vani e la sua separazione e la vita privata di Vani, difficile da ritagliare ma che diventa finalmente possibile e reale.
È il romanzo in cui ho trovato più messaggi per il lettore, una specie di positività e invito all'amore, all'integritá morale e alla bontà verso il prossimo nonostante sia risaputo che la civiltà e i suoi valori siano in continuo degrado e decadimento.
Il finale delle indagini è forse leggermente scontato ma mi è piaciuto lo stesso , mentre il finale del romanzo in sé è stato molto più interessante.
Consiglio quest'autrice perché sa scrivere, sa divertire e anche perché no, appassionare.
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Finalmente l'amore
«Non un giallo, però» sorride il commissario. «Lo sa? Secondo le regole del giallo classico, il suo non sarebbe nemmeno un caso degno di un romanzo. Perché non si è nemmeno preso la briga di morire, e non si può scomodare un lettore per trecento pagine senza nemmeno dargli un morto.»
«S.S. Van Dine», cito annuendo a mo' di eco. «Più il morto è morto, meglio è.»
Ironica ed autoironica Alice Basso, che torna ad aprile 2018 con un nuovo romanzo della serie con protagonista Vani Sarca, talentuosa ghostwriter e consulente della polizia.
Ritroviamo tutti i personaggi, ormai familiari, che ci hanno fatto compagnia durante la lettura dei precedenti libri della serie: l'amica adolescente e l'amica anziana di Vani, l'ex fidanzato e scrittore, Riccardo, che sarà al centro di un delicato caso di stalking e naturalmente, l'affascinante commissario Berganza. Finalmente l'amore ha trionfato e Vani e il commissario si sono messi insieme.
In effetti quest'ultimo scritto della Basso ha forse più le sembianze di un romanzo rosa che di un giallo, condito con alte dosi di ironia.
Lo stile dell'autrice è brillante ed effervescente, le pagine sono disseminate di citazioni: tutto ciò rende la lettura piacevole. Ho notato però, purtroppo, dei difetti che nei volumi precedenti della serie erano soltanto accennati e che qui invece mi sono apparsi evidenti.
In primo luogo il contenuto della narrazione mi è sembrato, ahimè, un pochino troppo effimero: la Basso gioca giustamente d'ironia sul fatto che sia o non sia un giallo, ma la trama mi è sembrata davvero poco consistente. Inoltre lo stile dell'autrice, da un lato così frizzante, tende facilmente a diventare prolisso e, per il mio gusto personale, c'è un ricorso eccessivo al turpiloquio. Naturalmente la mia è una valutazione del tutto personale e soggettiva e quindi opinabile.
In conclusione, una lettura piacevole, ironica, divertente. Non proprio un giallo, non proprio un romanzo rosa, ma sicuramente un testo apprezzabile e godibile come letteratura d'intrattenimento.
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A chi legge letteratura d'intrattenimento che si colloca a metà strada fra genere giallo e rosa, condita con molta ironia. A chi apprezza i romanzi di Chiara Moscardelli e Alessia Gazzola.
la scrittrice: mistero senza fine
Torna Alice Basso, per la quarta volta, con La scrittrice del mistero: quarto appuntamento con la protagonista dei suoi libri: Vani Sarca. Lei fa un lavoro speciale, invidiato da molti di noi: la ghostwriter. Per lei è l’ideale. Le permette di stare a stretto contatto con i suoi amati libri, tenere a debita distanza il resto dell’umanità e continuare a vestirsi sempre di nero. In questo nuovo capitolo della serie è cambiata, più matura e più felice. Finalmente ha rotto con Riccardo, il saccente fidanzato professore universitario, e la sua storia d’amore con il commissario Berganza ha finalmente preso il volo. Pare tutto perfetto: fino a quando il suo ex Riccardo le rovina una splendida serata con Berganza, perché seriamente minacciato di morte. E come se non fosse sufficiente, ci si mette anche il suo datore di lavoro, Enrico, con le sue richieste assurde. Le chiede, infatti, di mettersi nei panni di un autore di thriller, Harry Black, e di scrivere qualcosa al posto suo. Nulla a che fare con gli autori amati da Vani: Ian Fleming, a Dashiell Hammett a Patricia Highsmith. In ultimo c’è la sorella di Vani, anche lei con qualche problema di difficile risoluzione.
Emerge da questa lettura una protagonista più complessa rispetto alle precedenti, sempre ironica, sarcastica, esuberante, ma anche una donna dal cuore tenero, un po’ in preda a crampi amorosi, che non esita ad aiutare chi è in difficoltà. Una storia ricca di mistero, con qualche pennellata di rosa e giallo, abilmente mescolati a formare un quadro intrigante ed affascinante come non mai.
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Vani e Romeo
Crampi. Crampi. Crampi. Mai Vani avrebbe pensato di dover imparare a convivere con i crampi, o meglio ancora, con i crampi dettati dalla felicità. Perché la nostra ghostwriter è abituata all’infelicità, alle “maiunagioia”, ai libri, allo scrivere, all’entrare nella mente delle persone, ma non certo a quel miscuglio dato da gioia+crampi+farfalle nello stomaco, ovvero da lui: ROMEO BERGANZA. E adesso che si ritrova con accanto un uomo che la considera la donna più bella, con cui è perfettamente in sintonia, che le legge dentro e che riesce senza difficoltà ad entrarle nella mente, è spiazzata. Ma non è un problema, si abituerà presto e con molto molto molto piacere.
Nel frattempo insieme a Silvana e a Romeo tornano anche Randi, Enrico, Morgana, Ema, Lara e tutti i personaggi a cui Alice Basso ci ha abituato. In particolare, Riccardo si ritroverà ad essere minacciato da uno stalker che, munito di pessimo gusto, non mancherà di riservare conigli e altri oggi sanguinolenti quali minacce all’ex fidanzato e acclamato scrittore. Ancora, la Sarca dovrà entrare nella mente di un autore dalla fama mondiale convinto da Enrico a lavorare per le edizione L’Erica. Ma a quale prezzo? Perché quest’ultimo sicuramente ha sottovaluto il costo del favore che ha chiesto all’ex compagno – bulletto – di scuola e soltanto sul finale il vero compenso da questo richiesto verrà a manifestarsi. E Vani non potrà far altro che lottare con le unghie e con i denti per mantenersi il suo Happy Ending, il suo Raymond Chandler italiano, il suo Romeo. Ulteriori evoluzioni vedranno quali attori principali Morgana, Enrico stesso, Lara e Michele.
Rispetto ai romanzi precedenti ne “La scrittrice del mistero” viene dato – com’era giusto che fosse – un buono spazio alla parte sentimentale senza però trascurare né la parte del giallo né quella della ghostwriter.
Stilisticamente l’opera è perfetta: è caratterizzata da un linguaggio ironico, accattivante, pulito che conquista e affascina il lettore tanto che la Basso si conferma una sinossatrice magistrale. L’unica pecca che ho riscontrato è la prolissità. Talvolta l’opera si dimostra essere un poco ridondante, forse, volutamente. Magari con qualche pagina meno, qualche taglio in più, lo scritto sarebbe stato semplicemente completo, privo di qualsivoglia sbavatura. Sia chiaro, questo è proprio il voler cercare il pelo nell’uovo, perché “La scrittrice del mistero” è un seguito ineccepibile a quelle che sono le vicende della nostra amata protagonista.
In conclusione, avvincente, esuberante, divertente ma anche profondo.
N.B. Preparatevi ad avere anche voi i crampi.