La rivelazione
Letteratura italiana
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Nebbie e Serial Killer
Milano. Giovanni Delleani, in arte Cutter, è un noto investigatore privato. A seguito di un, chiamiamolo così, “incidente sul lavoro” la sua vista viene artefatta tanto che quelle che per chiunque sono semplici persone per l’uomo sono animol ovvero assumono agli occhi di questo sembianze animalesche (macachi, coniglietti, gatte, etc).
Tale circostanza, che originariamente poteva costituire un handicapp per il detective, si tramuta col tempo in una preziosa arma grazie alla quale riesce a percepire la vera essenza di chi ha di fronte e dunque a comprendere se si trova dinanzi ad un pericolo, ad un individuo viscido ed approfittatore, o ad una persona innocua.
In qualità di quarantenne scapolo l’uomo vive alla giornata, senza legami e senza prole, la sua vita viene stravolta però quando sua nipote Alice si trasferisce presso di lui per proseguire gli studi universitari. Sua madre, nonché sorella di Cutter, deve allontanarsi per motivi di lavoro e affida la ragazza alla figura più padresca a sua disposizione: il fratello.
Da sempre infatti Giovanni è per Alice lo “zio papino” pronto ad intervenire in qualsiasi situazione. Braccio destro del protagonista è Roger, alla anagrafe Paolo, raro coniglietto umano dalle grandi capacità investigative e che si rivelerà prezioso per identificare il Cerusico, cattivo di turno.
Sin dalle prime pagine il lettore conosce il pluriomicida, l’uomo si è infatti proposto il macabro disegno di ricreare l’immagine umana della Vergine Maria e per farlo non ha scrupoli verso nulla e verso nessuna.
Delleani non è alla ricerca diretta del serial killer, lo troverà quasi per caso ed indirettamente, se così vogliamo dire.. Riuscirà a fermarlo?
Di rapida lettura il romanzo si presenta caratterizzato da un buon intreccio narrativo. Nel corpo centrale fatica a proseguire, sembra non decollare mai. Per il lettore è inevitabile interrogarsi sul quando il Cerusico entrerà a far parte delle vicende in modo sostanziale, circostanza che inevitabilmente rallenta il proseguo dello scritto. Si riprende sul finale ma pur sempre lasciando qualche perplessità nel lettore.
Lo stile adottato è piacevole seppur sia complesso per chi legge comprendere, almeno inizialmente, chi e cosa sono gli animol nonché identificare con la mente quello che questi rappresentano. Non nascondo che talvolta ho faticato nel passare dalla visione della realtà comune a quella dettata dagli occhi dell’agente.
Comunque, l’elaborato è gradevole e caratterizzato da una buona argomentazione. Risulta adatto a chi cerca un giallo non troppo impegnativo con cui passare qualche ora lieta.